27 Il caos

60 25 1
                                    

Come se tutto finisse, in un mare di lacrime,

tra urla della gente e il terrore della morte.

È caos completo tutto intorno a me. Sono ancora a terra con la faccia contro la borsa. Tremo come una foglia. Ci diciamo sempre che saremo degli eroi se si presentasse l'occasione, ma alla fine... La realtà non è affatto come l'immaginazione. Non credo di essere stata colpita, a meno che l'adrenalina non stia sopprimendo il dolore. Non ci sono più spari, solo singhiozzi di persone spaventate quanto me. Alzo un po lo sguardo per vedere se il cecchino è ancora in giro, ma non lo vedo. Mi alzo lentamente e mi siedo per guardarmi meglio intorno. Davanti a me Linda fa lo stesso, prima di passarsi le mani sul corpo, come per il riflesso. È spettinata, i suoi vestiti sono stropicciati e il trucco le è colato dagli occhi.

«Stai bene Linda?»

«Sì, sì... Penso che... Ethan?»

«Anch'io sto bene e non credo di essere ferito.» Evans, a sua volta, si alza e ci lancia uno sguardo confuso, quasi incredulo.

«Grazie a Dio... Sembra che tutti siano illesi.»

«Frank...» avevo dimenticato la presenza della guardia del corpo, seguo l'indice di Ethan che indica a sinistra. Frank è sdraiato in una pozza di sangue. Mi porto una mano alla bocca per trattenere un urlo di paura. Pietrificata, come se i miei piedi non riuscissero a staccarsi da terra virgola non mi muovo. Evans è il primo ad andare verso Frank. Guardo il mio collega sbarazzarsi della giacca e usarla per comprimere la ferita per cercare di fermare l'emorragia. Ethan, accanto a me, tira fuori il suo telefono per avvertire i soccorsi, anche se altre persone lo avranno già fatto.

"C'è stata una sparatoria. C'è un uomo ferito. Alla sede di The Date. inviare immediatamente aiuto. Prego." Lascia andare il suo telefono, poi mi fissa con uno sguardo dove la realtà non ha ancora preso il suo posto. Linda non lascia andare la mano di Ethan, e le sue dita sono diventate bianche.

«Io... Proprio non capisco...» Arrivano finalmente i soccorsi ed Evans si allontana da Frank per tornare da noi.

«Se la caverà?»

«Non lo so proprio Madison... La ferita è grave...» Mio Dio... Se Frank muore, questa notizia devasterà Logan... Ambar, poi Frank...

«Sembrava che... Sembrava che mirasse a noi. Il cecchino, voglio dire... È venuto direttamente verso di noi, poi ha aperto il fuoco...» il volto di Linda e bianco di paura.

«Non so se...»

«Te lo assicuro Madison. ho visto lo sguardo sul suo volto. Veniva verso di noi e non mirava a nessun altro.»

«Linda... sei ancora sotto shock...» Scuote la testa, determinata.

«So cosa ho visto Ethan.»

«Madison... Stai bene?» Inizio a sentire il contraccolpo. La mia coscienza sta scivolando via a poco a poco, e non posso fare nulla per trattenerla. Tutto sta diventando nero intorno a me.

Sto lentamente riprendendo conoscenza. Per un po', non so dove mi trovo. I miei occhi si stanno abituando alla poca luce che proviene da una lampadina sul soffitto. Guardo in basso. Mi rendo conto di essere in un letto. Giro la testa ancora turbata, e vedo una sagoma seduta accanto a me. Sbatto le palpebre, pensando di essere nel bel mezzo di un sogno.

«Logan?» Il suono del suo nome lo fa uscire immediatamente dal suo sonno leggero. Logan si raddrizza di colpo, mi lancia un breve sguardo e poi mi getta le braccia attorno per stringersi a me.

«Madison... Sono così sollevato che tu sia viva. Quando Ethan mi ha avvertito, ho pensato davvero che sarei morto sul posto.»

«Ma cosa... Ma come sei uscito? Pensavo che con il tuo braccialetto...»

The DateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora