Intanto cadremo in tentazione

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#Paola POV

- Fabbrì sei sicuro che ce la fai? - chiedo io quando mi deposita sul letto.

- Che c'hai i dubbi? - mi domanda lui mentre mi sta già alzando la maglietta del pigiama.

- Ma no, è che mi hai detto che il cortisone non ti fa reggere in piedi. -

- Tu non te preoccupà che quello che se deve alzà se alza. -

Rido. - Cretino. - e lo spingo leggermente ma in questo modo sono io ad avere il controllo della situazione.

- Vuoi comandà? -

- Può anche essere. - dico divertita. - E le cose non sono eque. - dal momento che io indossavo solo una sua maglietta e sono rimasta solamente con le mutandine.

- Oh c'hai ragione, ma a me lo spettacolo me piace. - mi dice e sento perfettamente la sua erezione premere contro le mie cosce dal momento che sono seduta sul suo bacino.

- Me ne sono accorta. - e mi abbasso per baciarlo. - Hai freddo? - domando poi notando i brividi.

- No è colpa tua. -

- Ti faccio effetto? -

- Me lo fai si. - e ride.

- Allora ti posso spogliare? -

- Devi. - e mi fissa intensamente.

- Ai suoi ordini. - e gli tolgo la maglietta. - Non voglio che prendi freddo che stai già male. -

- Paola amore mio la smetti de farte tutte ste seghe mentali? -

- Ci provo, ho perfettamente compreso il concetto. - e rido mentre sto litigando con la cintura dei suoi jeans per aprirli.

- Vedo che hai capito si. -

Gli faccio l'occhiolino mentre sbottono i pantaloni e li faccio scivolare lungo le sue gambe. - Ora siamo in perfetta parità. -

- Esatto. - e ribalta di nuovo la situazione iniziando una lenta tortura partendo dal collo che è pur sempre il mio punto debole e scendendo con una lentezza straziante.

- Fabbrì. - lo rimprovero io mentre sento che la mia voce sta cambiando.

- 'O so che te piace. -

- Tanto... - ammetto io già con il fiato corto e lui nel frattempo sta lanciando le mie mutandine in un punto indefinto della stanza.

- Stasera me sa che devi gridà tu per tutti e due. - e ride con la sua voce roca che ho imparato tanto ad amare.

- Guarda che sei un vero cretino. - e mi alzo leggermente fingendo di guardarlo male e lui prontamente mi bacia.

- Tanto non te potrai trattenè. -

- Sta un po' zitto e riprendi. - lo punzecchio io.

- Ai suoi ordini. - e torno distesa sul materasso pronta a godermi le sue attenzioni totalmente.

Sospiro quando sento che sta iniziando a penetrarmi solamente con un dito e ha ragione stasera sarò io a gridare e anche parecchio visto che siamo solamente all'inizio.

- Non te trattenè. -

- Non l'ho mai fatto e non inizierò ora. - dico e poco dopo caccio un urlo quando ha deciso di usare anche la lingua per aumentare il piacere.

Stringo le lenzuola tra le dita e penso che si non esiste niente di meglio del sesso riparatore e che a questo punto ci conviene litigare più spesso.

- Ce stai? -

Annuisco solamente chiudendo gli occhi e abbandonandomi al piacere più intenso che ho imparato a conoscere in questi mesi.

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Where stories live. Discover now