Capitolo 32.

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Alyssa POV

<<Sei sicura di non voler ritornare al dormitorio per questi giorni?>> Becka mi sta riaccompagnando verso casa a piedi mentre addenta l'ultimo morso di una barretta proteica. Io, contro ogni sano consiglio alimentare invece, ho optato per una fetta di pizza margherita per saziare la fame del primo pomeriggio.

<<Avere un appartamento tutto per sé ha i suoi vantaggi lo capisco, ma io avrei paura a restarmene da sola specialmente di sera.>> Aggiunge accartocciando l'involucro di plastica del suo spuntino per gettarlo all'interno della sua borsa.

<<Anch'io lo pensavo ma non è poi così male. Il quartiere è tranquillo e non penso che un ladro con un minimo di ingegno voglia perdere tempo a scassinare una casa dove, per certo, non troverà niente.>> Sorrido ignorando la sensazione che da stamattina mi serra lo stomaco in una morsa stretta. Le parole di Matthew si sono convertite in una strana tensione che non sono in grado di placare, non riesco a credergli ma non posso neanche ignorare le rivelazioni che mi ha confidato.

<<Ti consiglio comunque di dormire con un coltello sotto al cuscino, non si sa mai quali criminali girano per strada.>> Asserisce seria, rallentando i suoi passi per leggere un volantino appeso su un palo. L'ho già superata e da questa posizione mi è difficile vedere cosa ha rapito con così tanto interesse il suo sguardo.

<<C'è una festa con karaoke stasera al Blue Devil e a mezzanotte verrà un deejay, ti va di andare?>> Mi domanda staccando il pezzo di carta per allungarlo verso me.

"Anticipando il weekend" è questa la scritta che compare al centro del foglio che non mi suscita nessun tipo di interesse. Improvvisamente sono catapultata in direzione di Becka che ha ripreso a camminare, chiedendomi se lei sa qualcosa del rapporto tra Blake e Matthew. Perché forse è l'unica parte che può chiarirmi qualcosa senza essere influenzata da interessi personali, nessuno potrebbe essere più imparziale.

<<Meglio evitare ancora per un po' le feste>> aggiusto lo zaino sulle mi spalle in un movimento concitato, prima di riprendere. <<Ma già che siamo in argomento, stamattina ho visto il proprietario e sembrava proprio conoscermi. Non pensavo che Blake avesse un fratello...>> Lascio la frase in sospeso ma i suoi occhi sembrano cogliere subito il senso di quello che le sto chiedendo. Si immobilizza sul posto e da come mi sta guardando, capisco che è al corrente di molte più cose di me.

<<Sì, sono fratelli se così si può dire. Quando le cose vanno bene si evitano, ma la maggior parte delle volte proprio non si tollerano ed è meglio non essere di mezzo in quei momenti lì.>> Ammette fissando un punto davanti a sé, per non incrociare il mio sguardo inquisitorio.
Sembra sia sul punto di dirmi qualcosa in più ma allo stesso tempo si impegna per non far trapelare altre informazioni.

<<Perché sono in questi rapporti?>> So già che non otterrò più niente da lei, ecco perché non mi stupisco quando la vedo alzare le spalle in chiaro segno di disagio.

<<Non lo so>> si limita a rispondere mentre imbocchiamo la via di casa.

Eccola di nuovo, la sensazione che mi sta nascondendo qualcosa di importante.

<<Ma se lo sapessi, me lo diresti?>> Tento di capire ma i suoi gesti non me lo permettono. Accelera il passo e mi lascia intravedere solo le sue spalle, da qui dove non mi permette di accedere a nessun tipo di emozioni dipinte sul suo volto.

<<Devi parlarne con Blake, per favore cerca di comprendermi.>> Ormai davanti al mio giardino si volta a guardarmi, i suoi occhi sono arrossati e avvolti da un velo di incertezza che mi fa credere stia per scoppiare a piangere da un momento all'altro.

(Ri)trovarsi 2, quando da soli non bastiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora