Capitolo 4- gala parte 2

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si scatenò un casino, donne e bambini che correvano e spari che distruggevano ogni cosa.

Mi girai e vidi Chanel con una pistola in mano mentre stava spalle e spalle con la sua amica, si stavano aiutando a vicenda, sparando ai peruviani

Cazzo se era attraente.

la devo portare al sicuro, anche se non era ordine di suo padre devo tenerla al sicuro

Feci segno a Yuri di prendere la sua amica, perché gli avevo visti insieme, e allora...forse la scintilla ha colpito anche loro, però non so come si chiama....

E' molto più solare e allegra di Chanel, che a differenza sua è sempre incazzata col mondo, però e questo che mi attrae a lei, non cade ai miei piedi come tutte le puttane, mi tiene testa e non ha paura di me.

cinsi la vita di Chanel con il mio braccio mentre nell'altra mano avevo la mia pistola, ma non sembrava infastidita, anzi, era a suo agio

<<Chanel, dobbiamo andare da qui, devi stare al sicuro>>

<<no nonio resto qui>>

<<Chanel>>

<<ho detto di NO>> a questo punto, sapendo di non riuscire a convincerla, la presi in braccio sulla spalla, levandogli la pistola dalla mano

<<stronzo lasciamii>> <<IANNN!!!!>> <<MOLLAMI!!!>> <<ORAA!!>>

<<vedo che ti sei ricordata il mio nome>>

<<scemo, non è ora di battibeccare, se ti ricordi stiamo nel bel mezzo di un'infiltrazione dei peruviani, te lo devo ricordare? ah e poi tu non sei a meno eh, ti sei ricordato anche tu il mio nome>> risi, perché è divertente quando è incazzata.

si sentì il vetro spaccarsi, mentre delle urla provenivano dal salotto

<<NOO>>, non capì perché Chanel abbia strillato e quando mi girai, vidi la sua amica con un taglio sul braccio a causa del vetro. In quel momento di distrazione, Chanel riuscì a scappare dalle mie grinfie, ma non per molto, la raggiunsi in poco tempo, appoggiai le mani sui suoi fianchi e la sollevai, mentre scalciava e tirava pugni sulle mie mani.

<<ehy tesoro, penso che scalciando non risolverai nulla, anzi, ti stancherai soltanto, e così per me sarebbe più facile portarti via>> sospirò perché sapevo che io avevo ragione. Mormorò qualcosa a bassa voce in modo che non la capissi, ma con tutto questo frastuono, non ci riuscì

<<che hai detto tesoro?>>

<<smettila di chiamarmi così e mollami, devo andare ad aiutarla, non posso abbandonarla>>

<<non ti preoccupare tesoro, lei è in buone mani>>

<<mentre io no>>sussurrò appena

<<ho sentito>> la guardai male, mentre la lasciai solo un secondo per metterla sulla mia spalla. Come sempre cercò di scappare, ma la acciuffai in tempo.

<<ma perché hai la mania di prendermi a sacco di patate?>> scoppiai a ridere per la parola "sacco di patate". E io che pensavo si dicesse prendermi sulla spalla

<<perché ridi???>>

<<sacco di patate!?>>

<<si, c'è di male, non si dice così>>

<<vabbe, lascia stare>>

<<no ma.....aspetta, sono ancora sulla tua spalla cazzo, vuoi mollarmi per favore? E poi dove mi stai portando?>>

<<segreto>>

<<ma va tu e il tuo segreto, quindi, mi vuoi mollare?>>

<<certo>> la mollai nella mia macchina, e la chiusi li in modo che non scappi

Entrai anche io nel sedile del guidatore, e mi ferma osservarla. Era apparentemente esausta e incazzata, ma sempre bellissima era.

<<che c'è, ora mi fissi?>>

<< non sia quante volte lo abbia fatto poi si, non hai messo la cintura>>

<<al diavolo la cintura, neanche tu non l'hai messa signor fisso le persone>>

<<spiritosa, io non metto la cintura quando guido>>

<< in questo ti stimo, neanche io lo faccio>>

<<uhhh, che donna>>

<<ma sta zitto va>>

Lei non mise comunque la cintura, e allora partì a tutta velocità

Spazio autrice

Ciao bellissimi,ecco a voi un altro capitolo,spero che vi piaccia,così come la storia
Ci vediamo in un nuovo capitoloo

baciiiii😘❤❤

-M

Devil Loveحيث تعيش القصص. اكتشف الآن