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Porto una mano sulla mia bocca.

14 luglio

Connor e Blair--

So che questa è una sorpresa per entrambi. Lo è anche per me. Non ho mai pensato che avrei avuto abbastanza fegato per farlo, ma eccovi qua, a leggere questo, quindi penso che alla fine ce l'abbia avuto.

Connor, voglio che tu sappia che ti amo in ogni caso. Abbiamo passato così tanto insieme nelle nostre vite, e tu non solo sei il mio amore, ma anche il mio migliore amico. So che abbiamo fatto errori e non ci rimuginerò sopra; ma ti perdono per tutti gli errori che hai fatto. Ti amo.

Blair, mia dolce figlia. So che crescerai senza una madre, e questo mi addolora, ma sei forte abbastanza per vivere senza di me, e io sono sempre qui per te, nel tuo cuore. Hai Harry a tenerti con i piedi per terra, non darlo mai per scontato. Cara, tu hai grandi sogni e voglio che tu li insegua, a qualunque costo. Ti amo incondizionatamente e sarò sempre al tuo fianco. Mi dispiace che questa sia la fine.

Voi due avete reso la mia vita vivace e bella, e non lo dimenticherò mai. Siete le luci che mi hanno tenuto al mondo più a lungo di quello che avevo programmato, e vi amo a non finire.

Con amore,

Madeleine

Tengo la nota sul mio petto, singhiozzando completamente. Ansimo per aria ma sembra che niente occupi i miei polmoni. Tutti questi anni in cui credevo che ci avesse lasciati senza una traccia, quando in realtà aveva lasciato questo.

La porta della mia camera si apre e i miei occhi si bloccano in quelli verdi di Harry. Non parlo, gli porgo soltanto la nota.

Harry la prende cautamente, sedendosi sul letto di fianco a me. Osservo come le sue sopracciglia formino un solco e la sua mascella si serri. Sembra che la legga più di una volta, i suoi occhi scorrono sempre più velocemente. Apre la bocca per formare delle parole, guardando verso di me. Deglutisce e scuote la testa, non riuscendo a parlare.

"Lei... l'ha perdonato," dico, la mia voce a malapena un sussurro. "Dopo tutto quello che aveva fatto... l'ha perdonato."

Harry scuote solamente la sua testa. "Come facevamo a non sapere di questa?"

"Mio padre non voleva che lo sapessimo... eravamo troppo giovani." Anche se mio padre è stato un coglione in tutti questi anni, ha fatto bene a non mostrarci la nota. Non avrei saputo accettarla se l'avessi letta all'età di sette anni. Diavolo, la accetto a malapena a diciannove.

Stiamo seduti in silenzio per alcuni istanti, leggendo e rileggendo la nota.

Mi mordicchio il labbro mentre mi alzo finalmente e schizzo acqua sul mio viso, cercando di lavare le lacrime secche dalla mia faccia. Respiro uniformemente, spingendo indietro i miei capelli dal viso.

"Perché sei venuto?" Chiedo a Harry, che è ancora accovacciato sul mio letto.

"Mi sentivo male per aver agganciato... sapevo che qualcosa non andava." Abbassa lo sguardo.

"E Louis ti ha lasciato entrare?"

"Già."

"Senza litigi?"

"Lui.. sapeva che ti serviva qualcuno per calmarti... aveva paura, Blair. Aveva davvero molta paura."

"Perché avrebbe dovuto essere impaurito? Louis, tra tutti?" Sbuffo.

"Nessuno ti ha mai visto comportarti in questo modo, Blair. Nessuno tranne me."

Mi lego i capelli in una crocchia, ciocche di capelli cadono sul mio viso. Prendo altri respiri profondi e riempio il bicchiere con l'acqua, bevendolo lentamente. Il liquido fresco bagna il mio sistema e mi calma.

"Cosa ti ha detto mio padre? In macchina?" Chiedo a Harry la domanda che mi sta turbando da quando l'ho chiamato prima.

Distoglie lo sguardo.

"Dimmelo, Harry," dico tra denti serrati, girandomi e rientrando in camera. Harry appoggia le sue mani sulle ginocchia, guardando il pavimento.

"Mi ha detto che non dovrei sprecare il mio tempo con te a meno che io sappia per certo che vado bene per te... e non so sia così." La sua voce si è attenuata, a malapena superiore a un sussurro.

"Harry," dico. Evita il mio sguardo.

"Pensaci, Blair. Ti faccio piangere più di tutti gli altri, mi ubriaco tutto il tempo, ho amici che ti trattano come una merda... non vado bene per te."

"Non mi importa di tutto questo," dico risolutamente.

"Non importa se ti interessa o no, è l'effetto a lungo termine." Penso immediatamente ai miei genitori. L'effetto a lungo termine.

"D'accordo," dico. Mi giro e guardo nello specchio posizionato al di sopra del cassettone. Vedo Harry sul letto dietro di me, gli occhi spalancati.

Porta un'espressione scioccata sul viso, non aspettandosi evidentemente che fossi d'accordo con lui. Deglutisce, il suo pomo d'Adamo si muove.

"Se davvero pensi questo e ti renderà felice andartene, allora fallo." Incrocio le braccia sul petto, girandomi di nuovo per fronteggiarlo.

"Blair--"

"Penso che ora dovresti andare."

"Blair."

"Harry," replico.

Ci fissiamo entrambi per alcuni momenti. Gli occhi di Harry sono intensi, e cercano i miei. Rendo duro il mio sguardo. Finalmente si alza e cammina fuori, chiudendo la porta tranquillamente dietro di lui.

Cado sul mio letto, un fresco gruppo di lacrime esplode nei miei occhi.

Lights (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora