Nota Psicologica - parte 2/2

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Eccoci alla seconda parte di questa piccola nota psicologica. Parlare del DID nello specifico e delle sue manifestazioni specifiche richiederebbe molto più spazio, e questa non è l'opera adatta per farlo.
Comunque, ci sembrava corretto fornire alcune piccole nozioni su questo disturbo per farne capire meglio la natura, prima di tornare a  capitoli con la procedente forma.

- La teoria più recente che spiega il disturbo è la dissociazione strutturale.
- Fino al 1,5% della popolazione, stando ai dati del DSM-V soffre di DID. Questo senza contare i casi non diagnosticati.
- Solo il 5-6% dei casi hanno una manifestazione evidente delle identità. Questa forma è detta "di possessione". Questo non vuol dire assolutamente che gli alter sono spiriti o demoni. Sono strutture psicologiche ben definite e spiegate, senza niente di sovrannaturale.
- Senza traumi cronici infantili prima dei 9 anni, non può esserci il DID. È vero però che gli eventi possono essere repressi e riattivati molti anni dopo, spesso a causa di nuovi traumi.

- L'amnesia si può manifestare in modi con non sono completi blackout tra un'identità e un'altra.
- Esiste una variante del disturbo, detta OSDD-1b, che non prevede amnesia.

- Gli alter possono usare insieme il corpo, in un modo detto co-presenza. Se presenti insieme nella mente, è un fenomeno detto co-coscienza. Gli alter in co-coscienza possono essere 2, o molti di più.
- Gli alter sono sempre creati per un motivo. Una persona con DID può splittare nuovi alter nel corso di tutta la vita.

- Esistono casi con più di 100 alter, detti sistemi poliframmentati. Possono costituirsi più "livelli" o "serie" di identità.
- Esistono casi in cui un alter può avere egli stesso il DID. Questo viene a costituire un sottosistema.
- Gli alter non sono "versioni diverse" dell'host, una presentazione del genere è molto rara. Sono persone, non stereotipi.
- Cambi permanenti o molto lunghi nell'identità che è "principale", detta host, possono avvenire.
- Alter "incompleti" o "2d" sono chiamati frammenti.
- Gli alter possono comunicare in modi che non prevedono l'uso di parole, bensì anche immagini ed emozioni. Ogni sistema e ogni alter ha il suo modo di comunicare. Non sempre è una comunicazione a doppio senso.

- Spesso esiste un mondo interno dove possono comunicare gli alter, chiamato headspace.

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