La nuova stanza

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Odiavo il lunedì. Il weekend sembrava un'illusione quando la  sveglia suonava e mi riportava alla realtà.
Andai in bagno e aprì il rubinetto. L'acqua non usciva. Ma ero davvero così sfigata? Questa giornata era iniziata veramente male.
«MAMMA!» Urlai.
Subito entró nella mia camera e mi raggiunse. Le mostrai il problema
«Puoi usare il bagno di tuo fratello, oggi chiameró l'idraulico e risolverà il problema.» Mi disse
«La fai facile la vita tu.» Sbuffai
«Ti conviene darti una mossa piccolina»
Salì al secondo piano e vidi Ian scendere le scale infuriato. Anche lui era senza acqua. Era tutto uno scherzo vero?
Scendemmo giù ed entrai nella camera degli ospiti, per fortuna lì c'era. Feci più in fretta del solito, per riuscire ad entrare a prima ora. Dovevo prendere il bus quel giorno.

Quando arrivai a scuola raggiunsi Peter che stava parlando con Lily e gli altri.
«Che schifo di giornata» dissi con il fiatone
«Cos'è successo?» mi chiese Nick.
«Nella mia camera e in quella di Ian non so per quale motivo ma l'acqua non esce dal rubinetto.»
«Puzzona» rise Peter. Gli lanciai un'occhiataccia e lui mi abbracció.
«Stavo scherzando»
Qualcuno ci spinse in avanti. Mi girai e vidi Tiffany che corse da Jack e lo bació. 'Che schifo' pensai. Si staccarono quasi subito e i nostri sguardi si incrociarono.

Lo distolsi subito e mi concentrai sulla faccia di Lily che era profondamente arrabbiata con me.
«Mi stai ascoltando?» mi disse.
«Eh? Si si.» Lei sbuffò e Peter rise.
Per mia fortuna suonò la campanella ed entrai in classe. Gemma era seduta al suo posto e accanto a lei c'era Tiffany. Non le avevo mai viste insieme e mi stupì molto. Lily mi aveva letto nel pensiero, infatti prese subito i suoi appunti e si girò verso di me.
«Posso ripeterti la lezione?» mi chiese con un piccolo sorriso. Il suo sguardo era triste.
Annuì
Dovevo cercare di scoprire qualcosa su Gemma e anche su mio fratello, visto che erano diventati molto uniti. La lezione incominciò e come tutte le altre della giornata passò molto lentamente. La ricreazione sembrava non arrivare mai e quando finalmente suonò la campanella mi alzai e uscì fuori. In un angolo, Ian e tutti gli altri stavano parlando e stavano anche fumando. Gli avevo detto di smettere, ma lui non voleva saperne.
«Hey» mi disse Peter «Va tutto bene?»
«Credo di si, perché?»
«Hai una faccia strana»
«Permesso!» disse Tiffany passando tra di noi. Raggiunse Jack e lo baciò. Dopo poco arrivò anche Gemma con alcune ragazze e andò da mio fratello. Guardai Lily che sembrava molto triste, quando mi voltai scoprì il perché. Ian e Gemma si stava baciando 'appassionatamente'. Avrei voluto schiaffeggiare prima lui e poi lei.
«Sono l'unico sfigato a non avere la ragazza» disse Nick poggiando il suo gomito sulla mia spalla. Capivo di essere molto bassa, ma perché tutti mi vedevano come un comodino dove poggiarsi?
«Potresti reggermelo?» mi chiese Tiffany lasciando il suo caffè sulle mie mani. Per poco non cadeva dalle mie mani. Ritornò dal suo fidanzato
«Sta scherzando vero?» chiesi agli altri
«Alice non sapevo fossi un comodino!» era arrivato anche Cameron, perfetto eravamo al completo!
«Dovrai farci l'abitudine» mi disse Nick
«Io glielo ridò, non sono di certo un cameriere!» gli dissi
«Alice, fidati. Non ti conviene» mi disse Lily.
Feci finta di non averla sentita e avanzai verso di loro. Stava baciando il suo bellissimo fidanzatino. Le bussai in una spalle e lei si girò, profondamente urtata.
«Cosa c'è ragazzina?» mi chiese
«Il tuo caffè» feci per metterglielo in mano, ma si scansò velocemente e il contenuto cadde sui suoi jeans e sulle sue scarpe.
Sentii delle risatine ed io rimasi a bocca aperta, non sapevo cosa fare. Guardai Jack che si limitò ad alzare un sopracciglio e sghignazzare silenziosamente.
«Mi... dispiace..» le dissi. Fece per darmi uno schiaffo, ma qualcuno la fermò, Peter.
«Sta calma Tiffany, non è successo niente di grave.» Le disse
«Niente di grave? Hai idea di quanto mi siano costati questi jeans? Io l'ammazzo!» quella ragazza aveva dei problemi, e anche seri
«Ti ho già detto che mi dispiace.» Le dissi, Peter mi girò e mi portò via da lei.
«Jack difendimi! Dille qualcosa!» urlò lei. Non feci in tempo a sentire la sua risposta, perché stavo già entrando in classe.

Si poteva dire che il tasto 'figura di merda' era in modalità on.
Quando entrò in classe mi fulminò con lo sguardo. Per mia fortuna le lezioni passarono velocemente e poco prima che l'ultima campana suonasse qualcuno bussò alla porta della mia classe. Era Jack
«Salve professor Wesley, può uscire un attimo Alice Bane?» chiese. Che diavolo voleva da me?
Taylor mi guardò e rise, mentre Tiffany mi guardò con aria soddisfatta.
«Lanson sto spiegando se non ti dispiace, sbrigati.» Fece cenno di alzarmi.
Lo seguì fuori e quando chiuse la porta si voltò verso di me
«Mi spieghi per quale motivo devi rompere le palle a Tiffany, cosa ti ha fatto?» Viva la finezza.
Stava delirando o cosa?
«Come devo farvelo capire che non l'ho fatto apposta, non c'è bisogno di tutto questo! E poi si è già cambiata.»
«Devi chiederle scusa.»
«L'ho già fatto.»
«Non mi risulta» disse con un sorrisino da stronzo. Sbuffai e feci per aprire la porta. Mi afferrò un polso e mi fece ruotare verso di lui. Eravamo vicinissimi
«Alice finirai in grossi guai, per favore, chiedile scusa.» Disse e aprì la porta della mia classe facendomi quasi cadere per terra. Le mie guance erano rossissime e tutti se ne erano accorti.
«Signorina Bane vuole tornare al suo posto?» mi chiese il professore. Annuì e silenziosamente tornai al mio posto dopo aver guardato Tiffany malamente.
Dopo pochi minuti la campana suonò e dopo aver spiegato ciò che era successo a Lily, corsi nella macchina di Ian.

Quando tornai a casa, spostai tutte le mie cose nella camera provvisoria. Decisi di portare poche cose poiché dovevo rimanerci soltanto per una settima e anche perché non mi andava di sistemare le cose al proprio posto. La giornata era stata davvero strana e ripensai a ciò che mi aveva detto Jack. 'Finirai in grossi guai'. Che significava?

 Ero appena uscita dalla doccia ed entrai nella mia camera. Per poco non lanciai un mega urlo.
«Jack cosa ci fai qui?» chiesi stringendo ancora di più a me l'accappatoio. Mi guardò e sorrise
«Ma questa non è la camera di Ian?» si alzò e venne verso di me
«Direi di no..» presi alcuni vestiti «Dovresti andartene»
«Le hai chiesto scusa?» mi chiese. Era ancora fissato con quella storia? Non le avrei chiesto mai scusa per una cosa che non avevo fatto.
«Sparisci.» Lo spinsi verso la porta
«Fallo entro questa sera.» Mi disse e uscì.
Quel ragazzo era un mistero. Prima mi odiava e poi mi parlava. Presi il cellulare. C'era un messaggio di Peter
*Ti va se domani vengo a prenderti per andare a scuola ;)*
*Certo :)* gli risposi
Peter si era dimostrato molto gentile nei miei confronti anche se mi conosceva da poco. Poco dopo mi chiamò. Risposi e iniziammo a chiacchierare un po'.
Subito dopo telefonai a Lily, volevo sapere come stava.
«Sto uno schifo, non immaginavo che Gemma fosse una stronza e hai visto il modo in cui ci ha ignorate?»
«Lily secondo me sotto c'è qualcosa..» Non mi convinceva il comportamento di Gemma. Inizialmente sembrava una ragazza molto simpatica e gentile, forse l'avevo giudicata troppo in fretta.
La porta della mi camera si aprì di colpo, sobbalzai.
«Lily ti richiamo tra poco, ciao.» Non aspettai una sua risposta, avevo riattaccato subito. Jack rideva
«Mi spieghi cosa vuoi?»
«Darti fastidio e credo di riuscirci anche bene.»
«Vattene o chiamo Ian» lo minacciai.
Si avvicinò alla finestra ed uscì fuori
«Credo che verrò a farti visita più spesso» mi disse prima di andarsene.
Rimasi a bocca aperta e corsi verso la finestra. Non era entrato mica da lì?
Mi affacciai
«Non ci conterei molto» gli urlai.
Si voltò verso di me ed alzò il dito medio. Quel ragazzo aveva decisamente qualche problema serio come la sua fidanzata.




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