Una luce diversa

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#Paola POV

28 febbraio 2020

Sappiamo la splendida notizia ormai da una settimana, per ora devo dire che sto abbastanza bene anche se ho iniziato ad avvertire un po' di nausea ma tutto nella norma. Stiamo tenendo la situazione monitorata ogni settimana faccio una visita ma sembra che sia decisamente meglio rispetto alla gravidanza passata.

- Buongiorno. - dico io entrando in cucina.

- Piccolè volevo portarte la colazione a letto. -

- Tranquillo. Hai dormito? - domando io sapendo che sta passando parecchio tempo in studio per registrare canzoni nuove ma nonostante il lavoro non mi sta per niente trascurando anzi è più premuroso del solito se possibile e già di suo è di una dolcezza disarmante.

- Poco a di il vero. Tu? -

- Come un ghiro. - replico io.

- Meno male che non perdi il sonno. Come stai? -

- Sto bene, ho un po' di nausea. -

- Me dispiace. - e mi accarezza la guancia.

- Tranquillo è sopportabile. - e gli sorrido mentre faccio colazione con calma.

- Me preparo per accompagnarte al lavoro. -

- Grazie. -

- Stasera te scoccia se ce stanno degli amici a cena? -

- Ovvio che no, sai che non ho problemi. -

- Ce staranno pure i bambini per cui non vorrei che te stancassi troppo. -

- Sta tranquillo però mi raccomando sii meno premuroso. - lo punzecchio io andando in bagno a truccarmi.

Ho effettivamente una luce diversa negli occhi e la cosa non è sfuggita alle colleghe ma anche a Marisa e mia mamma e ovviamente mi sono trovata a dover mentire almeno per il momento.

Sono incinta praticamente da fine gennaio quindi è relativamente presto per comunicare la notizia a tutti.

- Premuroso in che senso? - chiede Fabrizio mentre si infila la felpa.

- Nel senso che non vorrei che ti sfuggisse qualcosa oppure qualche gesto. -

- Prometto che starò attento. Solo che odio dove nasconde le cose. - replica lui.

- Stasera ci sono i bambini non è il caso di dire nulla, prima bisogna parlarne con Giada e lo sai. -

- Lo so. - e mi sorride.

- Poi è presto. -

- Non so per quanto possiamo continua a di de no. Tutti se so accorti che sei diversa. -

- Lo so. - e ridacchio mentre mi vesto velocemente. - Per me sarebbe meglio comunicarlo al tuo compleanno che dici? -

- Vediamo dai. - decreta lui mentre siamo pronti ad uscire di casa. - Passata la nausea? -

- Si. - e gli sorrido.

Ho sempre paura di avere disturbi al lavoro e non voglio assolutamente che sappiano la notizia fin dagli inizi.

- Che te prende? -

- Pensavo che se al lavoro si accorgono non so come potrebbero prendere la cosa. -

- Sta tranquilla ok? - mi dice lui stringendomi la mano. - Non te devi agita. -

- Lo so. - e lo bacio prima di scendere dall'auto.

- Buon lavoro. - mi dice mentre chiudo lo sportello.

- Grazie. - e velocemente entro nell'edificio.

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Where stories live. Discover now