Primo capitolo.

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Blake POV

Il rumore incessabile dei pugni che sbattono contro la mia porta, mi obbligano ad aprire gli occhi.
Mi osservo intorno confuso. Non ricordo di essere arrivato in camera, non ricordo niente di ieri.
Accade sempre più spesso in questo periodo.
Sento un dolore acuto alle mani, d'istinto le sollevo e capisco che ancora una volta lui mi ha inghiottito. Stavolta, fin dove mi ha spinto?

Cerco inutilmente di ricordare qualcosa ma, come sempre, il mio cervello ha rimosso ogni secondo.
È sempre stata questa la mia tortura, dimenticare.

Non ci sono spiegazioni logiche o razionali quando succede, mi perdo e basta. La rabbia mi risucchia, offusca i miei occhi e mi lascia sfiancato senza più nessun ricordo. È come se il mio corpo non rispondesse più a me, come se qualcun altro s'impossessasse di me e cancellasse ogni attimo.
Ma non è solo la rabbia, infima e bastarda, ad oscurarmi la vista.
Il bambino non conosceva il veleno che oggi mi scorre nelle vene, eppure l'ultima sera che ha vissuto in me ha deciso di coprirmi gli occhi con le sue manine innocenti e mi ha impedito di vedere la verità.
Da quel momento se n'è andato lasciandomi solo.
Da quella sera sono cambiato.

<<Blake apri questa porta lo so che sei sveglio>> Nathan mi conosce, ormai sa come funziona il meccanismo abietto della mia mente quando la rabbia prende il sopravvento.
Ecco perché ho bisogno di lui sempre più spesso nelle ultime settimane.
Accendo una sigaretta mentre trascino il mio corpo svestito verso la porta. Giro la chiave e mi appoggio contro la scrivania per evitare il suo sguardo contrariato.
Inalo una boccata di nicotina per calmare i nervi tesi, odio quest'attesa.
<<Dimmi quello che è successo e basta.>> Dico troppo duramente, come se stessi parlando ad uno sconosciuto e non all'unica persona che mi è sempre stata accanto.
<<Non puoi continuare così, lo sai. Non puoi far finta di nulla, non te lo puoi più permettere Blake. Ogni volta...>>
Non lo lascio finire, esco dalla stanza e lascio che il sottofondo delle sue parole non entrino nella mia testa. L'aria è diventata irrespirabile qui dentro, mi sento come un animale chiuso in gabbia che sta per impazzire.
Non ho bisogno di nessuno per guarire, ci ho già provato e non è servito. Semplicemente non posso risollevarmi.
Ogni giorno questo buio rischia d'incenerirmi, basta sempre meno per perdere il controllo che sento già scivolare via dalle mani. E quando succederà non dovrà essere presente nessuno se non me stesso.

Mi chiudo in bagno lasciando i passi di Nathan dietro di me. Incrocio il vuoto dei miei occhi allo specchio, nessuna emozione sembra scalfirli.
Eppure niente di tutto ciò sembra compromettere il mio aspetto, il mio corpo è da sempre una punizione. Ho rubato la bellezza, l'ho sottratta per cucirmi addosso i sensi di colpa, questa è l'unica cosa che non potrò mai scordare.
Tutto sembra essere stato accuratamente disegnato su di me, dal taglio degli occhi alle labbra carnose, la stazza imponente e i muscoli allenati al punto giusto.
Ma la perfezione non esiste e io non riesco a vedere ciò che gli altri osservano.
Guardo il mio riflesso e provo solo ribrezzo, non c'è niente di bello nell'essere uno sbaglio.

Ho provato a lottare contro questa convinzione, ho tentato di sconfiggere le parole che si stavano marcando piano nella mia pelle rendendomi quello che sono oggi, ma poi mi sono reso conto di quanto fosse inutile contrastare la verità. Non mi sono più opposto e l'ho accettato, anche se questo ha cambiato per sempre quello che ero.
Io sono un errore e sono gli errori che hanno contraddistinto da sempre la mia esistenza.

Tra cui Alyssa.

