CAPITOLO 19

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RACHEL

Sono 10 minuti che nessuna delle tre parla.
Azzurra continua a bere il suo caramel macchiato, io mangio il mio muffin e Emily gira il tè senza berlo.

"Dobbiamo continuare così o avete intenzione di dire qualcosa?"

"Cosa dovremmo dire?" dice Emily.

"Qualsiasi cosa, vi prego" dico disperata.

Nessuna parla, finché Azzurra non prende coraggio
"Io sono profondamente offesa", tira nuovamente su con la cannuccia "Mi dispiace che ti sia successa una cosa del genere, ma non parlarne con noi, cavolo. Devi sempre contare sul nostro aiuto. È per quello che siamo tue amiche, per starti accanto in momenti come questi e programmare omicidi per persone come...lui" finisce.

Emily alza gli occhi al cielo in risposta ad Azzurra e guardandomi severa dice
"Lo sai cosa devi fare"

"NO! Non voglio altri problemi. Non insistete, ve l'ho già detto" dico cercando di non urlare.

"Se pensi che staremo qui a guardarti mentre non fai niente ti sbagli" continua.

"Ci parlerò io. Gli dirò che è finita e che non voglio più vederlo."

"Rachel, mi sono rotta le scatole. Non possiamo far finta di niente. Quell'essere schifoso dovrà passare sul mio cadavere prima di avvicinarsi a te o semplicemente rivolgerti la parola, a meno che non sia difronte ad un avvocato!" urla Azzurra ignorando le persone che la fissano. Poi esce dal bar.

"Forza. Andiamo a casa" mi dice Emily triste.

Non so quanto sia stata una buona idea dire loro cosa è successo, però ne avevo bisogno.

Quella sera vado a bussare alla porta della camera di Azzurra, dove era rinchiusa da due ore.

"Hey" dico entrando cercando di non fare rumore.

È seduta sul letto con il computer appoggiato sulle gambe distese.

"Scusa. So che mi vuoi proteggere ma ho paura, non voglio farne una questione di stato, non mi va. Voglio solo non pensarci più e andare avanti."

A quel punto, per la prima volta da quando sono entrata, alza lo sguardo su di me e sbuffa.

"Lo so. Solo che non accetto che le persone vi facciano del male. Ho questo continuo bisogno di proteggervi a qualunque costo. Non voglio che soffriate ancora. Già tra tutte abbiamo continuamente problemi, non voglio che accada di nuovo."

"E ne sono consapevole. Però...ecco...ogni tanto devi lasciare che le cose vadano avanti senza metterci sopra ulteriore peso. Capisco che quello che mi è successo è grave, ma voglio andare avanti mettendoci una pietra sopra."

Continuo a ripetere a tutti che sto bene e che ci voglio mettere una pietra sopra, che non voglio pensarci più, che voglio andare avanti, ma so che non ci riuscirò, vorrei, ma è impossibile.

"Ok, se è quello che vuoi lo farò" mi abbraccia "Ti voglio un mondo di bene, lo sai vero?"

"Lo so."

"Promettimi che non te lo dimenticherai mai e quando avrai bisogno di noi verrai a chiederci aiuto. Senza nessuna scusa."

"Te lo prometto."
Non so per quale motivo sono riuscita a non piangere. Forse perché in quel momento sentivo di dover essere forte. Per me e per loro. Forse per fingere di stare bene, di non aver veramente bisogno di aiuto.


EMILY

È iniziata proprio male questa giornata.
Azzurra è nervosissima, Rachel si è confidata e ne sono felice, ma ora siamo tutte preoccupate.

L'unica cosa buona?
Mi ha scritto Harry, dopo settimane in cui non si era fatto vivo, dopo quella notte.

Dopo aver visto il messaggio è ritornato a letto come se non fosse successo nulla e la mattina dopo si è limitato a scrivermi un biglietto in cucina, dicendomi che era andato via presto perché doveva lavorare in studio.

Gli ho creduto, ma non si è più fatto sentire e questo mi preoccupa. So che sono parole importanti e lui non doveva saperlo così, ma cavolo, qualcosa poteva dirmi a riguardo.
Ma questo mi fa pensare che lui non provi lo stesso, o almeno non ancora.
Non lo so, proprio non ne ho idea.

Se fosse una giornata normale avrei già raccontato e chiesto consigli ad Azzurra e Rachel, ma ora non mi sembra appropriato.

Haz:

Hey buongiorno, ti volevo chiedere se ti andasse di vederci domani per parlare un pò, che ne dici??

Io:

Si volentieri

Dopo nemmeno un minuto visualizza e risponde.

Benissimo, pranzo o cena? Casa o ristorante?

Io:
Pranzo no la mattina abbiamo un'intervista e casa mia è occupata da Azzurra e Tom...
facciamo ristorante?

Haz:

Nessun problema, ti vengo a prendere alle 19:30


E una è sistemata.

Finiamo di passare la giornata a casa.
Azzurra chiusa in camera sua a lavorare, Rachel sul divano a logorarsi l'anima cercando di lavorare e io che mi alternavo tra il computer e la cucina.
Insomma, uno schifo.

Sogni AppesiWhere stories live. Discover now