50 Omicidi e Matrimoni

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Mi sveglio con il sorriso sulle labbra. Quando ieri sera Logan mi ha rivelato le sue intenzioni sul nostro futuro, sono saltata dalla gioia. Lui mi ha sollevato tra le braccia, mi ha fatto girare in aria e mi ha coperto di baci. E le prime parole che ha detto sono state: "Sarà il frutto del nostro amore, e non vedo l'ora di averlo tra noi." si fa prendere da una vena poetica, a volte. Come testimoni per il matrimonio, abbiamo per noi la suite d'onore della villa dei Devinson. Il che significa che abbiamo un maggiordomo a nostra disposizione. Per una volta, Logan non p ancora sveglio, così gli farò una sorpresa. Mi alzo in punta dei piedi e mi etto le pantofole e l'accappatoio. Vado fino alla prossima anticamera dove c'è il maggiordomo. Ci scambiamo qualche parola. Lui mi guarda con uno sguardo stupito, ma accetta di fare come chiedo. Mentre percorro i corridoi della villa ancora addormentata, mi trovo faccia a faccia con... Ethan! È appena uscito di nascosto da una stanza, vestito a malapena con solo una camicia e la biancheria intima. Gli do uno sguardo curioso: scarpe in una mano, pantaloni sulla spalla, capelli in disordine: sembra che abbia passato una notte di divertimenti.

<<Ethan? Cosa fai vestito così?>> La risposta è ovvia, ma voglio i dettagli...

<<Ah, Madison, sei tu... Uh... Diciamo solo che ho festeggiato un po' troppo ieri sera.>>

<<Non c'è niente di sbagliato in questo. Ma questa non è la tua stanza, vero? Non è per caso quella di...>> Ethan cade nella mia trappola e finisce la frase per me.

<<Cristine Devinson, sì! La cugina di Nic. Senti, mi faresti un enorme favore le so tenessi per te, Madison, okay?>>

<<Le mie labbra sono totalmente sigillate, Ethan. Non preoccuparti!>>

<<Grazie Madison.>> E prima che qualcun altro lo veda, Ethan entra nella sua stanza.

Poco dopo, alcuni colpi ripetuti alla porta della camera da letto fanno uscire Logan dal suo sonno. Si accorge della mia assenza e si alza per aprire.

<<Madison, sei tu?>> Nessuna risposta. Si mette l'accappatoio e, ancora addormentato, si avvicina alla porta.

<<Cosa succede?>> Gli risponde una voce femminile.

<<La sua colazione, Signore!>>

<<Colazione? Ma non ho chiesto niente... Mi ha svegliato, Signorina.>>

<<Oh, mi perdoni, mi dispiace tanto! Lascio il vassoio all'ingresso se preferisce.>>

<<No, va bene, entri pure.>> Lentamente apre la porta e rimane sbalordito da ciò che scopre. Mi astengo dallo scoppiare a ridere al suo sguardo sconcertato.

<<Eri tu, Madison?>> Vestita con la tradizionale uniforme dei domestici, sorrido dietro al carrello della colazione.

<<Stamattina faccio io il servizio, Signor Date!>> Logan sorride e gioca con me.

<<Ma entri, Signorina, entri pure. Può mettere il vassoio sul bordo del letto, io farò colazione sotto il piumone. Entro nella stanza con un approccio sensuale. Mi piego provocatoriamente per posizionare il vassoio sul letto, sollevando deliberatamente un angolo della gonna.

<<Come posso fare ammenda per averla svegliata, Signor Date?>>

<<Potrebbe restare a fare colazione con me, Signorina. Si sieda qua.>> Detto questo, tocca il cuscino accanto a lui. Mi metto sul letto nell'angolo opposto e striscio a quattro zampe sul materasso.

<<Credo di aver dormito in una brutta posizione la scorsa notte. Un piccolo massaggio mi farebbe bene. Signorina.>> Senza aspettare la mia risposta, Logan si toglie la vestaglia. Ammiro la sua schiena nuda, il profilo dei suoi muscoli ben delineati. Decido di continuare il mio gioco.

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