Capitolo 26

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A volte ti convinci che la tua realtà sia solo un illusione per evitare di soffrire troppo.

21 gennaio 2021

Narciso

C'è chi appartiene all'oscurità e non può fare a meno di tornarci. Io ne sono una parte.
Fermo il motoscafo a pochi centimetri dalla barca dove si trovano Seth. Mio fratello mi osserva dall'alto al basso con una nota di rabbia. Mi odia perché non ho mai fatto nulla del genere per lui, mentre non sa che cosa ho fatto realmente per tenerlo al sicuro. Con uno slancio salgo sull'imbarcazione, Daphne è avvolta in una coperta e sta dormendo sui sedili fuori. Con un'aria corrucciata, mi domando cosa stia sognando. Incedo silenziosamente nella sua direzione, con passo lento e studiato.
Lei una bambina dall'anima candida sporcata dal rosso delle vite di persone che non c'entrano nulla con lei, ma è finita nel sistema e ora non può uscirne.
C'è una parte malata di me che non può farne a meno e vuole vederla soffrire e consumarsi per me.
Vuole vedere la sua anima inginocchiata supplichevole, desiderosa del mio tocco. Le afferro il viso stringendo le guance e facendo sporgere le labbra in avanti. Sbatte lentamente le palpebre e poi li apre ammaliando la mia anima dannata che volge lo sguardo verso l'alto dove si trova lei e allunga una mano nel tentativo di afferrare la sua ma è troppo lontana e finisce per fissarla con aria di distacco.
Siamo troppo diversi io e te bambina ma io non posso fare a meno di usarti. Vorrei che fosse più facile, ma non lo è e non posso fermarmi.
Sono stanco, stanco di stare nella mia stessa pelle , ma devo continuare a vivere l'alibi che mi sono costruito per il mio futuro. Vorrei parlargliene, ma non posso farlo.
Restiamo in silenzio a fissarci per un tempo che sembra infinito.
La barca si riavvia, devo semplicemente riportarla da Gea e poi risolverà lei il problema. Ma c'è una parte di me che vuole tenersela stretta e portarla via. Se lo facessi? I patti nessuno lo rispetta allora perché compromettere il mio piacere per qualcosa che è meramente probabile.
<<Vorrei che fosse più facile...>> sussurro ripercorrendo con il pollice il labbro superiore mentre fisso i suoi occhi simili ad un paio di sogni chiusi in una sfera luminosa.
<<Quando qualcosa è belle è sempre difficile.>>
Rifletto qualche secondo su ciò che mi dice, mostro un sorriso smorzato, mi avvicino ripidamente a lei e poso la mia fronte contro la sua inghiottendo ogni respiro che esce dalle sue labbra.
È l'unica persona che mi fa sentire qualcosa. Non è necessario che lo sappia.
Mi afferra la mano e la sposta lateralmente sulla sua guancia. Lei è qualcosa al di fuori della mia portata, ho bisogno di questo e delle sensazioni pericolose che mi scaturisce. Si sporge in avanti per darmi un bacio ma le poso una mano sulle labbra. Mi fissa interrogativa e alla fine posa un bacio all'interno delle mia mano ed io a mia volta con un sorriso divertito poso un bacio sul dorso della mia mano.
<<Ma che siete due bambini?>> borbotta Seth.
Fingo di non sentirlo e mi allontano dalla ninfa incantatrice.
Lei è la mia incantatrice, al contempo penso che possa farmi soffrire, non mi posso lasciar ammaliare troppo dal suo aspetto.
<<Se mi lasciassi andare, non avresti il tempo di respirare. Ma ti concedo ancora qualche altro soffio...>>
Il suo sguardo diventa sempre più profondo, celando qualcosa di più intenso che la mera paura, c'è desiderio, lei mi vuole almeno la metà di quanto la desidero io. Desidera essere posseduta e sbattuta per bene anche qui e ora. Lo farei se fossimo soli, le strallerei di dosso il suo vestito, le sposterei le mutandine di lato e mi lascerei andare in lei o su di lei, in qualsiasi modo.
Le scosto la mano dalle labbra e le osservo timide e sporgenti, sono piccole ma carnose ed io ci immagino i più sporchi e folli scenari lì fra quelle labbra, nella sua bocca. Immagino di lasciarmi andare tra i suoi ansiti e le sue richieste sporche di velocizzare il movimento, immagino gli occhi lucidi perché non è pronta ancora ad accogliere tutta la mia lunghezza. La immagino mentre mi supplica di rallentare ed io velocizzo e la parte più folle di questa fiaba oscura, è che io provo piacere nella sua sofferenza. Ed é per questo che mi fermo prima, ad un soffio da poter avere ciò che più ardentemente desidero.
<<Cosa vuoi?>> domanda con aria quasi stanca.
<<Reclamo ogni briciolo del lato più oscuro e perverso che nascondi, ninfetta.>>
So che dietro quell'aria innocente nasconde oscuri desideri.
Ogni volta che sono in sono in sua presenza mi sento destabilizzato. È perdere il senso dell'orientamento ed essere privi di bussola, non sapere dove andare con l'unica certezza di doverlo fare. Mi crea delle folli emozioni costanti che non riesco a gestire.
Sarei potuto essere per lei solo un sogno scritto su un foglio stropicciato e nascosto sotto il cuscino. 
Avrei voluto essere il suo segreto, un bacio nascosto sotto un portico al buio per evitare gli sguardi degli altri, una notte di sesso estremo in un appartamento anonimo che sa solo di noi.
Avrei voluto essere un attimo eterno di sballo che si sarebbe dovuto perpetrare eternamente nella sua mente.
Ma io sono solo il momento, noi possiamo vivere solo di momento è per noi non ci potrebbe mai essere un futuro da programmare o persino pensare.
Mi distasino abbastanza per mettere un freno all'ardente desiderio che domina con sempre più fervore il mio animo. E se la prendessi qui e non mi curassi della presenza di mio fratello.
Man mano ci allontaniamo dal porto l'acqua si solleva creando delle onde bianche simili a nuvole.
<<Dove andiamo?>> domanda Seth mentre incedo nella sua direzione con passo lento e studiato, il rumore del motore copre i miei passi, non può sentire dove sono, ne tantomeno la mia vicinanza.
<<Dove vado, perché tu ora devi sparire dei radar, lontano da qui. Non devi lasciare tracce. Se trovano te, troneranno Deviant e Sole. Dovete svanire dal palcoscenico per un po', abbastanza da far pensare che voi non esistiate più. Ora ti accompagno in aeroporto e prenderai quell'aereo con loro!>> ordino senza transigere alternative. Lui assume un espressione corrucciata che mi fa tornare indietro nel tempo a quando era un bambino, ed io lo osservavo per ore mentre correva per i prati con nostra sorella sorvegliando che non arrivassero le forze armate di opposizione sui loro Suv, pronti ad eliminare qualsiasi cosa si sarebbero trovati davanti.
<<Lasciala andare e vieni via con noi. Ormai per lei non c'è più alcuna possibilità!>> ribatte con aria greve.
<<L'ho salvata da quella macchina, la salverò anche questa volta...>>

Il LeviatanoWhere stories live. Discover now