capitolo 29-non sei più sola

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chanel's pov

non ci capì più per la rabbia

sentì qualcosa cadere tra cui le urla dei miei fratelli attraverso il microfono che dicevano di fermarmi

<< CHANEL RICCARDO E' STATO SPARATO>>

mi fermai di colpo e il mi cuore perse un battito

<< MANDATE QUALCUNO A PRENDERLO, TOM AIUTALO>>

disastro 

questo stava succedendo attorno a me

una lacrima calda cadde sulla mia guancia ma il suono di uno sparo mi risvegliò e iniziai a sparare

mi girai un'attimo e c'era Ian pronto a pararmi le spalle

disastro

ho fatto un disastro

<<USCITE ORA>> fecimo quello che ci è stato detto e corremmo fino al SUV

appoggiai la contro il sedile e guardavo il vuoto con sguardo freddo e assente

<< CAZZO CHANEL, COSA TI E' VENUTO IN MENTE, EH?!>>

<< POTEVI CONTENERTI, MA INVECE HAI ATTACCATO E QUALCUNO NE HA PAGATO LE CONSEGUENZE>>

disastro

<< hai detto bene, potevo >>

<< vuoi capire che questo non è un gioco? Non stiamo scherzando>>

<< HA PARLATO DI LUI, DI LUI CAZZO>> strillai senza fiato esausto 

<< SAPETE CHE E' IL MIO PUNTO DEBOLE, E CHE PERDO LA RAGIONE QUANDO SI PARLA DI LUI!>> scesi dall'auto mentre sentivo i ragazzi chiamarmi, ma li ignorai.

disastro

ho combinato un disastro

presi l'accendino dalla tasca accedendolo

fuori era buio e la fiamma era circondata dall'oscurità , come una piccola speranza, forse la mia dall'uscire da questo incubo.

sentì delle braccia avvolgermi tutta, e non dovetti girarmi per capire chi era

<<ehy>> soffiò sul mio collo

<<ehy>>

guardavo ancora l'accendino finché lui non me lo tolse dalla mano

<< non voglio che ti bruci>> non capivo questa sua protettività ma non ci diedi un gran peso

<< tutto bene?>>

<<avevo cinque anni>>

<<cosa?>> 

<< ti sto dando la spiegazione della mia reazione >>

<< no Chanel, non me la devi giustificarti>>

<<devi saperlo>>

<<se non ce la fai, promettimi che la smetti>>

annuì poco convinta, so di farcela, anche se non so perché non mi fa nessun effetto raccontare 

 girai la testa verso il panorama buio<<avevo cinque anni, ero soltanto una bambina, ma avevo un fortissimo legame con mio zio, quello che ha nominato Victor. Era un rapporto speciale, ero la sua gin, mi viziava, e fin troppo. - ridacchiai amaramente -  Un giorno, andammo in periferia, era il mercatino e mi ci portava sempre, ma qual giorno, è stato diverso da tutti gli altri. Eravamo in macchina, una BMW M8 nera. Quando scendemmo dei tizi ci circondarono, a me presero per i polsi fermandomi, in modo da non correre per aiutarlo. Iniziarono a picchiarlo finché non si accosciò a terra sputando sangue. Poi gli spararono sulla gamba e lo legarono. Io urlavo, piangevo, mi dimenavo, ma non cambiava nulla, mi arrivavano solo schiaffi - abbassai lo sguardo sentendo la presa più forse- Gli buttarono addosso la benzina e lo misero in macchina, e puff, il veicolo esplose prendendo fuoco, così come lui, e io ero li a guardare mentre il mio cuore si rompeva in mille pezzi, e non ho fatto un cazzo per salvarlo. Guardavo come bruciava, ma prima di metterlo in macchina ,quando aveva la faccia sul cemento, mi sorrise sussurrandomi un 'ti voglio bene', e per anni, anche adesso, quella immagina è in loop nella mia testa. Non avrei mai pensato che non sarebbe stato un giorno come gli altri e che da allora sarei cambiata per sempre. Al funerale, lui non c'era, non era in quella di bara! e io ogni santissimo giorno, avevo i sensi di colpa per averlo visto morire sotto gli occhi. Ogni notte ho dei incubi che mi bloccano il respiro. Quando ho dormito con te, l'incubo era lo stesso, ma eri tu in quel caso che morivi, e io non ce la feci a trattenermi dal non piangere. Ma all'età di diciotto anni, scoprì che erano stati i peruviani, e se sono qui, è solo per vendicarmi, oggi potevo farlo, ma ho mandato tutto all'aria, e un altro membro della mia famiglia è stato ferito>>

Ian mi ascoltò con attenzione, senza distogliere lo sguardo, che non trasmetteva pena, ma mi guardava con ammirazione

<< non posso credere che hai affrontato tutto da sola, ma devi sapere, che ora che ci sono io, non sei più sola, hai capito? Forse oggi non hai avuto la possibilità di vendicarti, ma abbiamo il piano B e lo affronteremo insieme, non sei sola Chanel,non più >>

<< non sono sola. Non sono sola >> misi la testa sul suo petto ripetendo questa frase

<< no, non sei più sola, faremo tutto insieme adesso>> alzai lo sguardo per guadarlo negli occhi.

speravo fosse vero e che non i avrebbe abbandonata

prese il mio viso con tutte due le mani e mi baciò

una bacio assicurante.

un bacio che diceva che non sarò più sola.

 

ecco il capitolo che spero aspettavate

un passato molto difficile per la nostra Chanel, ma fortunatamente c'è Ian, e lei non sarà mai più sola.

speriamo che sia così e Ian non farà una cazzata🙏🏻

ci vediamo nel prossimo capitolo per vedere il piano B.....

kisssssss

-M

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