capitolo 38-gala

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Fisso la sua pancia e accarezzandola con le nocche.

Non è molto grande, ma comunque con questo vestito verde di raso che Lucy indossa si nota, ma ancora non lo ha detto a suo padre, e abbiamo entrambe paura di vedere cosa possa succedere.

<<quand'è la prossima ecografia?>> gli chiedo ancora osservando il pancino.

<< la prossima settimana, sono solamente al primo mese, mi mancano quatto mesi e poi posso scoprire il sesso>>

<< cosa speri che sia?>>

<< femminuccia, ma ora basta parlare che tu ti devi preparare, su>> mi da uno schiaffettò sulla spalla mentre io sbuffò pigramente.

Si alza anche lei e dal letto e va davanti al mio armadio per decidere il vestito.

borbotta delle cose strane mentre butta i miei vestiti per terra.

bene, avrò una doppia fatica.

vado nel bagno facendomi la doccia, e quando esco applico le creme che devo mettere ogni giorno per le mie ustioni.

quando esco, Lucy e con in mano un vestito che sta stirando con la mano. E rosso con uno spacco laterale che arriva fino alla coscia. Lo scollo e a cuore con delle bretelle molto sottili.

<< vuoi che metta quello?>> chiedo incrociando le mani al petto.

lei sussulta portandosi una mano al cuore e dopo si gira a guadarmi << si, ti starebbe d'incanto>> dice avvicinandosi e mettendo il vestito davanti a me

<< vai a mettertelo>> aggiunge.

lo afferro e dopo aver messo l'intimo.

<< ma mi da delle vibes da spagnola>> dissi guardandomi allo specchio.

<< ancora meglio>> mi prende i capelli facendo dei boccoli alle punte e facendomi un chignon disordinato e alla radice mettere un po' di cera.

<< guarda come sei bella>> dice mettendomi dietro di me e mettendo davanti al mio addome dei tacchi neri.

sbuffo e me li metto dopo tante lamentele, gli avevo messi una volta ma erano super scomodi e non volevo neanche guardarli.

<< ragazzeee, siete pronte???>>

<< sii>> risponde gioiosa Lucy.

<< guardate che entro>> annunciò mamma, e così fa.

spalanca piano la porta e quando ci vede i suoi occhi diventano lucidi.

<< ragazze, siete bellissime>> ci viene incontro allargando le braccia in modo che la possiamo abbracciare.

<<non voglio rovinarvi il trucco e l'acconciature, quindi è meglio se me ne vado>> se ne va lasciando la porta aperta in modo che usciamo anche noi.

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Arrivammo nella saletta, che si trovava fuori Roma, da fuori sembrava piccola, ma in verità è molto grande; tutta bianca, il soffitto allestito di lucette, in fondo alla sala un mini palco, appena entravi dei camerieri ti porgevano un bicchiere di champagne e alla tua destra il buffet.

Cammino pian piano verso il mio tavolo con affianco Lucy quando sento qualcosa appoggiarsi sul mio fianco e avvolgermi la vita.

Ian era accanto a me, con sguardo fisso davanti, facendo finta di non vedermi, ma aveva un sorriso malizioso stampato in faccia

Quanto mi irrita quando fa così.

Faccio anche io finta di niente e continuo a camminare seguendo sempre la stessa linea
Lui però, non toglie la mano dal fianco, fa la stessa cosa che faccio io ma sorride.
Si cazzo, ha un sorriso sfacciato stampato in faccia.

Finalmente arriviamo al tavolo e mi metto seduta aspettando il cibo.
<< ti sta d'incanto questo vestito>> una voce sussurra al mio orecchio, e quando mi giro per vedere chi era non trovo nessuno.
Mi giro dalla parte opposta e vedo Ian sulla sedia con il cellulare in mano mentre sorride e messaggia qualcosa.

Rabbia.

La rabbia mi assale e non capisco perché.
Mi sporgo un po' verso la schermata del cellulare per vedere cosa gli fa tanto ridere, ma appena mi avvicino lo spegne.

