Chi siamo?

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Un piccolo elenco non esaustivo, pensato per agevolare la lettura.
Segue lo schema: nome/età/ruolo/descrizione. I nomi non sono quelli reali. Abbiamo riportato solo le informazioni che ci siamo sentiti di condividere.
Non escludiamo che verrà aggiornato via via che continueremo a scrivere.  
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Eta: "Non possiamo proprio comprarlo?"
Eta è rimasto bambino, in un mondo che ha continuato a muoversi senza di lui. È felice così.
"Vorrei un amico della mia età."
Gioca aspettando un ambiente che possa accettarlo. 

13: "Non possiamo andarcene?"
13 non si fida più delle persone. Si nasconde dietro gli altri nella speranza di sentirsi al sicuro.  

11 – 17:  "Interessante."
11 rende la sua presenza invisibile senza rendersene conto. I segni del suo passaggio sono libri in disordine e segnalibri fatti di scontrini.
"Non c'è niente che non possa imparare."
I suoi occhi neri prendono vita. 11 passa il suo tempo alla ricerca di risposte. 

Theta – 19 - Protettore: "Vendere droga sarebbe meno stressante di questo."
Theta sorveglia da lontano. Aspetta l'adrenalina per nutrirsene, l'unica cosa che abbia senso per lui. La vita ha perso ogni emozione.
I capelli rasati per disprezzo, attende con pazienza la sua occasione. 

7 - 20: "Non vorrai abbandonare adesso, vero?"
7 fa sempre del suo meglio, per vivere nel modo migliore. Ma ormai, non pensa che sia il suo posto.   

Lambda – 21: "Come ho fatto a dimenticarmene?"
Lambda va avanti e dimentica. Non importa la situazione in cui è, trova sempre una soluzione. L'unica che non ha ancora scoperto è come gestire la massa di capelli ricci e neri.

Sigma – 22: "Credo proprio che farò a modo mio."
Sigma ride, mentre cerca un futuro che gli porti pace e stabilità.
Si guarda allo specchio, sbuffa non vedendo i suoi ricci biondi o i suoi occhi verdi.
"La tentazione è fatta per essere bella."
Continua ad avere qualche problema a credersi una brava persona. 

Epsilon – 23: "Se non vai a letto, ti porterò io. Di peso."
Epsilon non chiede mai di uscire. Osserva e sta vicino a chi ne ha bisogno. Si riconosce subito, con i suoi capelli rossi e il suo sorriso.
"Cerca di rillassarti, te lo meriti."
Epsilon è la dolcezza in qualunque tempesta.

2 – 26 – Protettore: Dove c'è Lambda, c'è 2.
"Non puoi fare tutto da solo."
La sua voce è fredda, ma non minacciosa.
2 si vede nelle piccole cose. Un piede spostato per evitare di cadere, un'occhiata o un suggerimento nel silenzio.
"Lascia che ti aiuti. Fidati."       

Echo – Amministratore: "Tutto ha un suo ordine."
Echo non fornisce risposte, chiede fiducia. C'è qualcosa in lui che non può essere umano.
"Saprai quello che vuoi a suo tempo."
Il suo canto può essere sentito in qualsiasi punto. Non è chiaro quale melodia stia seguendo, né quale lingua parli. 

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Alla lista mancano altri 45 di noi. Sappiamo di essere particolari per questa nostra opinione, ma consideriamo ognuno di noi non come una parte, ma come una persona completa. Non ci sentiamo frammenti di qualcuno e crediamo che ognuno di noi, a prescindere dall'aspetto o dall'età, sia ugualmente importante. Per questo l'elenco non segue solo l'ordine di età.
Non ci sentiamo parti perché ognuno di noi ha un aspetto, età, genere e opinioni diversi, a volte in contrasto e a volte concordanti. Alcuni di noi non si identificano nemmeno come umani. Non proviamo un'emozione sola, e siamo in grado di imparare dalle esperienze. Molti di noi non a caso sono cambiati nel tempo.
Per la maggior parte andiamo d'accordo tra di noi. Sentiamo che ci siano già abbastanza pericoli all'esterno e crediamo che creare un ambiente sicuro fra di noi sia la scelta migliore.
Essendo molti abbiamo creato anche una serie di regole, gestite in primis da Echo. Potrebbe suonare familiare e in effetti non è una nostra idea originale, ma funziona. Non sono nulla di troppo complesso e sono state pensate per regolare al meglio i nostri rapporti con persone che non sanno o che iniziano a conoscerci adesso. Parliamo di cose come firmare i nostri messaggi, assumerci una responsabilità collettiva ed evitare di sovraccaricare ciascuno di noi nei vari compiti, o evitare di chiedergli qualcosa che gli è innaturale. Nessuno vorrebbe vedere un bambino in università, per esempio.
Abbiamo deciso di scrivere questa raccolta per mostrare che il nostro è solo un modo diverso di vivere una vita normale e che non siamo affatto speciali, né spaventosi. 
La raccolta seguirà un ordine cronologico, a partire dall'ultimo anno delle superiori e arrivando fino ad adesso.    

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