Capitolo 21- sei...

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<< a te la decisione printessa (principessa)>>

Guardavo sbalordita il posto in cui mi trovavo, eravamo nel garage, ed era pieno di macchine.
C'era l'imbarazzo della scelta

<< this>> indicai una Lamborghini nera stupenda
<< ottima scelta>> prese le chiavi giocherellandoci un po' fino a quando non ci arrivammo

Salì subito mettendomi comoda sul sedile.
Erano molto confortevoli

<<pronta?>>annuì velocemente ,sinceramente era la prima volta che salgo su una Lamborghini, preferivo, per esempio la Mercedes o l' Audi, ma ho voluto cambiare.

Quando uscimmo dal garage, Ian fece ruggire il motore e partì con una velocità da lasciar l'impronta delle ruote sull'asfalto.

in non troppo tempo arrivammo all'aeroporto di Fiumicino 

Ian lanciò che chiavi della macchina a un ragazzo, che goffamente riuscì a prendere

<<printessa (principessa) il mio jet è pronto, andiamo?>>

<<si>> dissi e ci incamminammo mano nella mano.

<< aspetta, abbiamo un problema>>

<< quale?>>

<< i francesi ce l'hanno a morte con noi italiani>>

<< non ti preoccupare tesoro, ho pensato anche a questo>>

>> signori Ivanov, il jet è da quella parte, la macchina verrà a prendervi>>

<<grazie Gregory>>

<<e-era a questo che intendevi di aver risolto?>> mi fece l'occhiolino continuando a camminare e arrivammo alla macchina

<< e perché hai pensato proprio alla signora Ivanov?>>

<< perché sei mia>>queste parole mi stordirono, e non poco,  ma comunque volle peggiorare la situazione avvicinandosi pericolosamente a me e le sue dita sfiorarmi le gambe

<< io-io>>

<<tu, tu?>> rise perché si, questa tutto questo lo divertiva , e non poco

<<tesoro, cos'è successo? Volevi ribattere?>> la sua mano finì sulla mia coscia.

boccheggiai più e più volte, ma senza risultato, e indovinate lui cosa fece? rise

<< mh mh mh, non va bene così, la piccola Chanel per caso non hai più forze per parlare? >> la sua mano salì sempre di più e con il pollice disegnando dei cerchi immaginari.

<< Ian, siamo in una macchina...e-e, non è  la nostra e non siamo da soli, c'è l'autista>>

<< ma sembra di non fregargli nulla, non è vero Gerard- nessuna risposta- vedi? Te lo avevo detto>>

<< si ma-ma>>

<< ma?Ma cosa? Neanche questa volta riesci a esprimere le tue idee?>>

La macchina si fermò ma lui no

<< ti avverto, non sarò più così clemente con te la prossima volta cara, non pensare che la passerai liscia>> mi fece l'occhiolino e finalmente la portiera si aprì.

Gerard, penso che sia lui, mi porse la mano per uscire dalla macchina, che presi con gentilezza e alzandomi piano.

cavolo, fuori faceva un bel po' di freddo, penso 5/6 gradi, e io stavo con un misero giacchetto ,certo che andare in vacanza con la febbre non è proprio il massimo.

Non mi resi conto che Ian mi si avvicinò e mise la sua giacca sulle mie spalle.

Quanto......

Ian prese la mia mano distraendomi dai pensieri e ci incamminammo verso le scale per entrare nel jet.

Visto da qua è gigantesco e anche molto carino. Sulla parte laterale c'è scritto "Ivanov's Company" molto elegante, si sono trattenuti parecchio nel non dare all'occhio.


Quando salì il primo gradino persi stabilità per colpa di questo maledetti tacchi.

<<presa>> pensavo di cadere, ma fortunatamente Ian riuscii ad agganciarmi

da qui in poi salì pian pianino in modo da nn cadere, ma una strana sensazione nel sentirmi osservata mi stava causando un peso al petto.

Appena entrai dentro al jet rimasi particolarmente sbalordita

era stupendo

Vidi uno specchio e mi ci fiondai.

Il ticchettio dei miei tacchi suonarono per tutto l'aereo

Ian stava appoggiato al muro mentre si massaggiava sensualmente il mento

<< che c'è>> dissi divertita

Si avvicina me e si mise dietro posando le sue grandi mani sui miei fianchi

<<sei......bellissima>> me lo sussurrò all'orecchio mentre le sue labbra toccarono il mio collo e le mani scesero giù alle mie cosce

<< signori, adesso decoliamo, mettetevi seduti>>

ci "disturbò" l'autoparlante

<< printessa, se vuoi c'è una camera da letto, ci sono anche dei vestiti. Prima di arrivare in Francia, dobbiamo fermarci a Milano. Saliranno delle persone qui perché dobbiamo discutere sul lavoro, tu vestiti>>

??? pov

cara Chanel, ti ho colto in fragrante, mi dispiace per te ma nn sarai più così felice ridacchiai


ok, eccomi qui, primo capitolo della giornata fatto.

mi mancano altri due, speriamo solo che ce la faccio. 

ci vediamo nel prossimo

kisssssss

-M















Devil LoveWhere stories live. Discover now