Buon giorno!

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Quando mi svegliai, mi ritrovai tra le braccia di Jack.
Il suo petto nudo si abbassava e si alzava lentamente, quindi stava ancora dormendo. Mi chiesi che ore fossero e se gli altri stessero ancora dormendo.
Mi guardai intorno per vedere che ore fossero e nell'orologio digitale che stava sul comodino erano segnate le 14:27.
I miei passavano a prendermi per le 16 e poi dovevo prepararmi per la cena al grand hotel, mi sarei annoiata, ma per fortuna c'era Ian.
"Non provare a lasciarmi qui" Jack mi bloccò con la gamba quando provai a scendere facendomi ridere.
"Devo prepararmi, tra un'ora passeranno i miei a prendermi" mi voltai a guardarlo.
"Buon anno" mi diede un bacio e mi sorrise
"Buon anno" gli risposi
"Devi andarci per forza?" Mi guardò con gli occhi assonnati, come faceva ad essere così bello anche quando dormiva?
"Dovrei litigare con loro il primo dell'anno e la cosa non mi va a genio"
"Okay, andiamo a mangiare "
Mi lasciò e mi misi seduta.
Quando mi stiracchiai, realizzai di essere in reggiseno e in mutande sotto il suo sguardo e l'imbarazzo venne a farmi da amico.
Volevo solo sparire.
Vidi la mia borsa aperta e il pigiama che avevo preso poggiato su di essa, così combattendo contro me stessa lo misi velocemente.
"Tu scendi così?" Risi guardandolo.
"Non so cos'altro mettere e poi i riscaldamenti sono accesi" fece spallucce e mi spinse scherzosamente fuori dalla porta.
Come immaginavo tutti dormivano e nel salone per terra, c'era Ian con Gemma. Come c'era finita al piano di sotto?
Jack come se fosse a casa sua iniziò ad aprire tutti gli sportelli in cerca di qualcosa di commestibile, così feci lo stesso anche io.
"Sai fare anche i pancakes?" Domandai stupita vedendolo prendere tutti gli ingredienti
"So fare tante cose, sai?" Mi indicó con la padella
"Buon giorno" Cole si sedette esausto su una sedia tenendosi la testa. Anche lui era sceso in mutande non curandosi di noi.
"Hai fame?" Gli chiese Jack prendendo un grembiule e facendo scena
"Si. Ma che stai facendo?" Rise vedendolo
"Bake off a casa di Gemma, edizione limitata" fece finta di spostarsi i capelli facendoci ridere.
Sabryna si era svegliata e insieme al suo pigiama verde si uní a noi.
"È più un pranzo che una colazione" disse
"Fa lo stesso" disse Cole "Non ricordo più niente di ció che è successo ieri sera, tranne che Tiffany e io siamo usciti fuori, poi il vuoto." Sospirò "Beh, buon anno!" Urló facendo svegliare di soprassalto mio fratello e Gemma.
"Cole ma sei impazzito?" Gli urló quest'ultimo infuriato
"Dovevo farvi gli auguri no?"
"Buon anno!" Urló Sabryna prendendomi per mano e salendo al piano di sopra.
Entrammo nella camera dove stava Nick e saltando sul suo letto lo svegliammo con un mega urlo di "Buon anno!"
"Stronze" rise lanciandoci un cuscino ed iniziando ad inseguirci per la casa.

Dopo che tutti furono svegli, Gemma mi prestò qualcosa da mettere e fortunatamente avevamo quasi le stesse misure nonostante qualcosa mi venisse un po' largo.
"Avete dormito bene?" Chiese Sarah mangiando un po' di pancakes
"Un po' stretto, ma alla grande" Peter la guardó
"Quando sei tornata?" Mi chiese Ian
"Quando tu eri già nel mondo dei sogni" rise Gemma
"Ma come siete entrati?" Chiesi
"Gemma mi ha dato una copia delle chiavi" mi disse Sarah
"Domani sera tutti a casa mia, i miei sono fuori" disse Peter
"Voglio tutti i nomi di quelli che verranno o non vengo" disse Sarah ridendo
"I soliti" sbuffó Ian. In quel momento gli squilló il telefono, era mia madre, erano già qui fuori che ci aspettavano.

"Ti accompagno" mi disse Jack. Indossava ancora quel grembiule osceno e aveva il mestolo in mano.
"Ti verrà la febbre se uscirai così" gli dissi
"Da quando ti preoccupi per me?" Rise aprendo la porta
"Jack ci sono i miei fuori, non rovinarti la reputazione" gli diede un colpo in testa Ian
"Ci sentiamo" mi diede un bacio in fronte
"Poi questa me la spiegate" Ian gli diede un altro colpo in testa.
-
Come al solito quando avevo delle occasioni importanti i miei capelli non ne volevano sapere di stare al loro posto. Ian entrò proprio in quel momento e si sedette sul letto, lui come al solito era già pronto.
"Ci siamo lasciati" disse freddo.
Mi voltai a guardarlo con la spazzola in mano
"Mi dispiace" dissi piano
"Non ci sono rimasto male è questo il punto" si alzò ed iniziò a camminare "Mi ha solamente usato per far infastidire Gemma, per farmi allontanare da lei, per farla passare per una facile e in realtà era lei il problema ed io mi sono fatto ingannare!"
"Mi stai dicendo che stava con te solo per farla ingelosire?" Chiesi scioccata.
Annuí
"Io non ci posso credere! E nessuno ne sapeva niente, neanche suo fratello! Hai ingannato tutti e adesso che è diventata amiche di quelle due ci ha abbandonati tutti"
"Ma perché lo ha fatto? Non ha senso!" Gli dissi
"Popolarità? Non lo so Alice, ma la cosa che mi preoccupa è che non ci sono rimasto male, sono indifferente"
"Non ti piaceva abbastanza o ti piace un'altra" pensavo di sapere chi fosse.
"Chi?"
"Questo devi dirmelo tu"
Si sedette dinuovo poggiando i gomiti sulle ginocchia e mi guardò.
"Forse lo so, ma devo esserne sicuro, non voglio più fare cazzate." Disse ad un tratto "Che stronza che è, poi le trovo tutte io!" Sbottó
"Hai scelto troppo in fretta" ripresi a pettinarmi
"Si, hai ragione ma non sembrava così"
"Appunto, sembrava" dissi
"Hai fatto bene a lasciare le cheerleader" si buttò sul letto "Ma non dovevi entrare in squadra con noi"
"Non sono tutte così e molte se ne vorrebbero andare" mi giustificai
"Tu non entrerai mai nel nostro spogliatoio" rise
"Stai diventando stressante" gli lanciai la spazzola che afferró al volo.
"Ora spiegami perché tu e Jack avete dormito insieme e lui era in mutande prima che faccia una strage" disse serio
"Non abbiamo fatto niente, stai tranquillo" tagliai corto
"Alice anche se è cambiato non ce lo vedo con te, non riesco ad accettarlo"
Quelle parole mi ferirono, perché si ostinava a continuare a tenerci lontani? Cosa gli costava fidarsi?
"Non penso ci sarà mai niente di serio" dissi per tranquillizzarlo anche se mi faceva male pensare quelle cose
"E non ci deve essere neanche qualcosa di superficiale" tagliò corto.


Il lato segreto della felicità.      Where stories live. Discover now