CAPITOLO 15

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AZZURRA

Il gran giorno è arrivato.
Alle 17:30 io ed Emily siamo pronte.
Questa mattina eravamo andate dalla nostra parrucchiera di fiducia che ci aveva preparate per la premiere delle 18:00 di questa sera.

Avevamo progettato e creato noi stesse gli abiti per la serata.
Io avevo deciso di indossare un abito semplice, come piace a me, bordeaux, corto fin sopra il ginocchio. Il corpetto con scollo a cuore coperto di pizzo e dietro chiuso con spessi nastri a incrocio dello stesso colore. La gonna leggermente gonfia grazie ad una serie di strati di tulle sovrapposti, abbinati al corpetto. Ai piedi un paio di Louboutin classiche nere abbinate alla pochette di Chanel.

Mi vesto, vado nel bagno comunicante alle camere e mi osservo allo specchio.
"Al diavolo Tom, non mi merita. Non ho bisogno di lui, e stasera glielo dimostrerò" dico ad alta voce convinta.

Dopo aver avuto l'attacco d'ansia mi sono detta che era inutile provarci. Non potevo soffrire per una persona che non mi merita.
Adesso ho intenzione di pensare a me stessa e al mio benessere personale. Ho già sofferto le mie pene, e sto continuando a soffrirle. È inutile aggiungerne altre per persone che mi fanno del male che invece dovrebbero rendermi felice, non facendomi pensare alle cose negative e ai problemi della vita.


Indosso le scarpe, prendo la Chanel e mi avvio in cucina dove trovo Emily già pronta: indossa un abito fin sopra il ginocchio, aderente nella gonna. Nel lato destro c'è un'applicazione a balze con la stessa stoffa del corpetto. Ha uno scollo a "V", ripreso al centro del petto e aperto di nuovo sulla pancia. La stoffa superiore ha una base verde scuro con decorazioni a perline rosse, celesti e oro, mentre la stoffa della gonna è di un rosso scuro, molto simile al mio, d'altronde dovevamo essere coordinate in qualche modo. Come scarpe indossa un decoltè verde in camoscio della stessa tonalità del corpetto e una pochette vintage Gucci rossa.

Dopo esserci complimentate a vicenda scendiamo giù, dove il taxi ci sta già aspettando.

È la prima volta che andiamo ad una premiere. Siamo state invitate solo a sfilate fino ad ora.

Nonostante Tom mi abbia dato buca, sono felice di andare. Con o senza di lui.

Circa 20 minuti dopo arriviamo al Lincoln Center dove si terrà la serata.

Attraversiamo il red carpet e i fotografi cominciano ad accecarci con i flash facendoci domande:
"Azzurra è vero quello che si dice su lei e il sig. Holland?"
"Emily, avete creato voi gli abiti?"
"Ragazze, come è essere ad una premiere?".

Mi piace rispondere alle domande delle persone, ma avere tutti quei flash negli occhi un po' meno.

"Azzurra Galligani e Emily Narducci" dico sorridendo.
La guardia scorre l'elenco "Mi dispiace, siete state cancellate dalla lista".

"Che cosa! Sai chi è stato vero?!" dico rivolta ad Emily cercando di non farmi sentire "Quando lo vedo lo strozzo, chi si crede di essere! Non solo mi rifiuta, mi cancella anche dalla lista!"

"Hey Azzurra calmati, torniamo a casa dai, evitiamo scenate, facciamo le persone mature" mi prende a braccetto e ci avviamo verso il marciapiede attraversando nuovamente i flash.

Appena Emily prende in mano il telefono per chiamare il taxi arriva un'auto nera che si ferma esattamente di fronte a me e quando la portiera si apre, mi ritrovo l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.

"Hey, come va?" dice con un sorriso forzato.
Imbarazzato?
BENE!
Aspetta solo che ti faccia sparire pure quello.


"Come vuoi che vada Tom! Ci hai fatto cancellare dalla lista cavolo! Questa me la lego al dito!" dico io arrabbiata dandogli le spalle.

"Io non ho cancellato proprio nessuno dalla lista".

"Il taxi sta per...Tom...se fossi in te scapperei" dice Emily ridendo.

"Cosa?"

"Azzurra sta per ucciderti, e sappi che non penserà alle telecamere, quando vuole fare una cosa la fa".

Questo non me lo sarei mai aspettato da lui. Il fatto di avermi rifiutata posso farmelo passare, anche se non è facile, ma addirittura farmi cancellare dalla lista degli invitati. Questo non lo accetto.

"Emily andiamo? Il taxi è arrivato e non voglio parlare con...lui" affermo guardandolo male.

"Si certo" dice lei venendo verso di me "Buona serata Tom, e buona fortuna".

"Già, buona fortuna. Attento a non avvicinarti troppo a qualche ragazza altrimenti le persone penseranno ad una relazione" dico aprendo lo sportello dell'auto.

"Riuscirai mai a perdonarmi?"

"Non c'è nulla da perdonare, tra noi c'è solo un rapporto professionale. O almeno questo è quello che pensi tu" a qual punto entro definitivamente in auto chiudendo la portiera, chiamando per l'ultima volta Emily.


EMILY

"È testarda, non ti perdonerà facilmente anche se sa benissimo che le manchi. Non dovrei dirtelo ma ha passato le giornate a piangere per il tuo rifiuto. Dopo che te ne sei andato ho fatto come mi avevi consigliato, sono andata a vedere come stava. Quando sono arrivata era accasciata a terra che piangeva e respirava a fatica. Ha avuto uno dei suoi forti attacchi d'ansia ma fortunatamente sono riuscita a calmarla" dico triste.

"Io...io non lo sapevo. Non pensavo ci potesse rimanere così male. Lei...lei ha avuto un attacco d'ansia, per colpa mia? Io non sapevo avesse...che ne soffrisse, non era mia intenzione farla soffrire così".

Mi basta guardarlo negli occhi per capire che è realmente dispiaciuto, solo che conoscendo Azzurra, questo non basta...


"Senti Tom, lei è una persona fantastica, da buoni consigli anche se dice troppe volte quello che pensa. In oltre conosce me e Rachel più di noi stesse, ci sostiene, capisce le persone e sa voler bene. Solo che certe volte le cose che le persone dicono le rimangono in testa. Magari io posso dirle una sciocchezza che dopo 5 minuti mi sono già scordata, ma a lei cresce un enorme pensiero che la tormenta a lungo. Io non so se lei ti ha mai raccontato cosa è successo con la sua famiglia, però non è stata una cosa bella e da allora non si fida molto e qualche volta ha questi attacchi che la fanno soffrire molto" dico io tutto d'un fiato "Se si è fidata così presto significa che ci tiene veramente" finisco.

"Che cosa devo fare per farle capire quanto ci tengo a lei?"

"Devi riconquistare la sua fiducia, ma non sarà facile".

"Hey, ti sbrighi Emily?! Rischio di uccidere qualcuno e sto soffocando in questa aria di negatività e disperazione. Ho bisogno di bere qualcosa" dice Azzurra aprendo il finestrino e richiudendolo subito dopo.

"Arrivo. Come ti dicevo prima, tutto quello che pensa" apro la portiera ed entro in macchina.

Sogni AppesiWhere stories live. Discover now