CAPITOLO 4

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AZZURRA

Sto arrivando al ristorante , quella sera Joshua mi avrebbe portata al nostro locale preferito, il One Dine.

Ci dovevamo vedere nella hall, ma io come al solito sono in ritardo di 15 minuti, ma che dire...una donna deve farsi desiderare.

Appena mi affaccio lo vedo...lì, seduto che mi aspetta.

Si sta sfregando le mani guardandosi intorno, come a dire "Dove sei?".

Mi viene un sorriso spontaneo. Mi incammino verso di lui.

Indossa la camicia bianca che gli ho regalato per il suo compleanno abbinata a dei pantaloni neri della Levis.

Mi siedo davanti a lui con uno smagliante sorriso che ricambia subito, dicendomi "sei bellissima" facendomi leggermente arrossire.

Io non mi vedo bella, ma i suoi complimenti mi alzano sempre un po' l'autostima.

Indosso un abito nero aderente ed elegante con un ricamo argentato sul corpetto, fa parte della nostra nuova collezione.

Cominciamo a parlare del più e del meno... mentre vaghiamo nelle nostre parole arrivo a raccontare della giornata e di quello che era successo in azienda.

"Insomma questo è tutto" finisco emozionata impaziente di vedere la sua reazione.

"Ah, Tom, bene." dice con svogliatezza.

Mi aspettavo di più ma a quanto pare non è interessato come pensavo...

"Tutto qui?! Sinceramente pensavo la prendessi in modo diverso, sembra quasi che non ti importi niente" dico arrabbiata e delusa.

"Cosa devo dire? Sono felice per te, adesso sei contenta...senti io domani devo andare a lavoro presto quindi ci vediamo..."

Mi alzo arrabbiata e gli urlo facendomi sentire da tutti:
"Che cosa ti prende!!!"

"Nulla, che cosa vorresti dire?!"

"Ti conosco troppo bene quindi adesso dimmi che cosa succede, perché non sto facendo una figuraccia davanti a tutti solo per farmi dire 'NULLA', siediti e spiegami". Non smetto di urlare. Quando voglio fare una cosa la faccio, quindi non ho intenzione di smettere.

"Nulla!"

"Aridaje. Mi prendi in giro?"

"Sono felice per te, ma non riesco a dimostrartelo come dovrei perché in realtà non è quello che provo in questo momento."

Resto scioccata dalla sua reazione.

"Allora cosa è che provi in questo momento?! Pensavo sapessi quanto ci tengo a questa cosa, è il mio sogno da sempre e tu lo sai."

"So che dovrei sostenerti, ma ora non ci riesco. Non so spiegarti il motivo ma so che è così. Adesso devo andare."

Si alza e se ne va, senza neanche degnarsi di salutarmi.

***

Oggi è lunedì e finalmente arriveranno i nostri clienti anche se in realtà l'unica persona che vorrei vedere è Joshua, l'ultima volta che ci siamo visti non mi è piaciuto affatto come si è comportato.
Era uno dei pochi che credeva in me.

Sogni AppesiWhere stories live. Discover now