CAPITOLO 17

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AZZURRA

Erano passate due settimane da quando io e Tom ci siamo messi insieme.
Il giorno dopo i Brits ci siamo rivisti e abbiamo ufficializzato la cosa. Sono la ragazza più felice del mondo.

Oggi abbiamo deciso di venire a fare un giro a Central Park prima che Tom vada a fare un'intervista.
Prendiamo un gelato e ci mettiamo ad una panchina a parlare un po'.
Ad un certo punto sento chiamare il mio nome, così mi giro e mi trovo una persona che non vedevo da tempo.

"Joshua" dico a fior di labbra incredula.

"Hey come va?" dice imbarazzato.

Resto a fissarlo senza spiccicare parola, quando poi fortunatamente Tom spezza il silenzio:
"Ok, allora io vado. Ciao" e mi bacia.

"Ciao, a stasera" lo saluto con un sorriso.

Silenzio.
Non so cosa dire. Non ci vediamo da tempo. Ho sofferto per il nostro litigio, ho pianto tanto e questo periodo di distanza non mi ha fatto bene. Con tutti i problemi che si sono verificati in questo periodo, però, non mi sono mai soffermata a pensare cosa sarebbe successo il giorno di un nostro eventuale incontro.
Non sapevo quando sarebbe successo e nemmeno volevo pensarci.
A quanto pare è il momento di farlo, perché adesso è qui, di fronte a me, e io non ho ancora detto una parola.


"Posso?" mi chiede indicando la panchina

"Certo".

"Mi sei mancata, lo sai?"

"Anche tu mi sei mancato".

Tra noi c'è imbarazzo, sicuramente dovuto al lungo periodo di assenza l'uno per l'altro.

"Allora tu e Tom, eh?" dice sorridendo.

Anche io rido "Già, da poco più di due settimane".

Di nuovo il silenzio.

"Mi dispiace per quello che è successo, ho esagerato, me ne sono reso conto in questo tempo.. ma voglio che tu sappia che io ci tengo a te. Sei la mia migliore amica, non abbiamo mai litigato in quattro anni, non voglio che i sentimenti che provo cambiano le cose tra di noi. Ero geloso, lo ammetto, ma non posso stare senza di te, mi manchi e questi mesi sono stati un vero schifo" dice tutto d'un fiato.

A quel punto riesco finalmente a sbloccarmi e a dire quello che penso.

"Mi dispiace di non provare le stesse cose, ma anche io ho bisogno di te", mi sorride.

Nonostante quello che aveva fatto sapevo di doverlo perdonare, perché lui è il mio migliore amico e senza di lui non potevo stare.

"Sai cosa penso?"

"Cosa?"

Lo guardo e gli sorrido.

"Non cominciare con i tuoi discorsi, conosco troppo bene quello sguardo" dice con una faccia seria trattenendo un sorriso.

"Daiii, so che ti piacciono. Comunque penso che se ci siamo incontrati è grazie al destino" dico convinta.

"Cosa intendi?" mi chiede lui guardandomi interrogativo.

"Sto dicendo, abbiamo sofferto entrambi, ci siamo mancati a vicenda e avevamo bisogno l'uno dell'altro. Se oggi ci siamo incontrati forse il destino ha voluto che succedesse, forse ci sta dicendo di fare pace, di lasciarci tutto alle spalle e di andare avanti".

"Non credo molto in queste cose, lo sai, però questa volta devo darti ragione".

Si gira e mi guarda, e eccolo, quel sorriso, cavolo.
So che è il mio migliore amico, ma qual sorride infonde felicità a tutte le persone che lo guardano.

"Ti è mancata questa faccia eh?!" dice ridendo.

"Ma smettila" dico tirandogli una gomitata, per poi continuare: "Ho così tante cose da raccontarti"

"Ah sì? Ad esempio?"

"Allora, prima di tutto Emily si è innamorata di Harry".

"Questo l'ho sempre saputo" dice ridendo.

"E in oltre, a breve uscirà la nostra nuova collezione".

"Davvero!? Sono così felice!" mi dice sincero "Tema?"

"Non posso dirlo, mi dispiace" faccio segno della bocca cucita.

"Uffa!" si lamenta "Perché non me li vuoi mai dire questi piccoli segreti? Sono il tuo migliore amico, devo avere le anteprime" dice fingendo un broncio.

"Perché fai sempre spoiler a tutti" dico con fare ovvio.

Gira gli occhi facendomi il verso.

"Comunque tu e Tom siete davvero carini insieme".

"Grazie, abbiamo avuto un po' di problemi, ma adesso stiamo bene".

"Ne sono felice, lo sai vero che dovrà subire il mio interrogatorio?" dice ridendo.

"Lo so tranquillo" dico io alzando gli occhi al cielo scuotendo la testa "Lo avviserò stasera".

E finalmente tutto sembrava essere tornato alla normalità, senza intoppi, senza nodi, come ho sempre sognato.

Sogni AppesiWhere stories live. Discover now