LA DEDICA

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La riunione in radio per stabilire il nuovo orario di trasmissione non è andata bene nemmeno questa sera, ancora una volta i direttori hanno mandato in fumo ogni mia aspettativa, i programmi sono sospesi a data da destinarsi. Tuttavia ho solo capito che in futuro saranno affidati, ancora una volta, ai più grandi, che a loro giudizio sono più esperti; a me non è rimasto che mettere i dischi di domenica, nel tardo pomeriggio, quando in tv trasmettono "Novantesimo minuto".

E' stata una riunione alquanto agitata, stasera non avevano voglia di ascoltarmi e testare le mie capacità vocali, non riesco a convincerli, nessuno dei due boss crede che possa cavarmela al microfono almeno come gli altri.

Secondo me si fidano poco per via del mio carattere, quando sto qui con loro parlo poco e cerco di essere il più discreto possibile con tutti. Lo speaker radiofonico deve dimostrare di avere talento anche quando non trasmette, deve avere carisma, essere simpatico e possedere una parlantina fuori dal comune anche a microfoni spenti, caratteristiche che credo di avere ma che non riesco ancora a tirar fuori.

Ma da oggi sono certo che tutto cambierà, il percorso di svolta è già avviato.

Sento che prima o poi l'opportunità arriverà, devo solo avere pazienza, conquistare uno spazio tutto mio è il mio primo obbiettivo, mi basterebbe un solo annuncio in diretta per ottenere consensi e far cambiare idea ai due direttori che pensano ancora che abbia la voce di un lattante. In sala di registrazione ho provato un mucchio di volte, in cuffia sento che il mio timbro vocale cambia notevolmente quando uso il microfono, la voce sembra uscire dalle labbra di un adulto, difficilmente gli ascoltatori verrebbero a conoscenza della mia vera età.

Lavorare in una emittente per me è più importante che studiare, le radio libere sono il vero fenomeno rivoluzionario degli anni '70, su "Topolino" leggevo che in Italia ne nasce almeno una al giorno, a Palagiano attualmente ce ne sono tre importanti, a parte Radio Out che ha una piccola antenna poco più alta di mio cugino Marco, il segnale a malapena arriva nella zona "Misciagna", il quartiere estremo al sud del paese. Ovviamente non ha neanche un contratto pubblicitario che possa garantire una minima probabilità di sopravvivenza.

Qui è Radio Onda Attiva la più ascoltata, ha fra le sue fila almeno quattro speaker di spicco: Rocco, Giovanni, Angelo R. e Nico. Sono i veri fenomeni dei programmi di dediche e saluti in diretta telefonica.

Quando parlano premono il pulsante dell'eco o dell'effetto robot, tecnologia avanzata invidiata dalle altre radio locali, e certo, con un'attrezzatura del genere anche un muto farebbe la sua bella figura!

Ogni mezz'ora partono i jingles pubblicitari che durano dieci minuti e fra l'altro sono sempre diversi, segno che gli incassi vanno a gonfie vele e possono così acquistare tutti i nuovi dischi di successo.

R. O. A. ha da poco acquisito la nuova tecnologia della stereofonia e il suo segnale potente riesce a propagare musica anche nei paesi limitrofi fino a raggiungere addirittura Matera nella vicina Basilicata.

Molte casalinghe trascorrono la mattinata ascoltando i conduttori con doverosa attenzione anche per via dell'oroscopo quotidiano, quando arriva il momento del proprio segno zodiacale addirittura mia madre si avvicina all'apparecchio sperando che le previsioni del giorno siano positive, se invece i pronostici non sono favorevoli fa finta di non crederci. Si allontana come se niente fosse successo, sbatte le labbra , alza il suo braccio e sbattendo le ciglia mormora:

«Quante chiacchiere che dicono a 'sta radio...non ho tempo di ascoltare questi ragazzini, devo rifare i letti e mettere un pò di melanzane sott'olio!».

Nel pomeriggio le ragazze,invece, quando finiscono di lavare i piatti, afferrano la cornetta e dedicano pezzi musicali ai loro fidanzati provando per pochi secondi la sensazione di essere delle vere star del paese.

Lo ammetto, è così anche per me, la diretta radiofonica crea un'emozione incomparabile.

Mia sorella tempo fa ha chiamato per salutare il suo amore Leonardo preparandosi come se dovesse dare un esame universitario, ha persino scritto un bigliettino rileggendolo innumerabili volte fino a quando non è riuscita a ropeterlo a memoria perfettamente. Più che una dedica sembrava una recita delle elementari, quelle che si svolgono ogni anno nel cinema Surico:

"Vorrei ascoltare Coniglietto dei Romans, poi salutare il mio fidanzato Leonardo e dirgli che lo amo dal profondo del mio cuore e... e che per me sarà un coniglietto per tutta la vita!>>

I suoi occhi si inumidirono.

<<Un saluto anche a Luisa la mia parrucchiera dove lavoro e... e Bice, la mia amica dicendole,sbrigati a fidanzarti anche tu che... che dobbiamo uscire insieme a ballare".

Ma proprio nel momento della diretta è arrivato mio padre, le ha strappato la cornetta di mano con rabbia e ha riattaccato lamentandosi dell'ultima bolletta SIP che è stata esageratamente alta.



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