CAPITOLO 20

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AZZURRA

"Daii fai veloce, devo andare in bagno" dice Emily saltando.

"Ovvio, colpa di tutti i tuoi beveroni strani"

Prendo in mano il mazzo di chiavi, molto ansiosa, non vediamo l'ora di dire a Rachel come è andata bene l'intervista.
Sento da dietro il respiro affannoso di Emily e rido scuotendo la testa.

Entriamo in casa tutte emozionate, ma troppo, troppo silenzio c'era in quell'attico, di solito Rachel o si guarda le gare o ascolta la musica.
Il silenzio non è da lei.

Appoggio le chiavi, il mio adorato Caramel Macchiato di Starbucks che è sempre con me e mi levo il giubbotto.

Emily si allontana per andare nel bagno principale, subito dopo un urlo riecheggia nella casa.

Corro da lei trovandola in piedi sul ciglio della porta immobile a fissare il pavimento con la mano che le copre la bocca.

Non capendo abbasso lo sguardo e vedo un braccio steso a terra.

Mi avvicino e mi si spalancano gli occhi vedendo che sul pavimento del bagno è distesa Rachel, con in mano un foglio e nell'altra una fotografia.

Resto immobile a bocca aperta senza riuscire a realizzare, e poco dopo mi avvicino abbassandomi a terra allungando il braccio per toccarle il polso e con calma afferro la foto nella sua mano destra, mentre Emily si china sul pavimento silenziosa, non piange, la guarda con gli occhi spalancati.

Prendo la foto e vedo che è la prima che ci siamo fatte insieme, la foto con cui è iniziato tutto.

FLASHBACK-24 ottobre 2005

"Sto morendo congelata" dice Emily stringendosi nel cappotto mentre siamo sedute al nostro solito tavolo da Starbucks.

"In effetti fa abbastanza freddo" dico io afferrando tra le mani il mio Caramel Macchiato.
Siamo lì da circa dieci minuti che aspettiamo Rachel, la ragazza che abbiamo conosciuto ieri a scuola.

Poco dopo vediamo avvicinarsi a noi una ragazza che riconosciamo, Rachel, con un lungo cappotto che le arriva fino al ginocchio ed un maglione rosso a collo alto.

Si siede al nostro tavolo e ordina un tè.

Stiamo lì a parlare del più e del meno fino a quando, passati circa 40 minuti tra chiacchere e risate, Rachel ci fa una proposta:

"Allora ragazze, che ne dite se andiamo a fare un giro al Duomo? Adoro l'atmosfera che c'è in quel luogo, soprattutto in inverno".

"Direi che è un'ottima idea" concludo io.

***

Rachel aveva ragione, era stupenda l'atmosfera che si era creata in quel posto.

Siamo sedute su una panchina a parlare, e Emily spezza le chiacchiere tirando fuori il telefono.

"Io direi di segnare questo giorno come l'inizio di una nuova amicizia, che ne dite?", noi sorridiamo a quella fantastica proposta.

"Bene!!" esulta entusiasta battendo le mani "avvicinatevi e facciamoci una foto!!"

"Azzurra a te l'onore".

FINE FLASHBACK

Non riesco a credere a cosa sto vedendo e senza rendermene conto ci troviamo entrambe stese a terra, appoggiate al muro del bagno con le braccia attorno ad un cuore ormai spento, un cuore che era stato distrutto, frantumando anche una parte del nostro.

Da quel giorno sarebbe cambiato tutto.
Da quel giorno non ti avremmo più vista.

***

Il tempo passava.

Sogni AppesiWhere stories live. Discover now