<< stai per caso violando la mia privacy?>> inarca un sopracciglio .
E da dove se n'è uscito con "violazione della privacy".
<< no>> rispondo categorica.
<< ah no?>> si avvicina a me.
<< mh..... no>> rispondo di nuovo.
Lui si ritira indietro prendendo posto come prima e io rimango scioccata.
Come osa?
Rimango altri minuti a guardarlo di stucco finché non decido di finirla.
Vuole comportarsi da stronzo? Che lo faccia, ma io posso esserlo di più e se ne pentirà.

Prendo un po' di cibo che offrono come antipasto, ascoltando con attenzione la discussione che è uscita fuori ignorando Ian, però, poi, sento qualcosa toccarmi la coscia.

Oh, ma che cazzo, non è normale questo uomo, mi ha appena messo la mano sulla coscia, io rischio di esplodere.
La guardò ma sempre mantenendo la calma.
Non devo far vedere che effetto scatena in me.
Ma non c'è la faccio e sbotto .
<< non capisco i tuoi sbalzi d'umore, non riesco a leggerti nella mente, quindi decidi su cosa vuoi fare>> incrocio le braccia al petto e mi rabbioso, mentre lui.... se la ride.
<< cosa ridi?>> e lui si avvicina .
<< il mio intento era farti impazzire, e si vede che c'è l' ho fatta>>
<< oh, molto carino da parte tua, tesoro>>
<< grazie amore , ma ho anche altri piani per te>> mi fa l'occhiolino e poi mi bacia la guancia.

<< vieni?>> mi fa segno di sedermi sulle sue ginocchia, e io, da gran sottona, lo faccio
Allaccia la sua mano alla mia vita dandomi dei bacini sulle spalle.

Osservo di nuovo la sala è noto delle ragazzette intente a fissare il mio ragazzo.
Mo vedi cose gli faccio a ste qua.

Lo bacio appassionatamente e lui non si ritira, anzi approfondisce di più senza volersi staccare, ma lo faccio prima io solo perché siamo intorno ad altre persone, e davanti la mia famiglia.

Riguardo le ragazzine, ma hanno distolto lo sguardo .
1 a 0 per me stronze.

Do un ultimo bacio a Ian e poi mi alzo per andare in bagno.
Mi guardo allo specchio ma non mi rendo conto di essere seguita a ruota da qualcuno.

<< Ian, è il bagno delle donne, esci subito>> ha le mani in tasca e abbassa lo sguardo ridendo.
<< no>> e mi giro verso di lui.
<< Ian>>
<< hai iniziato la partita, e io non ho intenzione di lasciarla sospesa>>  si avvicina a me alzando le maniche della camicia e io deglutisco.

Non promette nulla di buono questo segno.

<< quale partita?>> faccio l'innocente guardandolo con occhi da cerbiatta.
<< non mi guardare così amore non ti si addice>> si avvicina portando la sua mano sul mio viso e con il pollice accarezza il mi labbro inferiore.
<< io ancora non capisco, tesoro>>
<< allora ti rinfresco la memoria, amore>>

Mi bacia brutalmente.
Porta una mano sul mio fianco stringendomi forte, ma senza farmi del male, mentre l'altra mano va sul collo.
<< non possiamo farlo qui, non va bene>> dice ridendo e spingendomi bruscamente contro la porta del bagno, che però apre infilandoci.
Chiude a chiave la porta e sinceramente, così come l'eccitazione ha invaso il mio corpo anche un pizzico di paura si è insinuata.
So che non mi farebbe mai del male, ma questo lato selvaggio non l'ho mai visto.
Si gira lentamente, con lo sguardo fisso sulle mie gambe, e poi, mi guarda negli occhi con un ghigno che non promette nulla di buono.

Oook, sinceramente ho "lavorato" molto su questo capitolo, per questo non ho pubblicato in questi giorni.
Questo capitolo è più lungo degli altri, ma vabbeee
Nel prossimo continuerò questa scena ed aggiungerò anche altre cose
Vi annuncio che tra poco arriverà la fine di questa storia, non manca moltissimo.
Ci vediamo dopo
Kisssssss
-M

Devil LoveWhere stories live. Discover now