Non l'ho più cercata e ho perso il conto dei giorno trascorsi dall'ultima volta che ho incrociato i vortici scuri dei suoi occhi.
L'ho ferita, e anche se non avrei mai voluto farle del male, durante la sua assenza ho capito quanto la nostra vicinanza stesse diventando qualcosa di pericoloso per me.
Così ho fatto quello che sapevo non avesse mai saputo perdonare.
Ho fatto l'unica cosa che conoscevo.
Mi sono comportato da bastardo che sono, ho tradito la sua fiducia per allontanarla da me e dall'oscurità che mi circonda, ero consapevole che l'avrei persa. L'ho fatto per me e anche se sbagliato non me ne pento.
Ho avuto quasi ogni giorno la tentazione di vederla e di sapere come stesse ma avrei dovuto raccontarle inevitabilmente del perché ho fatto quel che ho fatto, e lei non deve saperlo.
Preferisco mi ricordi come lo stronzo che l'ha tradita infrangendo i suoi sentimenti, piuttosto che conosca davvero il mostro che sto diventando.

Alyssa mi ha sempre ricordato il bambino che ero, lottava per sé stesso e non ascoltava le parole degli altri. Lui non si arrendeva, era tenace proprio come lo è lei.
Credeva di poter cambiare il mondo e di dimostrare che gli inizi non segnano per forza la propria strada. Fino a quando si è ritrovato a doversi nascondere dal presente per scappare dai mostri.
Così ha deciso di non vedere più nulla e di andare via, il mondo non aveva posto per la sua innocenza.
Anche la bimba ha conosciuto quello che non avrebbe mai dovuto affrontare. Non avrebbe dovuto vedere come gli uomini giocano tra di loro per soddisfare i propri istinti e fino a dove si spingono per inseguire le proprie emozioni. Per questo ha perso sua madre ed è stata costretta ad allontanarsi da suo fratello.
Ma lei è forte, molto più di me. Alyssa è la donna più coraggiosa che abbia mai conosciuto.

Devo distrarre i pensieri che potrebbero farmi commettere qualche cazzata, così mi infilo sotto il getto dell'acqua bollente.
Cerco di ricordare qualcosa di ieri, perché ho perso il controllo e non conoscerne il motivo mi fa sentire impotente. La rabbia si prende gioco di me, è spossante lottare continuamente per cercare di rimanere in un equilibrio destinato a fallire.
L'odio vive dentro me, si ciba di me. Lo sento animarsi come un demone che scalcia per venire fuori in ogni momento, e quando mi sottomette non riesco più a vedere niente.
Non sono mai riuscito a trovare una via di fuga nei momenti in cui solo il buio mi attraversa, ho bisogno di far sfogare la bestia per impedirgli di tenermi in pugno altrimenti mi incatenerebbe alla paura di fare male a qualcuno che non lo merita.
Ecco perché ho iniziato a lottare.

Convivo con la consapevolezza di essere cresciuto conoscendo solo il disprezzo, disincantato dall'amore e dalle favole. Piano l'odio si è insediato nei meandri più profondi della mia anima e così la rabbia è diventata il mio rifugio. Ma gli incontri non bastano più a tenerla a bada, è sufficiente una frase per farmi crollare e questo accade sempre più spesso.
Così mi ritrovo a dover fare i conti con l'impossibilità di avere una vita normale, ogni minuto sembra condurmi all'inevitabile fallimento di me stesso.
Tutto per colpa di una sera.

Esco dalla doccia con un unico obbiettivo: devo parlare con John.
Le cose sono cambiate tra noi nell'ultimo periodo, precisamente da quando la sua ragazza ha deciso che fosse giusto tenermi allo scuro di una decisione che non riguardasse lei. Per la prima volta lui e gli altri hanno visto quanto profondamente marcio sia il mio mondo, sono impazzito quella mattina ma ne ricordo ogni secondo.
Soprattutto gli sguardi, avevano paura di me. Proprio come il bambino, tremavano alla mia vista.
Volevo solo conoscere la verità, avrei rispettato la decisione di Alyssa, ma nessuno di loro lo credeva. Tutti in quel momento pensavano a sedare la rabbia, nessuno però si è fidato di me. Mi hanno guardato come un estraneo, come se fossero riusciti a scorgere la verità di ciò che sono e in quel momento ho realizzato quanto l'oblio mi stesse sopraffanno.
Così ho deciso che non avrebbero dovuto starmi più vicino, nessuno.

Tantomeno Alyssa.

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Ciao ragazze ♡
Sono felice ed emozionata di iniziare a pubblicare nuovamente. Spero quindi che il sequel non vi deluda, e sarà all'altezza delle vostre aspettative. 

Finalmente iniziamo a conoscere Blake, ed è ancora un grande enigma che imparerete a decifrare nei prossimi capitoli.
Per adesso, che ne pensate?

Fatemi sapere nei commenti, e se vi va lasciate una stellina. Aspetto i vostri pareri, come sempre. ♡

 Al prossimo aggiornamento. ♡

(Ri)trovarsi 2, quando da soli non bastiamo.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora