Quando il mondo ti crolla addosso

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#Fabrizio POV

Sono a casa quando sento il telefono suonare, guardo il display e vedo il numero di Paola, cosa alquanto strana visto che non ci sentiamo da quando ci siamo lasciati per cui decido di rispondere.

- Pronto? Paola? - domando sorpreso.

- Fabrizio? - questa non è decisamente la sua voce.

- Con chi parlo? -

- Sono un'infermiera del policlinico Gemelli, abbiamo trovato il suo contatto in caso di emergenza, la ragazza si è sentita poco bene al lavoro. -

- Arrivo subito. - e chiudo la chiamata, sento l'ipocondria che sale ma devo cercare di mantenermi calmo.

Salgo in auto e mi dirigo il più velocemente verso il pronto soccorso del policlinico Gemelli, che diavolo è successo a Paola?

Dopo aver parcheggiato senza curarmi nemmeno dove ho lasciato l'auto entro velocemente e subito chiedo informazione a un infermiere.

- Le faccio sapere tra poco. - e lo vedo sparire.

Annuisco e cerco di non perdere le staffe.

- Buonasera e scusi se l'abbiamo allarmata. - compare di fronte a me un medico. - Prego mi segua. -

Lo seguo lungo questi corridoi e arriviamo di fronte ad una stanza e all'interno vedo Paola.

- Lei è un parente? - domanda curioso.

- Il fidanzato. - so che è una bugia ma altrimenti non potrei avere alcuna informazione sul suo stato di salute.

- Va bene. - e annuisce anche se non lo vedo particolarmente convinto. - La ragazza è svenuta al lavoro. Ultimamente ha notato qualcosa di strano in lei? - domanda lui.

- Mmm non direi anche perché è stata fuori pe' lavoro. - dico io di certo non posso dire che in questi ultimi 15 giorni circa non ci siamo minimamente parlati perché ci siamo lasciati.

- Capisco allora penso che non eravate a conoscenza della cosa. -

- Di cosa? - domando non capendo a cosa si riferisca il medico e mi sto nuovamente agitando.

- La ragazza era incinta, ha perso il bambino. - dopo questa affermazione resto a dire poco senza parole.

- Come scusi? Me dica che ho capito male. -

- Mi dispiace ma no, so che è sconvolgente come cosa, dovrebbe svegliarsi a breve e ancora non le abbiamo detto nulla, nemmeno sappiamo se era a conoscenza di aspettare un bambino. -

Annuisco alle sue parole ed entro in stanza. Paola sapeva del bambino? Me l'avrebbe detto?

Poco dopo la vedo iniziare a muoversi e una smorfia si dipinge sul suo viso.

- Ehi sta ferma. - e mi avvicino.

Quando sente la mia voce è a dir poco spaesata. - Che mi è successo? -

- Sei svenuta al lavoro. - e mi volto per nascondere una lacrima che scende.

- Perché piangi? - mi chiede poi con voce impastata.

- Niente tranquilla. -

- Non prendermi in giro. Sono in punto di morte? Altrimenti non saresti qui. - mi dice lei.

- Ma sei scema? Non è niente de grave. - le dico. - Sono qui perché ero il tuo contatto d'emergenza ma so qui perché avrei dovuto esse al tuo fianco molto prima mandando a fanculo la paura che tu me respingessi, avrei dovuto farme ascolta e fa in modo che tu me credessi. - aggiungi poi.

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Where stories live. Discover now