Sogni Appesi

CAPITOLO 1

EMILY

Sono seduta qui, sulla poltrona del mio ufficio, che penso a come fare se nessuno chiamasse -come temo- per ordinare un completo della mia ultima collezione.
La giornata sta finendo e oramai sono già passate due settimane dal grande evento; nonostante le varie vendite in negozio, nessuno ha ancora chiamato per un completo su misura.

Mentre rimetto in ordine le ultime cose prima di andare via, sento squillare il telefono aziendale dalla stanza accanto, l'ufficio di Azzurra, mia carissima amica, nonché collega con cui ho aperto il nostro Brand di alta moda.

Spero sia quello che aspetto da due settimane a questa parte.

Dopo pochi minuti suona anche il mio telefono a cui rispondo precipitosamente:
"Buonasera sono Emily di Azzurremily Garducci, come posso aiutarla?" cerco di contenere l'entusiasmo, anche se dentro di me sto impazzendo.

"Salve sono l'agente di Tom Holland, il mio cliente era interessato ad un vostro completo da indossare per la Premiere del suo nuovo film."

"Oh, la ringrazio per averci scelto, quando sareste disponibili per il primo incontro?"

"Per noi sarebbe comodo venire questo lunedì, siete libere?"

"Certamente!!!!! -e non perché è Tom Holland- dalle 9 alle 12 sarebbe perfetto"

"Okay, la ringrazio."

Chiudo la chiamata, cerco di riprendere fiato quando la porta del mio ufficio si spalanca e si presenta Azzurra tutta rossa in viso e col fiatone.

"Non crederai mai a chi mi ha appena chiamata!" dice Azzurra urlando, mentre mi toglie le parole di bocca.

"TE non crederai mai a chi mi ha appena chiamata!"

"Cosa intendi dire?!"

Con un sorriso malizioso urlo: "Tom Holland!!!!!"

"AAAAAAA...che cazzo diciiii, a me ha chiamato Harry Styles!!!"

Ancora sconvolte ci abbracciamo e ci rivolgiamo uno sguardo fiero, una parte del nostro sogno si è realizzato, ce l'abbiamo fatta.

FLaSHBACK
Soltanto quando la professoressa ci interrompe spazientita e ci chiama alla lavagna, io e Azzurra ci rendiamo conto di quanto tempo siamo state a fantasticare sui nostri sogni e di quanto poco abbiamo ascoltato la lezione.

Al suono dell'intervallo ci precipitiamo alle macchinette, ma nel varcare la soglia la professoressa ci richiama
"Ragazze non è la prima volta che vi richiamo dal mondo dei sogni, dovete stare attente, fantasticare troppo ti sconcentra dalla vita reale, non serve a nulla tranne che a prendere un 2 a matematica, siate realiste"

"Professoressa, le promettiamo che la prossima volta staremo attente, ma quando tra qualche anno io e Emily vestiremo, come tanto sogniamo, le nostre celebrity crush e lo verrà a sapere, penso proprio che si rimangerà tutto questo." dice convinta Azzurra.

A questo punto, io imbarazzata e scoraggiata dalle parole della professoressa, esco dall'aula con le lacrime agli occhi correndo in bagno.
Poco dopo mi raggiunge Azzurra pronta a consolarmi, ma finisco per contagiarla con il mio pessimismo e ci ritroviamo entrambe accovacciate sul pavimento del bagno a piangere.

Ci riprendiamo un secondo quando sentiamo aprire la porta del bagno ed entra una ragazza, che dal suo aspetto immaginiamo sia di qualche anno più piccola di noi.
Vedendoci in questo stato, col mascara colato, gli occhi e le guance arrossate, si avvicina cauta e si abbassa alla nostra altezza chiedendoci se avevamo bisogno di aiuto.
Tra un singhiozzo e l'altro riesco a risponderle:
"No...siamo solo...un pò giù"

"Va bene, se volete vi aiuto a sistemarvi un pò" dice la ragazza mentre smanetta in una pochette lilla "vi presto il mio mascara, tenete".

La ringraziamo mentre usciamo dal bagno e poi Azzurra dice:

"Comunque noi siamo Azzurra e Emily della 3°E, tu?"

"Oh, io sono Rachel della 1°C".
Avevamo ragione è di qualche anno più piccola di noi, ma sembra ugualmente molto matura e simpatica.

"Ci rivediamo" la saluto io con un cenno della mano per poi allontanarmi e tornare in classe.
FINE FLASHBACK

Ci rivolgiamo un altro sguardo ancora tra le lacrime, quando urlo:

"Dobbiamo immediatamente chiamarla per raccontarle tutto!"