Incubi

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#Paola POV

Siamo appena arrivati in Sardegna e sto sistemando i miei bagagli.

- Ti serve una mano? - mi chiede Irene.

- No ho quasi finito tranquilla. -

- Siediti che faccio io. -

Sbuffo mentre alzo gli occhi al cielo.

- Signorina guarda che ti vedo e anche il medico si è raccomandato di riposare. - mi rimprovera lei quasi come una mamma.

Scuoto la testa. - Non è facile, se sto ferma penso e quando la testa inizia a pensare partono i brutti pensieri. - le spiego.

- Vuoi parlarne? - mi chiede sedendosi al mio fianco.

- Sinceramente non so nemmeno che dire. - e alzo le spalle.

- Io penso che tu lo sappia anzi non devi far altro che tirare fuori i tuoi pensieri, forza parlarne con me, posso aiutarti. -

Sospiro. - Mi sento in colpa Ire. -

- Anche il medico ti ha detto che non è colpa tua. -

- So cosa ha detto ma io ho comunque i sensi di colpa. Non mi sono nemmeno accorta di essere incinta. - le dico.

- Non sempre è facile accorgersi, evidentemente non hai mostrato sintomi tipo la nausea. -

- Effettivamente non ho avuto nausee e poi resto convinta che lo stress non abbia aiutato la gravidanza. -

- Sicuramente lo stress non aiuta mai in generale il fisico e non solo in gravidanza. -

- Già. -

- Che altro? -

- Sono dimagrita. -

- Ora puoi recuperare che dici? -

- Non ho molta fame. -

- Paola devi mangiare per tornare in forma ok? -

- Ci provo. -

- E ci riuscirai. - mi rassicura Irene. - Andiamo! - e mi fa alzare.

- Ma non dovevo riposare? -

- Si, però mi fai compagnia mentre cucino. -

- Va bene. - e torniamo al piano di sotto dove c'è una cucina da sogno.

Mi siedo su uno sgabello alto dove c'è l'isola della cucina e si vede la piscina esterna, i ragazzi sono fuori a fare aperitivo. - Vuoi che ti aiuto? - domando ad Irene.

- No tranquilla, preparo una semplice pasta. -

- Come vuoi. -

- Dove potremmo mangiare? Fuori che dici? - mi chiede.

- Si penso sia fattibile, il clima è splendido. -

- Perfetto, allora poi chiediamo ai due di apparecchiare. -

- Che sfruttatrice. - la prendo in giro io.

- Chi? - chiede Fabrizio rientrando dal giardino.

- Irene vuole farvi apparecchiare di fuori. - spiego io e mi stupisco del fatto che sto parlando con lui.

Sembra lo stesso per lui. - Apparecchio allora? - chiede in generale.

-Se ti va. - dice la mia amica.

- Certo. Che prepari de buono? -

- Una semplice pasta al pomodoro e basilico. -

- Perfetto. -

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora