Epilogo

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<<Sorridete!>> Dissi impostando il timer e correndo velocemente verso gli altri. Con i tacchi era un po'difficile ma ci riuscii.

Il giorno del diploma! E chi l'avrebbe mai detto che delle teste di rapa come Ian e Jack ce l'avrebbero fatta?
Il flash mi colpì gli occhi e proprio in quel momento Jack si voltò e mi diede un bacio.
Era un momento impresso nella storia.
I ragazzi con le tuniche rosse erano dispersi per il giardino della scuola e accanto a loro c'erano degli insegnanti e alcuni genitori.

Tutti erano felici e sorridevano.

<<Finalmente ho finito con questo schifo!>> Cole si unì al nostro gruppo e mise un braccio attorno a Nick che mi guardò sorridendo. Erano davvero carini e il prossimo anno avrebbero iniziato il college insieme
<<L'unica cosa che mi mancherà della scuola sarai tu>> disse Nick
<<Ti raggiungeró tra due anni>> risi e mi strinsi a Jack.
Lui, Cole, Nick ed Ian avevano scelto lo stesso college, ma ancora c'erano delle cose da organizzare, come ad esempio trovare una casa e compilare gli ultimi moduli.
Avevo saputo che Cole sarebbe andato a vivere con alcuni cugini che frequentavano la stessa scuola, mentre Nick era alla ricerca di un appartamento poco costoso e di un lavoro, per non far pesare le spese sulla sua famiglia.

Ian era già entrato nella ex confraternita di papà, la ΔΠΩ (delta, pi, omega) e probabilmente Jack avrebbe fatto lo stesso. I nostri padri si conoscevano da tanto tempo e nonostante avessero avuto delle discussioni, stavano recuperando i rapporti.
Non sapevano ancora di me e Jack, ma erano passati quattro mesi da quando stavamo insieme e prima o poi avremmo dovuto dirglielo, anche se Marie ormai sospettava qualcosa e Josh lo aveva scoperto.

Da un lato mi spaventava questa cosa, sarebbe stata una relazione a distanza, per due anni e probabilmente sarebbe continuata così. Non sapevo ancora che college avrei scelto e per adesso non volevo neanche pensarci.

Dopo la cerimonia dei diplomi, il padre Nick invitó tutti a casa sua per una grigliata, così dopo essere andati a casa per cambiarci, andammo da lui.
Notai che la piscina era stata ripulita e probabilmente a breve l'avrebbero riempita, l'estate era ormai alle porte.

<<Quest'anno è decisamente volato>> disse Jack sedendosi su dondolo
<<Chissà come sarà vivere in una confraternita>> Ian lo raggiunse <<Tu non ci metterai mai piede e se vorrai venire a trovarmi, sceglieremo un posto diverso>> rise, ma sotto sotto sapevo che era vero.
<<Se proprio vuoi entrarci dovrai travestirti da uomo>> Jack alzò un sopracciglio.
<<Siete due stronzi, non mi volete tra i piedi!>> Feci la finta offesa. Incrociai le braccia e accavallai le gambe
<<Non è vero>> Jack mi abbracció.

Passammo il resto del pomeriggio e della serata in compagnia dei nostri amici e dei nostri genitori, parlando del più e del meno e del nostro futuro.
Probabilmente la parte più divertente fu quando Josh andò a prendere due angurie giganti rifiutando l'aiuto di tutti e una cadde a terra facendolo scivolare e facendo partire l'impianto per l'irrigazione del giardino.
Liam corse ad aiutarlo e cadde anche lui.
Era come una grande riunione di famiglia.

Mentre i miei e i genitori di Jack se ne andarono, noi restammo ancora un po'.

Tornammo a piedi e mentre Ian era rimasto lí, io e Jack camminavamo mano nella mano nella strada illuminata dai lampioni.

<<Pensi che il prossimo anno saremo ancora qui?>> Chiesi calciando un sassolino.
Mi guardò con sguardo interrogativo
<<Nel senso, ci sarà ancora un noi?>> Chiesi ancora
<<Perché non dovrebbe?>> Disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo
<<Non so, la distanza, la scuola, compagnie diverse..>>
Era da un po' che ci pensavo ed in quel giorno che si era concluso tutto, questo pensiero era opprimente.

Sapevo che al college ci sarebbero state ragazze migliori di me, bisognava essere realisti e bisognava ammettere che lui era un bel ragazzo.

<<Potremmo vederci spesso, magari nei fine settimana e poi, passerò le vacanze qui, sono preoccupazioni inutili>> mi sorrise.
Forse aveva ragione, ma era più forte di me.
Erano due anni, due lunghi anni ed eravamo separati da alcuni kilometri.

Non mi erano mai piaciute le storie a distanza e avevo fatto di tutto per evitare di averne una e come al solito c'ero finita dentro e ne ero completamente cosciente delle complicazioni a cui andavo in contro.

Quando sentivo parlare i miei del college o anche qualche parente, tutti non facevano altro che dire 'non me ne volevo mai andare'.

Zio David proprio la scorsa settimana ci aveva raccontato di tutte le feste che organizzava la sua confraternita e naturalmente il weekend ne era strapieno.
Erano quel genere di feste che cercavo di evitare, ma che Jack ed Ian adoravano.

<<Hai ragione, sono preoccupazioni inutili>> feci un sorriso forzato e imposi a me stessa di non pensarci.

Camminammo per un po' in silenzio. Ero troppo assorta nei miei pensieri per concentrarmi su qualcos'altro.

<<Salutami tuo padre>> rise appena arrivammo a casa.
Papà aveva iniziato a dubitare su di noi e a quanto pare il suo 'odio' verso Jack era davvero alto.
La nonna e la zia erano le due maliziose della situazione e certe frasi della nonna mi avevano steso. Erano davvero troppo spinte!

<<Ci vediamo>> lo baciai sorridendo
<<E non pensarci più>> disse a due centimetri dalle mie labbra
<<Ti amo>> sussurrò
<<Ti amo>> sussurrai
Non avevo mai detto ti amo a qualcuno e quella per me, fu la prima volta più bella.
Adesso sapevo cos'era la felicità, la felicità era l'amore.

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Non avrei mai pensato di riuscire a scrivere una storia e riuscire a completarla, ma eccomi qui!
Spero che vi sia piaciuta e che come me, vi siate affezionati ai personaggi, anche a quell'idiota di Jack! :')

Bacii :-*

Ps: ci sentiamo sui social!

Il lato segreto della felicità.      Where stories live. Discover now