Roma Palalottomatica

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#Paola POV 
Siamo alle prove e devo dire che mi sembra tutto perfetto, Fabrizio sta provando da giorni senza sosta e lo vedo veramente stanco. 
- Amore! - e mi avvicino. 
- Dimmi! - 
- Non pensi che sia sufficiente? Ormai è tutto perfetto. - 
- So che è tutto perfetto ma vorrei provare ancora un po'. - 
- Già ormai dovrei saperlo. - e gli sorrido divertita. 
Per cui mi siedo al bordo del palco che hanno appena finito di montare e provo a pensare a come sarà domani. 
Con i fan, con i ragazzi dietro le transenne come li chiama lui. Cerco di immaginare Fabrizio sorridente, con il cuore a mille e con gli occhi pieni di gioia. Voglio vederlo sempre così. 
- A che pensi? - 
- A te. - gli dico quando si siede al mio fianco. 
- A me? - 
- Si a te. A domani. A quanto sarai felice e appagato da questo. Finalmente inizia il tour che aspetti da tanto tempo, e sono molto felice di essere al tuo fianco. - 
- Lo so. - 
- Davvero? - 
- Si e io sono felice che tu ci sia in questo progetto. - 
- Ragazzi sono arrivate le pizze. - annunciano i tecnici e ci troviamo a mangiare la pizza sul pavimento del Palalottomatica e sorrido divertita. 
Sto veramente vivendo un sogno ed è a dir poco splendido. 
- Sei pronta Pà? - mi chiede Andrea. 
- Circa. - e ridacchio. - Domani vi saprò dire. - 
- Tanto il suo capo sono io. - afferma sicuro di sè Fabrizio.
- Beh ecco allora se la mettiamo così non penso che si lamenterà. - e sorrido divertita.
- Chi lo dice? - mi provoca divertito Fabrizio. 
- Io anche perché sai che sul lavoro posso essere peggio di te in quanto a perfezione. - e alzo le spalle. 
- Vero anche questo. - risponde lui mentre finisce la sua birra. 
Scuoto la testa divertita. - Ragazzi vi vedo provati. - dico alla band. 
- Un po'. - 
- Pensate di dormire stanotte? - 
- Dovresti chiederlo al tuo uomo è lui quello che dovrebbe dormire. - dice Roberto.
- E tu dovresti conoscere il metodo per farlo dormire no? - rincara la dose Andrea. 
- Mmm forse. - e alzo le spalle. - Ma non vi riguarda. - e faccio la linguaccia. 
Fabrizio scoppia a ridere. - Va beh al massimo me lega a letto. - 
- Esatto anche perché ultimamente la notte vive in studio. - 
- E lasci sola la tua donna? - chiedono i ragazzi. 
- Mi farò perdonare so che quando entro in preparazione del tour sono pessimo. - 
- Ma non è vero, ti ricordi cosa hai organizzato per il mio compleanno? - chiedo io. - Non mi hai mai trascurato e non hai nulla di cui farti perdonare. - dico sincera. - Sei sempre perfetto e io non voglio che trascuri il lavoro per me anche perché prima di tutto sono una fan. - 
- Saggia la ragazza. - dicono loro. 
- Ovvio. - e sbadiglio leggermente. - Però io devo anche dormire non sono come lui che ormai sembra un vampiro. - 
- Un vampiro? - 
- Date le occhiaie si e i vampiri non dormono. - gli dico.
- Interessante. - e mi sorride. 
- Mi sa che chiamo un taxi e vado a riposare che dici il capo me lo concede? - 
- Dico di sì ma te ce accompagno e libero tutti oppure li tengo qui tutta notte. - 
- Ecco approfittate e scappate. - dico alla band e ai tecnici che scoppiano a ridere. 
Abbracciati usciamo dal Palalottomatica e lui si ferma a fissarlo da fuori con aria orgogliosa.
- Sono fiera di te! - gli sussurro abbracciandolo.
- E io sono fiero di te e del tuo lavoro e fiero di averti al mio fianco. - e mi lascia un bacio.
Saliamo velocemente in auto e notiamo che ci sono già i fan accampati. 
Fabrizio guida tranquillo. - A che pensi? -
- Che domani si ricomincia e non so se dormirò. - 
- Penso di no conoscendoti ma dovresti. - 
- Pensi che io sia fuori forma se non dormo? -
- Mai pensato nulla di simile. - dico divertita. 
- Sicura? -
- Certo. - 
- Allora penso che troveremo un modo per passare il tempo. - e ridacchia.
- Quindi hai deciso che non devo dormire nemmeno io? -
- Esatto. - e ride.
- Ottimo. - e lo seguo e devo dire che il suo programma non mi dispiace però almeno un paio di ore di sonno vorrei anche farle.

E’ il grande giorno, 18 ottobre, la data di inizio ufficiale del tour.
Siamo tutti già al lavoro e sono dietro le quinte che controllo tutto.
- Vado a verificare che sia tutto apposto con la biglietteria e gli ingressi anticipati. - affermo io avvisando i tecnici.
- Sei sicura? - mi chiede Daniele.
- Certo, che hai paura per me? -
- Hai mai incontrato le fan da sola? - mi chiede poi.
- No, ma non credo che mi faranno del male sta tranquillo. - e gli sorrido. 
Mi avvio in direzione delle biglietterie e comunico le direttive per la serata per quanto riguarda gli ingressi anticipati, voglio che sia tutto a dir poco perfetto.
- Mi raccomando rispettiamo gli orari. - dico alla sicurezza. 
- Certo. - 
- Vedo che si sono anche già numerati quindi magari fateli mettere in fila in ordine di numero così evitiamo che si diano addosso ok? -
- Si perfetto. - 
- So che è un compito difficile ma non vogliamo che nessuno si faccia male e fate in modo che gli ingressi anticipati siano già tutti all’interno del palazzetto sistemati quando aprirete i cancelli per gli altri va bene? -
So di essere un grande rompipalle sul lavoro ma essendo stata prima di tutto una fan so come funziona con la questione transenne e tutti vogliono i posti davanti. 
- Tranquilla Paola. - mi rassicura il capo della sicurezza.
- Mi raccomando voglio che fili tutto liscio. - dico io. - Sicuramente tutti vorranno la prima fila. - 
- Puoi biasimarli? -
- No, penso avrei fatto lo stesso io. - 
- Invece sei davanti alle transenne. - in questi giorni ho fatto amicizia con tutti gli addetti ai lavori. - Comunque tranquilla che ci pensiamo noi. - 
- Allora vado a dirigere il resto. - e sorrido divertita mentre torno nel backstage.
- Ma dove vai vestita così? - mi urla Fabrizio dal palco visto che sono uscita con una maglietta corta. 
- A dirigere i lavori. - replico facendogli la linguaccia. - Qui mi sembra che si batte la fiacca. - aggiungo poi guadagnandomi un dito medio da parte sua e scoppio a ridere.
- Quanto amore! - sento dire alle mie spalle e trovo Noemi. - Piacere Noemi! -
- Piacere Paola! - replico io stringedole la mano. - Scusa ma torno al lavoro. - e mi dirigo nel backstage dove ho delle cose da controllare, devo dire che non la sopporto molto e non sapevo sarebbe stata l’ospite di questa sera.
Sbuffo infastidita mentre sistemo le mie cartelline. - Brutto momento? -
- Ehi ciao no. - dico a Romina e Filippo.
- Che succede? -
- Ho appena scoperto l’ospite della serata. - 
- E? - mi domanda Filippo.
- Noemi. - e alzo gli occhi al cielo.
- Non essere gelosa. - 
- Non è questione di gelosia stasera davvero, non penso che gli piaccia perchè è rossa, semplicemente mi ricordo cosa disse lei tempo fa e la cosa non l’ho mai digerita. Certo se domani sera invita Bianca allora mi incazzo e sul serio. - dico incrociando le braccia.
- Di lei sei gelosa vero? - mi domanda Romina sedendosi al mio fianco.
- Penso sia normale. - e alzo le spalle.
- Sai di loro? Cioè Fabrizio te ne ha parlato? -
- No, l’ho saputo da altri fan e vie traverse, so che era una storia di solo sesso e penso sia anche normale che io ne sia gelosa e abbia paura. - 
- Non devi mio fratello ti ama e non ti farebbe mai del male. - afferma Filippo abbracciandomi.
- Esatto! - ed ecco che arriva Fabrizio.
- Non ti hanno insegnato che non si origlia? - domanda Romina sorridendo divertita.
- Si, ma a volta per scoprire cosa passa in questa testolina è l’unico modo. - mi dice inginocchiandosi davanti a me e appoggiando il mento sulle mie ginocchia. - Ti amo testarda! - 
- Ti amo anche io e dovresti saperlo. - 
- Non hai nessuna da temere, nemmeno Bianca, se mi fosse andata bene sarei rimasto con lei, invece ho scelto te e pensavo di averlo messo in chiaro 10 giorni fa. -
- Lo hai fatto, scusa sto rovinando tutto e tu ora devi pensare solo al concerto. - 
- Smettila con le paranoie! - e mi bacia. - Va meglio? -
- Si ma tienila alla larga da me che non la sopporto chiaro? - chiedo divertita.
- Ci provo e ti tengo vicino a me così stai al largo da lei. - 
- Si ma non posso salire sul palco con te. - 
- Peccato. - e sorride divertito. 
- Prima o poi troverò il modo per salire sul palco con te. - e lo bacio io. - Ti amo Mobrici. - 
- Anche io ti amo piccolina e nessuna ha mai contato quanto te. - 
- Eccetto Anita e tua madre. - 
- Ovvio. - e ride prima di salutare tutta la sua famiglia che è arrivata. 
- Penso che tu debba prepararti e io devo tornare al lavoro. - dico salutando tutti ed uscendo dal camerino, voglio l’effetto sorpresa, non so niente dei vestiti, non so la scaletta, non so nemmeno tutte le luci e gli effetti che hanno scelto, scoprirò ogni cosa stasera.
- Paola! -
- Max. - e mi avvicino a salutarlo. - Vado al mio posto. - e muovo il telefono mentre mi avvio verso la zona palco e grazie alla sicurezza mi sistemo di fronte alle transenne pronta per il concerto. 

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora