Giornate speciali

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#Paola POV

La quarantena è finita, l'estate è finalmente arrivata.

Siamo a giugno e il caldo si fa veramente sentire, oggi sono a dir poco emozionata, Fabrizio è andato in stazione a prendere i miei genitori che non vedo da gennaio se non tramite una videochiamata.

- Paola siediti dai! - mi dice Giada che è qui con i bambini, Fabrizio cerca di fare in modo che io non sia mai da sola, è veramente molto protettivo nei miei confronti.

- Sono un po' tesa. - le dico mentre mi siedo sotto al portico e Anita e Libero invece giocano sotto il sole cocente senza alcun problema.

- Penso che sia normale, sei molto emozionata. - e mi sorride.

- Si, non vedo i miei genitori da gennaio e mi sembra un sogno poterlo fare ora. Ho vissuto per mesi un incubo. - le dico.

- Non so se sarei stata forte quanto te. - mi dice. - Quindi ti ammiro. -

- Grazie. - e le sorrido. - Mi dispiace aver scombussolato i piani per le vacanze. - aggiungo poi.

- Ma scherzi? Nemmeno a me andava di sposarmi da Roma, visto ciò che abbiamo vissuto penso che sia sensato restare qui, ci sono posti splendidi anche nel litorale romano e nel tuo stato penso che sia normale che tu voglia essere vicino alla tua dottoressa, ormai è un punto di riferimento. -

- Assolutamente si, grazie per avermela consigliata. -

- E' brava vero? -

- Molto, mi ha sempre messo a mio agio. Sa parlarmi nel modo giusto, ha capito sempre le mie paure ed è sempre disponibile. Non potevo trovare di meglio. -

- Ci sono passata prima di te quindi per quello te l'ho consigliata, è molto umana. -

- Esattamente e difficilmente si trovano persone del genere. - le dico io mentre sento la porta di casa aprirsi.

- Vai! - mi invita Giada.

Io sono seduta e mi sento come immobilizzata.

- Amo! - mi chiama lui.

- Arrivo. - e mi alzo con calma entrando in casa dove trovo Fab con i miei genitori. - Mamma! - e corro tra le sue braccia.

Lo sguardo dei miei genitori è puntato sulla mia pancia che è ovviamente cresciuta, sono incinta di cinque mesi e domani scopriremo se maschio o femmina, almeno così spero.

Mamma mi stringe a se e papà prende la mia mano.

- Mi siete mancati! - dico io mentre sento le lacrime che scendono.

- Anche tu. - afferma papà. - Come stai? -

- Ora bene mi sembra di essermi svegliata da un incubo senza fine. -

- Guarda la pancia. - afferma mamma.

- È cresciuta e domani vogliamo che veniate anche voi all'ecografia perché probabilmente scopriremo se maschio o femmina. - spiego ai due.

- Sul serio? -

- Certo, ne abbiamo parlato con la dottoressa ed è d'accordo. - dico ai miei per rassicurarli.

- Vi riporto i bambini domani? - ci chiede Giada entrando in casa. - Piacere! - e stringe le mani ai miei genitori.

- Piacere nostro. - replica papà.

- Si portali domani nel pomeriggio. - dice Fab a Giada che poco dopo chiama i due.

- Domani allora sappiamo se fratellino o sorellina? - ci chiede Libero entusiasta.

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora