otto

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«La tua paura prova solo che il coraggio esiste»

Untitled- Marracash

Le prime settimane di gennaio erano quelle più difficoltose e in un certo senso anche odiate.
La mora aveva festeggiato per la prima volta un capodanno diverso da come era abituata, e gli piacque particolarmente quella volta.

Quell'anno era partito particolarmente bene, Fabio era al suo fianco e quella pseudo relazione sembrava essere man mano qualcosa di davvero serio.
E ora, attendeva l'arrivo della sua migliore amica e del suo attuale fidanzato.

Il campanello suonò, ma quando andò ad aprire, convinta che fossero gli ospiti che tanto attendeva, non era così. Era il suo ex fidanzato, Federico aveva trovato la via di casa sua. E questa cosa non se la spiegava.

-ciao amore mio- esordì il biondo appoggiandosi sullo stipite della porta, pronto ad utilizzare il suo fascino. -vai via- disse la ragazza senza mezzi termini e chiudendo la porta, che venne prontamente fermata dalla mano e dal piede del ragazzo -tratti così i tuoi ospiti?- disse l'altro riaprendo la porta -no, ma te si- rispose la ragazza con un cenno di terrore nei suoi occhi -lo vedo Ginevra, lo so che sei ancora attratta da me.- sorrise accarezzando il volto della ragazza -avanti, torniamo a casa- disse prendendole il polso -andiamocene da questa città di merda, e andiamo a vivere assieme. Ricordi?- sorrise mentre la ragazza fece appello a tutte le sue forze pur di non lasciarsi andare.
-non obbligarmi a essere cattivo- disse guardandola con i suoi occhi verdi
-come hai fatto a sapere dov'ero?- chiese la ragazza togliendo la presa ferrea del ragazzo dal suo gracile polso -la tua mamma, ovvero la donna che mi adora mi ha dato tutte le informazioni- ghignò -non le hai detto niente, vero?- disse avvicinandosi di nuovo alla ragazza -i miei genitori non meritano di sapete che uomo di merda sei!- urlò, sperando che qualcuno potesse sentirla -ma davvero!- rispose ridendo l'altro -eppure sono stato buono una volta, ricordi? La tua prima volta, il tuo primo in tutto!- urlò quasi come se avesse ancora diritto su quella ragazza.

Ginevra era nel panico, dov'era Fabio?

-non importa ormai- disse la ragazza cercando nuovamente di escludere quel ragazzo dal suo appartamento, ma la porta venne nuovamente bloccata e riaperta poco elegantemente con uno spintone.
La mora cadde a terra, sgranò gli occhi e non fece in tempo a rialzarsi che il biondo era già davanti a lei, con le mani sui fianchi e un espressione vittoriosa.
-come ai vecchi tempi- rise ricordando la loro relazione -Federico, vattene, ti ho già detto che non ti devi più avvicinare a me- dissi, il ragazzo si abbassò il suo viso era pericolosamente vicino a quello della ragazza -ovvio, così tu puoi fare la troia con chi ti capita davanti, vero?!- urlò Federico per poi stampare sulla guancia della ragazza un sonoro schiaffo che la destabilizzò  più di quanto non lo fosse già.

Era successo di nuovo, non ci credeva.
Si sentiva una stupida, anche solo il pensiero che fosse riuscita a scappare, era stato tutto inutile. Si sentiva stupida anche perché pensava davvero che Fabio mantenesse la promessa data. Si sentiva stupida perché pensava che tutti quei sacrifici fossero serviti a qualcosa.

-ah ora non parli più eh!- urlò il ragazzo con tono vittorioso -adesso non fai più la coraggiosa, che fine ha fatto la tua sicurezza?- rise di gusto, infilò un mano sotto la maglietta leggera della ragazza, che era immobile, come se si fosse risvegliata in una realtà completamente diversa da quella in cui aveva vissuto fino ad allora. -ma che cazzo succede!- urlò qualcun altro comparendo sulla soglia della porta.

Fu come un'illuminazione, quasi un miracolo. Era Fabio.
-e tu chi cazzo sei?- disse Federico abbassando la maglietta della ragazza e rialzandosi in piedi -ma che cazzo le stai facendo!- urlò innervosito Fabio -non sono problemi tuoi, milanese di merda.- disse ricordando i vecchi steriotipi che, purtroppo esistono ancora -coglione, che c'entra?! Hai messo le mani su una ragazza!- urlò Fabio spintonandolo -vai a fanculo e lascia stare Ginevra- disse indicando la porta d'uscita -non vado da nessuna parte, tu non sei nessuno. Lei era e sarà la mia ragazza, posso fare quello che mi pare- rispose fronteggiandolo senza timore.

Fabio sospirò e lanciò uno sguardo alla ragazza che era ancora a terra, spaventata, rannicchiata su sé stessa e guardava quello spettacolo orribile.
-te lo ripeto per l'ultima volta. Esci.- disse fermò -oppure?- chiese con tono di superiorità Federico.
Fabio senza ripetere ciò che aveva detto, scagliò un pugno in pieno volto al ragazzo, che portò una mano sul setto nasale -hai capito?!- urlò -vai a fanculo! Esci di qua. E non ti permettere mai più di avvicinarti a lei, capito?!- urlò Fabio spaventando il biondo che scappò con la coda tra le gambe.

Il moro senza perdere tempo, si avvicinò alla ragazza, non sapeva che fare. Come avrebbe reagito? Doveva toccarla? Poteva?
-Ginevra...- sussurrò dolcemente -amore, ehi, sono io. È finito. Giuro....- disse allungando le braccia magre verso la ragazza e avvolgendola fra esse, Ginevra si sciolse riconoscendo Fabio e sospirò dando libero sfogo alle lacrime

-è successo di nuovo Fabio, ancora...- ripeteva come una cantilena la ragazza -l'ultima volta, non succederà più...non lo vedrai mai più...te lo giuro.- disse posandole un bacio fra i capelli
-voglio stare da sola- disse -come?- chiese il moro sorpreso -voglio restare da sola, per favore- disse -va bene...- rispose Fabio quasi infastidito ma comprendeva lo stato di quella ragazza l'avrebbe cercato sicuramente dopo.
Così la lasciò da sola.
Consapevole che ora avrebbe dovuto combattere con qualcosa che aveva dentro, forse uno dei suoi demoni più cattivi. Ma sapeva che avrebbe vinto questa battaglia, lei era forte. Lei poteva farlo. Dal suo canto si pentiva di non essere arrivato qualche minuto prima, si sentiva in colpa per ciò che era accaduto, ma sapeva che Ginevra non gliel'avrebbe mai fatto pesare.

Sapeva che forse era delusa dal suo comportamento, ma sapeva che aveva dato del suo meglio, e lei lo aveva capito.

Untitled|| MarracashWhere stories live. Discover now