L'Originale

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{Ci è difficile credere di aver superato le mille letture ed essere nella shortlist dei Wattys. Davvero, non sappiamo come ringraziare tutti voi lettori (e gli algoritmi?).
Speriamo che continuiate a seguirci nell'esplorazione del nostro mondo. Abbiamo deciso di affrontare una questione piuttosto delicata e che potrebbe risultare difficile da capire a una prima lettura, ovvero, l'esistenza della persona originale.}


Molti sistemi hanno un originale, detto anche "core". Per originale si intende la persona primaria, che di solito sta fuori la maggior parte del tempo e che si identifica col nome legale, il corpo, e via dicendo. In linguaggio tecnico, si direbbe che l'originale è un host.
L'originale di solito è la persona in cui poi gli alter si integrano per mettere in atto la fusione completa, e dunque, la risoluzione definitiva del DID, qualora venga scelta. Questo però, è il caso classico.

Un caso più particolare vuole che l'originale sia stato sostituito come persona primaria da un alter, e che debba dunque essere fatto riemergere tramite terapia per poi procedere verso l'integrazione, e che magari sia fermo a un certo punto dello sviluppo (come nel caso Milligan).
Per correttezza però bisogna considerare che secondo la teoria della dissociazione strutturale non può esistere un originale, perché non esiste un punto di rottura, quanto una non integrazione di tutti gli stati di cui un essere umano è composto. Rimane il fatto che molti sistemi riconoscano comunque una figura simile.
Noi non abbiamo un originale.


Di tutti e 25 che siamo per adesso, non c'è. Non è sparito, non è stato integrato o similari, lo sapremmo. Semplicemente, non è mai esistito.
Fin dal principio ci siamo divisi in tre persone: Lambda, Sigma ed Eta. Noi tre componiamo quello che forse era l'originale, ma che non ha mai avuto modo di esistere come persona unita. Per noi è un concetto astratto, una persona in potenza che non si è mai realizzata, e che mai potrà vedere la luce. Noi tre ormai siamo persone troppo complesse, così diverse fra noi da non riuscire a trovare nemmeno più un filo comune, se non l'essere esistiti da sempre.
Per "sempre", intendiamo da quando avevamo 5 anni e mezzo circa, quando tutto è cominciato.
Tra i nostri primi ricordi ci sono un dibattito fra tre voci interne, distinte e in disaccordo tra loro su cosa fare e il parlare ad alta voce, in una continua ed incessante narrazione sconclusionata di pensieri e intenzioni, diretta a nessuno, se non a noi stessi. Prima di fronte a chiunque, soprattutto a scuola durante le lezioni, e poi quando eravamo soli. Tutto veniva buttato fuori in un poco strutturato dibattito, tanto da portare all'esasperazione alcuni compagni di classe che avevano la sfortuna di starci accanto, fino ad arrivare alla promessa.
La promessa di non parlare mai più, se non quando necessario. Quella che ci ha fatto diventare come siamo ora.
C'è da notare che il nostro sviluppo ha avuto le sue stranezze ancor prima che ci dividessimo, ma non ci sembra importante raccontarlo qui.


Oltre a noi tre, abbiamo stimato che quando eravamo bambini si siano formati altri sei di noi. E' stato un periodo florido per l'amnesia.
Nonostante in qualche modo fossimo consapevoli di poter cambiare in modo radicale, non avevamo idea di cosa significasse. Sentirsi più grandi, più piccoli, animali o non umani, dimenticare intere giornate o credere che qualcuno ci avesse spostato le cose, cambiare opinione, modo di pensare, per noi era normale.
E cosa avrebbero dovuto dirci gli adulti? I bambini sono bambini, e come tali sanno essere imprevedibili senza che ci sia qualcosa dietro. Noi eravamo bambini particolarmente distratti, e particolarmente veloci ad imparare.
Anche avere momenti in cui il corpo non ci apparteneva e veniva controllato da qualcos'altro era normale per noi. Credevamo succedesse a tutti, che così fosse il modo in cui l'essere umano è fatto per vivere. Succede qualcosa e una parte arriva in tuo soccorso e fa qualcosa che non decidi. Chiaro, semplice, logico. Poco importa se questa parte è estroversa invece che introversa, non è timida, umana, né si riconosce col tuo nome.
Abbiamo perso il controllo una volta sola. Una sola volta, per colpa della rabbia, per una cosa stupida. Sigma è scattato.
È il primo switch completo che ricordiamo.


In ogni caso, consideriamo noi tre soli gli originali perché la nostra base di costruzione racchiude le emozioni fondamentali dell'essere umano. Certo, siamo in grado di provare tutto lo spettro emotivo e non siamo dei semplici frammenti di persona, ma la nostra origine si trova nelle cosiddette emozioni primarie, o di base.
Gli altri sono altrettanto complessi e importanti, ma sono arrivati dopo o derivano da noi tre. Per questo, non ci sentiamo di considerarli parte degli originali. Siamo però consapevoli di essere tutti componenti di un'unica persona, se fossimo integrati. Nonostante questo, non ci consideriamo meno completi. Potrebbe sembrare una contraddizione, ce ne rendiamo conto.
Per questa nostra caratteristica ci è facile vederci tutti sullo stesso piano e non avere favoritismi. Nel corso del tempo quasi tutti ci siamo affiancati come persone dominanti in gruppi di tre o più, in una continua rotazione.
A far cambiare questa rotazione, prima che mettessimo in piedi i nostri meccanismi, era l'ambiente circostante.
L'obiettivo: sopravvivere.
E' anche per questa rotazione che ognuno di noi ha avuto modo di conoscere il mondo abbastanza da ottenere una complessità avanzata, come qualunque altra persona.
Alcuni potrebbero sembrare estremi nel loro modo di pensare e di essere, mentre altri potrebbero avere caratteristiche a un primo impatto incomprensibili. Ma consideriamo l'ambiente in cui siamo cresciuti instabile e spesso contraddittorio, mutevole.
Quello che abbiamo fatto, è stato solo adattarci alle circostanze. Il nostro numero non ha potuto che crescere di conseguenza, e potrebbe continuare a farlo.


Dei tre, Eta è l'unico a essere rimasto un bambino. Pensiamo che sia così perché qualcuno, in qualche modo, doveva far rimanere intatto un senso di innocenza in cui niente può far male.
Gli altri due sono andati avanti.
Sigma ha iniziato a riconoscersi sempre meno come umano, e più come demone. Quando accadono certe cose, un demone diventa più umano di un essere umano stesso. È cresciuto fino a diventare di età superiore al corpo, sempre in cerca di indipendenza, e finendo per attirare l'antipatia di alcuni. Sigma sa di essere scomodo per le persone esterne, ma ne ha fatto la sua forza.
Al contrario, Lambda ha sempre cercato di seguire le regole, le aspettative non scritte che tutti volevano da lui, pur non condividendole. La sua capacità adattiva è stata fondamentale per sopravvivere buona parte dell'adolescenza.
Perché sempre di questo si tratta quando si parla di DID: sopravvivere. Cercare di stabilire una struttura mentale sempre più contorta per non perdere la ragione.
Aspettare di vivere, in una continua corsa e battaglia. Non siamo noi ad essere sbagliati, ma le circostanze che hanno fatto sì che diventassimo come siamo.


Il fatto che non abbiamo un originale ma solo dei suoi componenti, potrebbe spingere a pensare a cosa dobbiamo aver passato per finire in questo stato. E' molto probabile che non ne parleremo mai, ma vi invitiamo a riflettere fuori dagli schemi classici che le persone si immaginano portino alla formazione di un disturbo dissociativo.
A volte, l'inferno ha un aspetto che nessuno si aspetterebbe.

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