Bday!

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"Tanti auguri pollastrella!" Mi lanciai su Nick non appena venne ad aprirmi la porta.
Ero riuscita a trascinare Gemma con me e quando saltai giù lei gli fece gli auguri, in modo davvero tranquillo, insolito alla Gemma che tutti conoscevano.

Nick non aveva voluto regali perciò gli avevo proposto di aiutarlo con la festa ed oggi che era il giorno fatidico, ero andata ad aiutarlo.
I suoi gli avevano lasciato la casa libera e mi chiesi come avesse fatto a convincere non solo loro, ma anche i suoi fratelli.

Il salotto era già stato liberato: i divani erano stati poggiati alla parete, i quadri erano stati tolti, come del resto i vasi.
Il piano di sotto era quasi irriconoscibile.

"Io mi butto sul divano e vi guardo mentre lavorate" Gemma gettò a terra le stampelle e il borsone
"Dove sono le tovaglie e tutto il resto?"
Chiesi
"Prima gonfiamo i palloncini" mi lanciò una busta "Non so dove sia andato a finire l'attrezzo per gonfiali"
"Portatemi una bombola d'ossigeno!" Urlò Gemma.
Le passai una busta e tra una chiacchera e l'altra ne gonfiammo un bel po'.

Al mio ventesimo palloncino gettai la spugna, ero davvero sfinita.
Decisi di passare all'arredamento.
Nonostante la nostra organizzazione facesse schifo eravamo riusciti a fare tutto, Nick era riuscito anche a ritirare la torta ed infilarla nel freezer, era gigante, ma c'era riuscito.

Dopo aver riempito l'ultima ciotola di patatine e aver disposto gli alcolici su un tavolo chiamai Nick che era andato di sopra a cambiarsi.
Indossava uno smoking nero, ed era davvero un figurino vestitino di tutto punto.
"Penso che dovreste cambiarvi e tu Alice se vuoi puoi fare una doccia, sai com'è, profumare di camionista ad una festa non è il top" rise
"Sei un cretino!" Risi e lo picchiai con il rotolo di carta.

Mentre io ero in doccia Nick aveva già acceso lo stereo, del resto erano già le otto e mezzo, dovevo sbrigarmi. Cercai di velocizzare ciò che normalmente facevo in due ore.
Gemma nel frattempo si era vestita e mentre stavo asciugando i miei capelli lei era passata al make up.
Nonostante le punte fossero leggermente bagnate decisi di vestirmi. I miei capelli sarebbe diventati uno schifo lo stesso.

"Solo tu potevi mettere le converse per il compleanno del tuo migliore amico" mi disse Gemma quando stavo per allacciarmi le scarpe.
Secondo me stavamo perfettamente con il mio vestito e poi, cosa più importante volevo stare comoda.
"Almeno mi puoi truccare come vuoi"
Le lanciai la pochette con i trucchi.

Quando finalmente fummo pronte, scendemmo giù, o meglio, trascinai Gemma per le scale.
Erano arrivate un bel po' di persone e grazie al casino nessuno si accorse di noi.
Raggiungemmo Sabryna, Luke e Alida che seduti nel divano avevano già iniziato a bere. Automaticamente pensai a Cole, sarebbe venuto quella sera? E Jack?
Scacciai quel pensiero e li raggiunsi.

"Questa sera voglio conoscere tutti i presenti, ci sono anche ragazzi che hanno finito la scuola!" Disse Alida
"Magari diventi parenete di Nick" rise Luke.
"Eccoli finalmente" Gemma indicò la porta.
Ian era appena entrato tutto sorridente, seguito da Jack... e Criss? Criss gli stava tenendo un braccio.
Fu come se una puntina di inchiostro nero avesse colpito il mio cuore e lo stesse machciando di nero.
Non ci potevo credere, nonostante tutto aveva scelto lei e stava sorridendo insieme a lei.
Si voltò a guardarmi.
Iniziai a camminare verso il giardino, non volevo rovinare la festa di Nick, quindi era meglio sparire.
Mi feci spazio tra i ragazzi che stavano fuori e appena vidi Cole lo raggiunsi. Era seduto per terra, con una bottiglia di Vodka accanto, come al solito.
Mi sedetti accanto a lui e guardai in alto.
"Vedo che anche tu sei messa male" sorrise amaramente e mi guardò
"Non ne voglio parlare" lo guardai "Tu piuttosto?"
"Non ci voglio pensare" prese la bottiglia e diede un lungo sorso, in quel momento mi accorsi che aveva una sigaretta accesa.
"Mi dispiace per Nick ma questa festa è uno schifo" aspiró "Tieni" mi passò la sigaretta e la presi.
Normalmente non l'avrei fatto, odiavo il fumo in generale ma era l'unica cosa che poteva "farmi sfogare", era come se ad ogni tirata un pensiero se ne andasse via.
Una ragazza quasi ubriaca venne verso di noi seguita dal suo ragazzo, probabilmente.
"Katy vuoi ascoltarmi?" Il ragazzo la prese per le spalle
"Voglio solo sedermi e lasciami in pace!" Disse arrabbiata.
Il ragazzo era profondamente infuriato, forse era così che si sentiva Jack quando mi vedeva.
"Bevi" mi disse Nick dandomi la bottiglia
"No" lo allontanai
"Stai messa peggio di quanto mi aspettassi" mi disse.
In quel momento Jack uscì fuori, era da solo e si guardava in giro. Forse mi cercava, forse no, ma tanto non aveva senso ormai.
Quando mi vide mi raggiunse.
"Devo parlarti" mi prese per le mani e mi tirò su.
"Io non voglio parlarti" indietreggiai "Vai da Criss"
"Sei gelosa?" Chiese quasi stupito
"Io? Ma no certo!" Dissi ironica fingendo di ridere "Lasciami in pace"

Iniziai a camminare, volevo stare lontana da lui, solo quello.
"Alice.." mi chiamò
"Ti ho detto va da Criss" sbottai infuriata, se voleva stare con lei poteva andarci benissimo, non aveva senso continuare questa farsa.

"Ma che ti prende?" Mi prese per un polso
"Cosa mi prende?" Gli urlai "Jack ho cercato di starti accanto e mi hai mandata via per stare con lei. Non venirti a lamentare poi! E ti chiedi se sono gelosa? Sono furiosa e delusa. Stai sempre con lei e poi vieni a raccontarmi che non te ne importa niente e te la sei dimenticata"
"Ma almeno lei c'è sempre" disse.

Quelle parole non fecero altro che ferirmi di più. 'Lei c'è sempre', quella breve frase continuava a ripetersi nella mia mente all'infinito.

"Bene, allora va da lei" ripetei per la centesima volta, mi voltai e una lacrima scese giù sul mio viso.
"Perché devi fare sempre scenate? Non ero venuto per litigare con te"
"Oh giusto, adesso è colpa mia, sono sempre io che rovino tutto, tu sei sempre quello che migliora le cose! Non hai fatto altro che ignorarmi in questi giorni e pretendi che io ritorni ad essere quella di prima?"
Non mi importava di essere in lacrime, se proprio doveva rovinare tutto, doveva farlo fino in fondo.
"So di aver aver sbagliato ma almeno lasciami parlare! Non volevo litigare con te" Mi urlò contro.

Obbligai me stessa a non dargli retta ed entrai dentro. Non appena vidi Nick ridere con i suoi amici cambiai idea. Se mi avesse vista così sarebbe subito corso da me e così gli avrei rovinato la festa. In quel momento non riuscivo a smettere di odiarlo e di odiare me.

"Volevo solo parlarti" mi disse Jack affiancandomi
"E allora cosa avevi di così importante da dirmi dopo questi giorni?" Dissi acida

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Infatti ragazzi, cosa ha di così importante da dire?
Eheh, ci vediamo al prossimo capitolo :-*

Il lato segreto della felicità.      Where stories live. Discover now