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Harry sorride per tutta la strada di ritorno a casa sua.

Chiamo mio padre quando Harry va a farsi una doccia.

Scatta la segreteria telefonica.

"Ciao, papà," dico dopo il bip. "So che mi probabilmente mi aspetti a casa stasera, ma trascorro la notte da Harry. Non dorme molto bene ultimamente quindi ho pensato che se fossi restata avrebbe potuto riposarsi bene... sarò a casa in mattinata. Ciao."

So che mio padre non sarà molto felice con me, ma rischierò. Mi cambio nel pigiama che Harry ha lasciato per me e mi lego i capelli. Accendo la TV e cambio canale, aspettando Harry.

Harry emerge finalmente dal bagno. Indossa una maglietta bianca e dei pantaloni di tuta. Mi rivolge un piccolo sorriso mentre lancia i suoi vestiti sporchi sul pavimento. Gli lancio un'occhiataccia.

"Cosa?" Chiede.

"Piega i tuoi vestiti," comando.

Sbuffa. "No."

Incrocio le braccia sul petto. "Piegali."

Alza gli occhi al cielo. "D'accordo." Si piega per terra e solleva i vestiti. Lo osservo mentre piega con trascuratezza la maglietta e i jeans, spingendoli nella cassettiera. "Contenta?" Chiede.

"No!" Dico, uscendo dal letto. Appoggio le mani sui fianchi. "Sai come piegare dei vestiti?"

Scrolla le spalle. Sbuffo e ripiego i vestiti perfettamente, guadagnandomi un'alzata di occhi da Harry. Sorrido e scivolo di nuovo nel letto, tirando la coperta sotto le mie braccia.

"Sei pazza, lo sai?" Dice Harry, mettendosi di fianco a me. Scrollo le spalle e mi faccio più vicina a lui. Mi tira tra le sue braccia e fa scorrere una mano tra i miei capelli.

Lo guardo negli occhi e vedo quanto sia davvero stanco, per non aver dormito tutte queste notti. Appoggio una mano sulla sua guancia, accarezzandola leggermente.

"Dormi, Harry," sussurro.

Sospira e si gira sulla schiena. "Ti amo," dice.

Sorrido e gli bacio la guancia prima di voltarmi chiudendo gli occhi ed essere trasportata dal mio stesso sonno.

Ore dopo sono svegliata dal suono di una pagina che gira. Sbatto le palpebre e guardo Harry seduto nel letto, la sua faccia intensa mentre sfoglia Catching Fire. Guardo il suo orologio a lato del letto per vedere che è quasi l'una di notte.

"Harry," dico, sedendomi. Chiude il libro e mi guarda stancamente.

"Non so quale sia il problema," dice. "Sei qui." I suoi occhi sembrano esausti.

"Da quanto tempo sei sveglio?" Gli chiedo.

"Non mi sono mai addormentato." Distoglie lo sguardo.

"Cosa? Perché non mi hai svegliata?"

"Pensavo che almeno uno di noi dovesse dormire."

"È... è questo che fai ogni notte?"

"A volte non leggo."

"Harry." Mi allungo e faccio scorrere una mano tra i suoi ricci. Mi guarda.

"Sono insonne," dice, scrollando le spalle.

Lo tiro nelle mie braccia, baciando la sua fronte leggermente. "Forse è perché non mi stavi stringendo stanotte," mormoro.

Si raddrizza. "Ecco!" Sorride un po'. "Devo stringerti."

Non posso fare a meno di sorridere con lui mentre spegne frettolosamente la luce, sdraiandosi mentre mi tira vicino. Chiude gli occhi e presto il suo respiro si pareggia. Chiudo i miei occhi e mi addormento all'istante con lui, respirando il suo profumo, sperando che dormi bene in mattinata per compensare tutte le volte che non ha dormito per niente.

Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now