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Salto praticamente nell'auto di Harry e presto siamo seduti ad uno dei tavoli di IHOP, i menù spalancati davanti a noi.

"Dio, non so cosa prendere," dico, leggendo attentamente il menù. "Pancake o waffles? Bacon o salsicce? Uova strapazzate o all'occhio di bue?"

Harry mi fissa. "Quando è stata l'ultima volta che sei stata da IHOP?"

"Tipo, tre anni fa. Dammi una pausa, okay."

La cameriera arriva al nostro tavolo e osserva cautamente i tatuaggi di Harry prima di chiedere i nostri ordini.

Fisso il menù. "Non--"

"Prendi i pancake," dice Harry.

"Ma i loro waffles--"

"Blair, il nome del ristorante è International House of Pancakes*. Se fosse stato International House of Waffles sarebbe stato IHOW, che non suona bene come IHOP, quindi prendi i dannati pancake." Harry ghigna.

"D'accordo," dico. "Pancake allora," dico alla cameriera. Scarabocchia qualcosa sul suo taccuino di carta e guarda Harry.

"E tu?" Chiede annoiata.

"Prendo soltanto del caffè," dice Harry, porgendo il suo menù alla cameriera. "Panna e zucchero, per favore."

"Cazzate. Prende anche lui i pancake," dico alla cameriera.

La cameriera guarda da Harry a me, prima di scribacchiare qualcos'altro sul suo taccuino. "D'accordo," dice. "Ritorno subito con il vostro cibo," aggiunge in tono monotono prima di camminare via.

"Prendo solo del caffè," derido Harry. "Siamo a IHOP, Harry. International House of Pancakes. Se fosse stato International House of Coffee, si sarebbe chiamato IHOC, che non suona bene." Alzo le sopracciglia verso di lui, ghignando.

Harry alza gli occhi al cielo. "Sei un bel tipino."

"Oh, ma Harry, siamo a IHOP. International House of Pancakes." Continuo a provocarlo, e un sorriso si estende sulle sue labbra.

"Non lasciare che ti porti alla Casa dei Waffles," Harry minaccia.

"Ricordi cos'è successo alla Casa dei Waffles?"

Spalanco i miei occhi. "Non parlarne."

"Hai trovato un insetto nello sciroppo!" Dice Harry, spalancando i suoi occhi con umorismo. "Un grande, grosso, succoso--"

"Harry, stai zitto!" Urlo, mettendomi le mani sopra le orecchie. "Stai zitto, stai zitto!"

Harry ride, i suoi occhi ballano. "L'hai chiesto tu."

"Hey, Blairbear!" scatto alzando la testa per vedere Shawn e i suoi due ragazzi camminare verso il nostro tavolo. Shawn mi saluta freneticamente.

"Merda," dico sottovoce mentre forzo un sorriso.

"Ragazzi, vi ricordate di Blair," dice Shawn.

"Papà, l'abbiamo incontrata ieri sera," dice Katie. "Certo che ci ricordiamo di lei."

Harry sbuffa e lo colpisco sotto il tavolo.

"Perché l'hai fatto?" Sibila a denti serrati. Gli lancio un'occhiataccia.

"Quindi, come state?" Chiede Shawn. "Cosa vi porta in questo bizzarro IHOP?"

"Beh, non potevamo andare alla Casa dei Waffles." Harry ghigna.

"Harry!" Dico.

"Perché, cosa c'è di male nella Casa dei Waffles?" Chiede Bryce.

Harry apre la bocca per dirglielo ma lo batto. "Niente, volevamo solo i pancake. Non è vero, Harry?"

Harry si morde il labbro, cercando di non ridere e io lo colpisco ancora.

"Oh, cazzo--" Inizia a dire con dolore. Lo colpisco ancora e si corregge. "Cazzo--voglio dire, è vero."

Shawn guarda Harry curiosamente. "Hai un ragazzo fantastico," dice.

"Oh, lui non è il mio--"

"Già, lo so, sono un vero vincitore." Harry sorride ampiamente. Mi cade la mascella mentre i due ragazzi ridacchiano.

"Okay, beh faremmo meglio ad andare. Ci vediamo domani, Blair." Saluto Shawn e i ragazzi e do a Harry un ultimo calcio sotto il tavolo.

"Gesù Cristo, vuoi smetterla con i calci? Cazzo!"

Scoppio a ridere mentre la nostra cameriera ci porta il cibo. Harry strappa un pacchetto di zucchero con i denti e mi ritrovo ad arrossire. Abbasso velocemente lo sguardo sulla mia catasta di pancake.

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*In italiano sarebbe 'Casa Internazionale dei Pancakes', l'ho lasciato in inglese perchè rende di più e se tradotto non si riuscivano a capire le battute tra Blair e Harry


Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now