Confessioni

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"Come hai fatto?" Mi chiese Nick mentre andavamo in palestra per gli allenamenti
"A fare cosa?" Chiesi
"A coprirlo" indicò il mio collo.
Come previsto Jack aveva 'lasciato il segno' e finalmente avevo un motivo per usare tanto fondotinta. Dovevo fare la coda per allenarmi e in qualche modo dovevo nasconderlo, dovevo sperare che nessuno mi toccasse mentre ero sudata o la mia copertura sarebbe saltata in aria.

"I misteri del make up" dissi ridendo.

I ragazzi si stavano già riscaldando e il mister vedendoci in ritardo ci lanciò due palloni
"Muovetevi tutti e due, non siamo qui per scherzare" ci disse
Ridendo iniziammo anche noi il riscaldamento.
L'allenamento procedette come al solito e dopo circa due ore finimmo.
Per evitare di incontrare le cheerleader facevo il giro dell palestra più lungo e Jack mi accompagnava con Nick.

"Sta piovendo di nuovo"si lamentó Nick
"Potremmo farci la doccia fuori" disse Jack. Ma certe idee da dove le tirava fuori?
"Oh certo" lo guardai male.
"Che fate dopo?" Chiese Nick
"A casa a studiare" dissi
"A casa sua" disse Jack abbracciandomi.
"Levati" risi
"Ragazzi sto organizzando una festa di carnevale" disse Cole venendo da noi. Nick abbassò subito lo sguardo e gli accarezzai la schiena "In caso venite?"
"Non lo so, ho un impegno nel fine settimana" disse Jack
"Che devi fare?" Gli chiese Cole facendo salire la mia curiosità.
"Una cosa importante"

La tensione che c'era tra Nick e Cole era davvero allucinante, così liquidai subito Cole prima che diventasse troppo imbarazzante.

Nick dopo essere rimasto in silenzio per un po' se ne andò dicendo che doveva sbrigare delle cose.
Entrai in fretta nello spogliatoio dove era rimasta solo Gemma che stava per chiudere il borsone.
"Eccola qui" mi salutò
"Che ci fai ancora qui?" Le chiesi
"Temporeggiavo per non uscire con le altre" fece spallucce "Ci vediamo" mi sorrise e se ne andò.
Mi sbrigai nel giro di 15 minuti e appena uscì, la macchina di Jack era parcheggiata proprio ad un centrimetro dalle scale.

"Potevi entrare direttamente a scuola" dissi ironicamente entrando velocemnte per non bagnarmi
"La prossima volta ci penserò, magari investo qualcuno che mi sta antipatico"
"Come no" risi
"Hai da fare?" Mi chiese
"Devo studiare Jack, studiare" lo guardai e lui rise. Non capivo cosa ci trovava di divertente. Se prendevo un brutto voto non riuscivo a fregarmene come faceva lui.

Quando arrivai a casa Ian era seduto sul divano e probabilmente mi stava aspettando, considerando che la tv era spenta e c'era un silenzio tombale, doveva dirmi qualcosa.
"Tuto okay?" chiesi lanciando lo zaino per terra e togliendomi le scarpe. La mia domanda era davvero stupida, era ovvio che non fosse tutto okay, ero la solita deficiente.
"Ho capito perchè non ci sono rimasto male" mi disse serio e mi rilassai, fortunatamente non era qualcosa di grave, forse.
"Okay parla" mi sedetti accanto a lui ed iniziai a fare una coda improvvisata
"Lily era solo una cotta ma ero talmente condizionato dal suo essere la sorella di Jack che non volevo ferirla, così l'ho accontentata comportandomi da schiavo. Hai presente le nostre uscite?" annuì "Ecco, la maggior parte delle volte lei doveva sbrigare delle cose ed io ero in un certo senso costretto ad accompagnarla anche quando non potevo."
"Tu non volevi ferire lei...." dissi io
"Io non volevo ferire Jack" concluse la mia frase
"Perchè il problema è sempre lui?" dissi frustrata "Senti ho bisogno di star comoda, vieni in camera" stavo perdendo dinuovo la pazienza, ma per quale motivo poi?
"Se io fossi stato me stesso probabilmente lei non mi avrebbe voluto e forse l'avrei ferita" mi seguì
"Ma era la cosa giusta da fare, lei ti ha usato" dissi
"Si ma io ero indeciso" si lamentò buttandosi sul mio letto
"Tra chi?" risi vedendo la sua faccia
"Lei e Gemma"iniziò a giocare con i suoi ricci "Adesso penso di avere una cotta per lei "
"E cosa intendi fare?"
"Quello che sto facendo, il cretino" si alzò "Mi piace vederla sorridere quando le dico 'ti accompagno', sorprenderla, anche vederla in imbarazzo, è così carina!" in quel momento gli occhi di Ian erano due cuoricini e per la centesima volta mi chiesi perchè fosse mio fratello. Era il ragazzo perfetto!
"A me lei piace, anche se è troppo buona" dissi mettendo i pantaloncini e cercando qualcosa in mezzo al mio disordine che veniva chiamato armadio
"Questa sera usciamo insieme. Devo prendere delle cose per la festa che sta organizzando Cole e lei si è offerta di venire" mi disse venendo verso di me
"Non fare cazzate, solo questo" gli misi una mano sulla spalla ridendo "Hai la faccia da idiota"
"Cosa ci fa quella felpa lì?" fece per prendere la felpa che mi aveva regalato Jack ma la nascosi.
Ian riuscì a prenderla
"No, ora me lo spieghi" incrociò le braccia cercando di fare il serio
"Cosa c'è da spiegare? Ridammela" risi cercando di prenderla
"Solo se mi dici come stanno le cose" me la porse
"Okay" dissi mettendola. Come la scorsa volta mi sentì subito tra le sue braccia.
"Che vuoi sapere?" gli chiesi
"Cosa fai tutti i pomeriggi a casa sua e cosa siete dato che lui fa il vago dicendo 'non lo so'" lo imitò
"Siamo amici...?"
"Certo e quel succhiotto te l'ha fatto Nick" rise.
Oh merda! Mi ero completamente dimenticata di mettere il fondotinta quando ero uscita dallo spogliatoio. Era ovvio che con l'acqua fosse andato via.
Mi portai una mano al collo, ormai mi aveva incastrata.
"Alice è il mio migliore amico da quando avevamo sei anni, se non parli tu è ovvio che parla lui" rise "Cioè lui è stato un cretino, però è cambiato e anche se ultimamente ha esagerato ci ha ripensato, quindi.." Mi chiesi cosa raccontasse Jack ad Ian
"Quindi?" lo incoraggiai
"Non lo so, ma non mi piace trovarlo qua dentro, almeno fallo entrare dalla porta" rise
"Sei un cretino!" gli lanciai un cuscino
Ian sembrava tornato quello di prima, spensierato e felice. Nonostante tutto quello che era accaduto lui aveva trovato una via d'uscita e un pò lo invidiavo. Se fossi stata al posto suo non sarei stata in grado di uscirne e sarei sprofondata nella tristezza come al solito, ma lui era il mio opposto fortunatamente.
Quanto potevo amare mio fratello?

Il lato segreto della felicità.      Where stories live. Discover now