Sogni Appesi

CAPITOLO 9

AZZURRA

Mi alzo dal letto con la testa che gira, sentendo provenire dalla cucina delle risatine.
Appena attraverso la porta che divide la zona notte dall'open space vedo Emily e Rachel sedute sull'isola della cucina con in mano il mio telefono. Mi avvicino a loro che cercano di nasconderlo sperando che non abbia visto, peccato che il mio sguardo sia caduto proprio sulla chat aperta di Tom.

Cerco di riprendermi il telefono, ma tempo zero che comincia a volare tra le loro mani; quando finalmente riesco a prenderlo noto che è partita per sbaglio la chiamata.

"Pronto?" sento dal telefono, mentre Emily e Rachel stanno ridendo e facendo versi strani.

"Hey, ho visto dei messaggi e ho pensato fosse meglio chiamarti" è la prima cosa che mi è venuta in mente.

"Ah, sì, volevo sapere se l'appuntamento di cui abbiamo parlato fosse confermato o..."

"NO, è perfetto" dico io con un sorriso sul volto.

"Okay, allora stasera alle 20?"

"Stasera alle 20, ciao"

"Ciao. Non vedo l'ora di rivederti". E chiude la chiamata.

Poso il telefono sull'isola e resto un istante a bocca aperta, ci guardiamo tutte e poi
"AAAAAAAA" gridiamo tutte insieme per poi abbracciarci saltando come tre pazze.

***

Scendo dalla macchina e mi trovo questo palazzo imponente con un'entrata molto elegante dove si trova un bodyguard il quale ci apre la porta facendoci un sorriso.
Entriamo in un ambiente meraviglioso, molto tranquillo e semplice.

"Tutto bene?"

"Sì, solo che non era necessario portarmi in un posto così costoso, mi sarebbe bastato un piatto di pasta o una pizza in un ristorante italiano".

"È il nostro primo appuntamento fuori da lavoro, voglio che sia speciale" dice mentre ci mettiamo a sedere.

"Stamattina mi hai detto di amare il pesce, allora ho pensato a questo posto".

Sono confusa, non mi ricordo assolutamente di averglielo detto.
Pensandoci un attimo potrebbero essere state quelle due stupide delle mie amiche.

Mi riprendo dai miei pensieri e gli dico:
"È stato molto carino da parte tua".

Arrivano le portate e cominciamo a parlare.
"Azzurra, voglio avvisarti, stasera è assolutamente proibito parlare di lavoro, siamo solo io e te".

Lo guardo negli occhi e con un sorriso sulle labbra gli rispondo:
"Adoro questa idea".

"Allora, parlami un po' di te".

"Beh, che dire, sono Toscana, alle superiori ho incontrato le mie migliori amiche, Rachel si è trasferita a Montecarlo e io sono venuta definitivamente qui a New York circa 4 anni fa insieme ad Emily, con la quale adesso ho un'azienda di moda, insomma, siamo riuscite ognuna a realizzare il proprio sogno, tu che mi dici?"

"Vengo da Londra, ma l'anno scorso sono venuto a vivere qui perché mi trovavo meglio per il lavoro, ho una famiglia numerosa e fortunatamente anche io sono riuscito a realizzare il mio sogno".

"Non credo sia stata fortuna, ti trovo un fantastico attore. Sai, ho visto e rivisto tutti i tuoi film" dico alzando il calice di vino che mi è appena stato versato dal cameriere.

"Così mi fai arrossire" dice scherzando.

Appena usciti dal ristorante Tom mi accompagna a casa.

"Sono stato bene stasera" mi dice sorridendo.

"Anche io sono stata bene, ci vediamo" dico ricambiando il sorriso per poi voltarmi.

"Ci vediamo". Ma mentre sto per aprire la porta mi richiama.

"Hey Azzurra!"

"Sì?"

"Posso...io..." si avvicina a me imbarazzato, ormai eravamo divisi da pochi centimetri e poi continua "So che ci conosciamo da solo un paio di settimane però...ecco..."

"Certo che puoi" mi prende il viso fra le mani e mi bacia con dolcezza, nell'atmosfera creata dalla notte, dalla sola luce prodotta dalle stelle, la luna e il piccolo lampione sopra la porta.

Un bacio semplice, breve, ma che per me ha significato tanto.
Un bacio che non avrei mai dimenticato e che aveva il sapore di speranza.
Le sue labbra calde e morbidissime vengono contrastate da un leggero pizzichio dato dalla sua corta barba.

"Allora alla prossima" dico io con un grande sorriso e gli occhi che mi brillano, per poi girarmi ed entrare in casa emozionata.