#4 Jack

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Quelle due ore furono le ore più brutte della mia vita, odiavo lo shopping, odiavo Lily ed Ian, odiavo Alice, odiavo tutto.
Era la vigilia di Natale più brutta di sempre.
Quando ritornammo a casa corsi nella camera che dividevo con Ian. Ero di pessimo umore e non volevo sentirmi fare delle domande a cui non avrei saputo rispondere. Mi ero un po' pentito per ciò che avevo detto ad Alice, ma era la cosa migliore da fare.

Non potevamo stare ancora così vicini, stavo diventando stupido, mi stavo innamorando di lei, ma lei stava provando le mie stesse cose?

L'amore non mi è mai piaciuto, ti fa sentire al settimo cielo nei tuoi pensieri ma nella realtà ti pugnala al cuore.
Ero così disperato e confuso che mi maledissi per aver deciso di passare il Natale lì.
Qualcuno bussò alla mia porta e la aprì.
"Quando ti ho detto 'non fare cazzate' mi stavi ascoltando?" Ian era furioso
"Senti è la miglior cosa da fare, stare lontani."
"Cosa? Stai scherzando?" Alzò il tono della voce. Non mi andava di discutere con lui, tanto meno la vigilia di Natale.
"Non faccio per lei, tua sorella è troppo... troppo.." non riuscivo a trovare le parole adatte, ero dinuovo in tilt.
"Voglio sapere il perché" tagliò corto
"Tu e Criss mi avete detto che non faccio per lei e.."
"Criss? Stai scherzando?" Iniziò ad urlare e diede un pugno al muro "Jack quanto sei stupido da uno a dieci? Da quando ascolti i consigli di Criss?"
"Ian sai che ancora sono attratto da lei, è più forte di me" mi alzai dal letto
"È attrazione fisica idiota!" Mi diede uno schiaffo ed io spalancai gli occhi. Cosa diamine gli prendeva?

"Scendiamo giù prima che ti ammazzi" mi disse e se ne andò.
-

"Jack!" Erika corse tra le mie braccia e la sollevai da terra.
Alice e Lily erano sedute vicine ed Alice era al telefono con qualcuno. Era dinuovo felice e ciò non fece altro che farmi sorgere nuovi dubbi, ci teneva davvero o prima aveva finto?
Probabilmente era al telefono con quell'idiota di Peter. Perché gli dava false speranze?
"Prendi posto, tra poco inizieremo ad abbuffarci" mi disse Joe sorridendo. Cercai di ricambiare il sorriso e mi sedetti accanto ad Erika, di fronte Alice.
Appena mi vide mi fulminò con lo sguardo e mia sorella fece lo stesso. Perché doveva sempre raccontarle tutto? Non poteva tenere certe cose per noi? Le donne.... Non le avrei mai capite.
Ian si sedette accanto a me senza dire una parola, improvvisamente in quella casa mi odiavano tutti, tranne Erika, lei era l'unica a volermi bene a quanto pare.
Il cibo come al solito ai miei occhi era sempre poco e a causa dell'imbarazzo cercai di non abbuffarmi come un maiale. Ian vedendo il mio piatto rise.
"Mamma potresti passare delle patate a Jack?" Le domandò
"Non si preoccupi, sono a posto" dissi e sotto il tavolo diedi un calcio ad Ian.
"Oh non fare complimenti! Vuoi anche delle carotine?" Mi passò il vassoio ed io molto imbarazzato ne presi un po'.
"Sono a posto così, grazie"
"Tieni Jack" Lily con un sorriso falso mi passò i funghi. Odiavo i funghi, erano orribili, ma avendo gli occhi di tutti li presi senza dire niente. Quella stronza si stava vendicando
"Quelli li ha raccolti mio marito, sono buonissimi sai? Prova anche questi ripieni!" La zia di Ian mi passò un piattino con tre funghi ripieni, avrei voluto vomitare.
"Direi che gli possano bastare, continuando così lo ucciderete" per fortuna il padre di Ian mi salvò dai vassoi e dai funghi
"Qualche kilo in più non gli farebbe male" Lily rise
"Non potrebbe più giocare a basket" disse Ian. Perché si doveva parlare di me? Cercai di cambiare discorso
"Mi sostituirebbe Alice dato che è entrata nella squadra"
Alice tossì, probabilmente qualcosa le era andato di traverso.
"Davvero? È una cosa bellissima Alice" disse sua madre
"In mezzo a tutti quei ragazzi? Lise non dire sciocchezze" disse suo padre
"Siamo tutti dei bravi ragazzi" si giustificò Ian
"Se sono tutti come te ho già perso la speranza" gli rispose.
Lily iniziò a ridere silenziosamente, tutto era troppo divertente.
"C'è di peggio papà" Alice finalmente parlò e dicendo quella frase mi guardò con aria di sfida. Voleva davvero sfidarmi?
"Nella mia squadra siamo tutti dei tipi con la testa a posto" dissi serio ed Ian si mise una mano in testa.
"L'unico con qualche problema sei tu" Erika iniziò a ridere. Improvvisamente non ci trovavo più niente da ridere. Voleva davvero litigare davanti la sua famiglia?
"Quella a voler entrare a tutti i costi sei stata tu, non ti ha invitata nessuno" tagliai corto
"Davvero?" Si intromise suo padre ma fu interrotto dalla moglie con una gomitata.
"Non c'erano altre attività interessanti" fece spallucce
"Per fortuna Peter ti ha aiutata a ritrovare la retta via" odiavo Peter ed il suo modo di provarci con Alice
"Beh del resto tu sei stato aiutato da Criss"
Ian si schiarì la voce
"Jack non rispondere per favore" mi supplicò Lily
"Almeno non dò false speranze io."
Non mi rispose. Probabilmente avevo esagerato ma ero troppo arrabbiato con lei per mettere a freno la lingua.

Tutti insieme aspettammo mezzanotte e dopo aver fatto gli auguri a tutti, Erika insistette per aprire il suo regalo. Avevo fatto dei regali a tutti e a lei avevo preso un braccialetto con una coccinella, rossa come i suoi capelli.
Cosa avevo preso ad Alice? Una collana con un ciondolo a forma di lucchetto a cuoricino. Quando l'avevo presa il gioielliere si era stupito del fatto che non avessi preso anche la chiave, ma a chi avrei potuto darla? La chiave del suo cuore la possedeva solamente lei, nessuno, compreso io poteva entrarci. Qualcuno l'avrebbe sempre delusa, quindi era un posto dove solo lei sarebbe dovuta entrare.
Non gliel'avrei data faccia a faccia, ma gliel'avrei lasciata sotto il letto, con una lettera dove le spiegavo tutto, ogni singolo comportamento che avevo avuto con lei.

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Ciao a tutti!!
Se avete dei suggerimenti o delle domande fate pure ;)

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