ASSEMBLEA

32 0 1
                                    


Lo sciopero-filone di martedì scorso ha avuto un drastico sviluppo, il giorno dopo nessuno è rientrato con i genitori, il preside, mantenendo la sua promessa, ha ricacciato tutti fuori dall'istituto e i rappresentanti hanno dovuto lavorare sodo per negoziare e farsi concedere un'assemblea così da decidere insieme le azioni da intraprendere.

«È un vero attacco alla democrazia studentesca!»,

pare sbraitasseLello.

«Faremo occupazione a oltranza, giorno e notte!»,

Nuccio è stato ancora più minaccioso lanciando il suo "out-out" al capo dell'istituto che saggiamente ha voluto evitare un inutile braccio di ferro nei primissimi giorni dell'anno scolastico e ha annullatol'ordine di farsi accompagnare da un genitore e concesso un permesso speciale per l'assemblea.

E ora eccoci tutti qua, raccolti in un cortile e ammassati come bisonti disordinati nelle praterie del west America, in attesa di conoscere gli argomenti da discutere. È la prima assemblea d'istituto della mia vita, sono gasato, gioioso, eccitato,scherzo con tutti, faccio amicizia con molti ragazzi. Sto bene.

Ho la netta sensazione che qualcuno di sesso opposto miguardi in modo provocante.

L'amore crea strane situazioni e regala sviluppi inaspettati.

Quando sei innamorato di una ragazza, stranamente tutto gira per il verso giusto anche con le altre, ti cercano ammiccando, probabilmente avvertono un'inspiegabile attrazione, frutto di un'invisibile energia che emana la tua anima e colpisce le loro, o forse è la pelle che sprigiona il profumo tipico dell'accoppiamento animale attirandole senza via di scampo.

Succede così, quando ne desideri solo una, anche le altre ti cercano, la razza umana è un'invenzione troppo complicata.

E intanto...

La vedo. Brividi.

I rappresentanti d'istituto sono davvero tanti, agguerriti, ma non ci vuole molto a capire che fingono spudoratamente,

l'unica speranza è quella di accattivarsi la simpatia delle belle ragazze presenti.

A urlare più degli altri, come a un comizio del Partito Comunista, è ovviamente Lello!

Sa parlare bene, usa i vocaboli appropriati, domina soprattutto con la sua voce, come quando apre il microfono in radio, ha il carisma dei capelli lunghi alla moda, a differenza di Salvatore, un rappresentante di classe che in testa ha tracciato una riga laterale segnata probabilmente da un righello professionale di tecnica.

Lello gioca sull'argomento con un giro di parole tipiche del politico in carriera e finalmente, dopo una ventina di minuti, punta sulla carta più popolare degli ultimi due anni della storia del Perrone: i termosifoni.

Azzanna l'argomento, lo fa a brandelli, sembra un cantastorie, ricama una novella che fa esaltare i presenti che all'inizio sembravano distratti, ci va giù duro con l'organizzazione scolastica ed esalta la partecipazione di massa alla protesta dell'altro giorno.

L'applauso lo travolge convincendolo di essere il migliore, alza le mani in segno di vittoria. Ma... alla fine riesce a convincere tutti che bisogna smettere di protestare!

Sì, la sua carriera politica è prossima.

Il secondo capo, Francuccio, è già a corto di argomenti, temporeggia, balbetta, e alla fine con molta fatica propone un cambiamento di programma per la gita di fine anno.

«Basta con la riviera romagnola, ba..basta con la solita Rimini, è arrivato il mo...momento della cultura vera, bisogna lottare per andare a Firenze».

TANTA VOGLIA DI LEIWhere stories live. Discover now