ventitre

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Fabio

Prima che potessi chiedere informazioni sul reparto dove dovevamo dirigerci, un tonfo mi fece girare spaventato, era caduta a terra.

Era svenuta.

No. No.
-Ginevra, Ginvra, oh svegliati-dissi abbassandomi alla sua altezza e cercando di farla riprendere-ma che cazzo succede?! - urlai ormai in panico- signore, la prego, faccia fare a noi- disse una ragazza vestita di blu con un cartellino al petto. Mi sposai di poco capendo che era un'infermiera, anche lei allarmata dalla caduta della ragazza.

-chiamate una barella! - urlò la donna verso i colleghi, che cazzo stava succedendo? - la lasci signore- disse - signore! -continuò
Sentivo il cuore esplodere, ma dovevo resistere, dovevano salvarla.
-sistemala bene, dai oh! - urlo la donna mentre un collega la sistemava sulla barella - comincio con il massaggio, uno, due, tre-
Le romperanno le costole continuando così, no cazzo no.

Ginevra ti prego svegliati.

-signore- disse la stessa infermiera avvicinandosi a me - mi dica- dissi nella speranza che avesse notizie sulla mia ragazza, da quando l'avevano portata con loro, era quasi un'ora che io non avevo alcuna notizia
-ho bisogno di alcune informazioni- disse e annuì - sua moglie a che mese è? - chiese

Mia moglie?

-doveva partorire tra poco... Qualche settimana 39+5- dissi - ha assunto qualcosa? - chiese - s... Si... - dissi mentre sentivo che la stanza iniziava a girarmi attorno.
-signore... - disse la donna posando una mano sulla spalla smuovendomi - si? - chiesi - cos'ha preso? - chiese - non ricordo il nome... Ma era una medicina che ci aveva consigliato il medico che era adatta anche a lei... Per la gravidanza- dissi a fatica.
-salvate lei, capito? Salatela! - dissi quasi come se fosse una preghiera - libera! - urlò uno di loro che si era appena aggiunto, portandosi dietro una piccola macchinetta - no! No! Che cazzo fai?! - urlai
-signore si calmi, la stanno aiutando, capito? - disse la donna prima che mi avventassi sul collega.
-Ascoltami, ehi, come ti chiami? - chiese la donna rispondendo la mia attenzione su di lei - Fabio - dissi - bene, vuoi aiutarla? - chiese seria.

Ma che domande erano?

-sì, certo - dissi - c'è battito! - disse uno di loro, facendomi quasi saltare da dove stavo - portiamola in ostetricia! - disse un altro iniziando a spingere il piccolo lettino - io vado-dissi cercando di allontanandomi dalla bionda, che con un gesto fulmineo mi prese per il braccio - no Fabio, non puoi- disse la donna - cosa?! - dissi sorpreso - ti accompagno io, va bene? - disse portandomi dal lato opposto a quello in cui si sono diretti gli infermieri - allora- disse appena entrammo in ascensore - siete sposati da molto? - chiese - no...- sussurra - siete fidanzati? - chiese - si, da quasi un anno- dissi sorridendo amaramente - che bello-sorrise la donna cercando di rassenerarmi mentre io rimasi zitto, iniziando a sperare che questo mondo non fosse così stronzo.
-la salveranno? - chiesi speranzoso -tuo figlio e la tua donna sono in ottime mani- sorrise - ma è maschio o femmina? - chiese, alzai le spalle.
Avrei voluto saperlo anche io.

Arrivammo al secondo piano, dove si trovava il reparto di Ginevra - siediti qua. Aspettami, chiedo se puoi vederla... - disse la donna.
Annui e inizia a fissare il pavimento, come se in quel momento fosse una delle cose più interessanti che si trovasse attorno a me.

Ginevra. Ginevra, mi senti? Ti prego... Riprenditi...

Untitled|| MarracashWhere stories live. Discover now