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Decido di farmi una doccia, cercando di scuotere il sogno lontano dalla mia mente. Sei abbastanza forte per stare senza di me. Lo sono? Sono abbastanza forte? Mentre osservo allo specchio il mio stanco ed emotivamente prosciugato viso, non lo so.

Indosso i vestiti distrattamente, legandomi i capelli in una crocchia disordinata sulla testa.

Cammino fuori verso l'auto, girandomi e riguardando il lago. La luce del sole luccica sull'acqua brillante. Sospiro ed entro nell'auto di mio padre, cercando di non pensare al sogno.

Restiamo in silenzio durante l'intero viaggio fino a che non stiamo guidando vicino a casa nostra.

"Mi dispiace di aver rovinato la nostra vacanza," dico.

"È stato irresponsabile," dice mio padre, i suoi occhi si addolciscono leggermente. "Lasciare le tue pillole."

"È stato un incidente," mormoro, sentendomi nauseata.

"Stai più attenta. Hai diciannove anni, impara ad essere responsabile." Apro la bocca per rispondere a tono, ma mi rendo conto non essere all'altezza mentre arriviamo nel vialetto d'accesso. Noto che sia la macchina di Harry che quella di Louis sono qua. Deglutisco.

Mio padre apre la porta e vedo Harry e Louis seduti nel salotto. La testa di Harry è tra le sue mani e Louis fissa il soffitto. Sussultano entrambi quando camminiamo attraverso la porta.

Aspetto che mi urlino contro domande, ma Harry si limita solamente a spingermi nelle mani il contenitore di antidepressivi insieme a una bottiglietta di acqua. Lampi del suo viso implorante appaiono nella mia mente dal sogno, ma li spingo lontano mentre deglutisco le pillole. Mio padre entra nello studio, chiudendo la porta dietro di lui.

Affondo nel divano. So che Harry sta cercando di contenere la sua preoccupazione e rabbia. Vedo le due emozioni combattere nei suoi occhi mentre mi fissa dal divano.

Louis rompe finalmente il silenzio.

"Eravamo fottutamente preoccupati," dice calmo.

"Ero con mio padre, stavo bene... ero al sicuro," dico, la mia voce tranquilla. Louis annuisce.

"Bene," dice, preoccupazione si scarica dai suoi lineamenti mentre si alza per andarsene. "Mi serve un drink." Esce dalla porta principale, chiudendola dietro di lui. Harry è ancora coinvolto nella sua battaglia mentale. La sua mascella si contrae e i suoi occhi bruciano.

"Mi dispiace," dico delicatamente, come se potesse aiutare.

"Lo sai," dice, la sua voce sinistramente calma. "Sai quanto fottutamente preoccupato fossi?"

Guardo le mie mani.

"E specialmente... specialmente quando ho trovato le pillole a casa mia." La sua voce esita. Sta cercando di controllarsi. Le sue mani si stringono saldamente.

Non dico niente.

"Non rispondevi alle mie chiamate," continua, la sua voce piatta.

"Non c'era servizio."

"Sai come ho connesso i puntini, Blair?" Chiede, innalzandosi alla sua altezza intera come un predatore. "Sai cosa ho pensato fosse accaduto?" Alza la voce.

Sento la mia gola iniziare a chiudersi.

"Pensavo di averti fottutamente persa!" Grida, non riuscendo a controllarsi ancora. "Pensavo che non ti avrei più rivisto cazzo, dopo esser stato un fottuto stronzo con te!"

I miei occhi si bagnano. "Io--"

"Non ho mangiato o dormito da ieri pomeriggio. Sono un fottuto disastro Blair, tutto perché non hai avuto la decenza di dirmi che andavi al dannato lago con tuo padre!"

Metto la testa tra le mie mani mentre le mie spalle iniziano a tremare. Non c'è niente che possa fare o dire per far sembrare che abbia meno ragione, per farlo sembrare in torto.

"Ho dovuto anche venire qui per chiedere al fottuto Louis dove fossi e indovina? Non lo sapeva neanche lui, cazzo!" Harry cammina avanti e indietro per la stanza, i suoi occhi inchiodano i miei. "Non sono mai stato così fottutamente preoccupato in tutta la mia vita, Blair, lo sai?"

Annuisco, pulendomi le lacrime dal viso. Mi alzo, stringendo forte il contenitore delle pillole. "Se hai finito di rimproverarmi come un bambino, vado," dico tranquillamente, la mia voce sorprendentemente forte per il modo in cui mi sento in questo momento.

Harry espira con rabbia, facendo un passo indietro. "Blair--"

Mi spingo dietro di lui e salgo le scale, correndo nella mia stanza e chiudendo la porta dietro di me. Lancio la bottiglietta di pillole sul mio letto, poi le raccolgo delicatamente, sapendo che sono una delle poche cose che possono tenermi viva.

L'altra cosa è Harry.

Mentre realizzo questo affondo nel mio letto, spingendo dei capelli slegati lontani dal mio viso. Tiro su con il naso e singhiozzo, sentendomi incredibilmente abbattuta.

Lights (Italian translation)Where stories live. Discover now