Nonostante tutto, io ci spero ancora

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"Ma vuoi smetterla?" Mi chiese Lily entrando in mensa.
"Di fare cosa?" Spinsi la porta prima che mi beccasse in faccia
"Non fai altro che darti pizzicotti, capisco che tu ormai sia cotta di mio fratello ma è fastidioso" rise prendendomi in giro.
Da quando Jack mi aveva detto quelle cose non la smettevo di pensarci, così per impedire a me stessa di farmi altri film mentali mi davo dei pizzicotti ogni volta che la mia mente partiva a tutta velocità.
Era come se stessi vivendo un sogno.
Dopo aver preso il nostro pranzo andammo al nostro tavolo.
Appena Jack mi vide mi sorrise ed io come una stupida arrossì. Nonostante fossi contenta per ciò che era successo ieri, mi dispiaceva per il livido che aveva Peter in faccia
"Ragazzi sappiate che l'organizzazione del ballo d'inverno è nelle mie mani e dovrete venire vestiti o di bianco, celeste o panna" disse Alida minacciandoci con una forchetta
"Io mi vesto di nero" disse Ian ridendo
"Io di rosso, sapete il Natale si avvicina" disse Nick
"Il nero va bene ma non il rosso" Alida lo guardò con gli occhi socchiusi
"Sarà l'ultimo giorno di scuola, vero?" Chiesi io
"Certo, magari.." disse Peter ma venne interrotto da Nick
"Ci vieni con me, vero?" Mi chiese
"Stai scherzando?" Si intromise Jack
"Non ci verrà mai" disse Gemma
Chi altro doveva parlare? Babbo Natale?
"Io vengo con Nick" dissi e Jack mi lanciò una lunga occhiata
"A me sta benissimo" disse Ian
"Dichiaro aperta la caccia al vestito" disse Lily facendomi sbuffare
"Io me ne vado" disse Jack urtato.
Lo seguì con lo sguardo. Cosa gli prendeva adesso? Un attimo prima era felice e adesso era arrabbiato. Guardai Nick in cerca di una risposta ma lui fece spallucce.

Dopo le lezioni andai a casa di Lily, voleva preparare un dolce per il compleanno della nonna e voleva il mio aiuto.

"Cosa sai fare di buono?" Mi chiese uscendo due grembiuli dal cassetto e porgendomene uno.
"Non saprei, sai per caso se le piace qualcosa in particolare?"
"Ama le torte alla crema!" Mi disse
"Okay si può fare" risi e mi avvicinai alla cucina.
Prendemmo tutti gli ingredienti e dopo aver allacciato in modo orribile il mio grembiule iniziammo a preparare il tutto
"Ad Ian piacciono i dolci?" Mi chiese
"Ama le crostate" le dissi mescolando le uova
"Ma ti immagini io e lui? Insieme e con dei bambini?" Fece un giro sulle punte "La signora Bane" rise
"Se provi a dirglielo scappa a gambe levate" la guardai ridendo
"Io voglio diventare tua parente. Tu non vuoi diventare zia?"
"Ma non adesso, mi basta Ian come bambino"
"Magari divento prima io zia" immerse il dito nell'impasto e mi sporcò il naso.
"Sei morta" le dissi sporcandomi il dito ed iniziando ad inseguirla per tutta la cucina.
"Non mi prenderai mai" disse ed iniziò a correre per tutta la casa.
Correndo, l'elastico che teneva i miei capelli si allentò e con i capelli al vento, sembravo una pazza scatenata.
"Vendetta!" Disse passando dalla cucina e lanciandomi un chicco d'uva.
Feci il giro della cucina e passando dalla porta sbattei contro Jack. Mi prese per le braccia prima che potessi cadere a terra.
"Che cosa state facendo?" Ridendo mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Inseguo tua sorella" gli sporcai il naso
"Sono già sporco" disse indicando prima se stesso e poi la borsa della palestra.
Sporcai dinuovo il mio dito e glielo passai sulle guance
"Adesso sei meglio" gli dissi
"Ti ammazzo" disse afferrandomi da dietro e cercando di macchiarmi
"Jack smettila e mettimi giù!" Dissi ridendo quando mi prese sulla sua spalla.
Mi mise giù e provai dinuovo a sporcarlo ma fermò la mia mano
"Alice non si fanno certe cose" mi disse dandomi un pizzicotto sulla guancia
"Sta zitto" mi avvicinai e gli scombinai i capelli verso destra
"Non toccare i miei capelli" disse riportandoli a sinistra
"Perché? Che mi fai?" Mi avvicinai ancora e glieli scombinai
"Ti bacio" disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Il mio cuore batteva così forte che avrebbe potuto scoppiare da un momento all'altro
"Non ne saresti capace" lo provocai scombinandogli ancora i capelli.
Mi tirò a se e mi guardò negli occhi.
Mi feci avanti senza problemi e stavo quasi per baciarlo

"Jack sai per caso.." disse Marie entrando in cucina con le buste della spesa. Ci staccammo subito e per l'imbarazzo mi morsi un labbro
"Oh scusatemi, non sapevo che..." disse indicandoci
"Di cosa avevi bisogno mamma?" La interruppe Jack
"Sai a che ora finiscono gli allenamenti di Josh?" Chiese
"Stavo per andarlo a prendere" disse prendendo dei tovaglioli e pulendosi "Alice ti accompagno" mi disse venendo verso di me e sciogliendo il mio grembiule.
La sua vicinanza, il suo tocco e lo sguardo di sua madre mi stavano facendo impazzire, mi sentivo avvampare.
Mi prese per mano portandomi fuori
"Ma la torta... Lily!" Dissi vedendola e lasciando la presa di Jack e vedendolo uscire
"Vai e non fare storie" mi disse Lily con sguardo complice. Feci un passo indietro e provai a dire qualcosa di sensato
"Alice" mi chiamò Marie. La guardai e lei si indicò il naso ridendo.
Giusto! Ero ancora sporca di impasto. Che figura di merda!
"Grazie" dissi prendendo un tovagliolo e pulendomi
"Ciao Alice" mi disse ridendo.

"Finalmente ce l'hai fatta" mi disse Jack appena entrai in macchina
"Sei uno stronzo, dovevo aiutare tua sorella!" Gli dissi
"Ti ho solamente salvata dalle domande di mia madre" rise
Sbuffai e guardai fuori. Perché i momenti che passavamo insieme dovevano finire sempre così?
Andammo al campetto dove un Josh sudato e urtato ci stava aspettando
"Ciao" disse fiondandosi in macchina
"Che succede?" Gli chiese Jack
"Molly mi ha mollato per Troy" disse imbronciato
"E non hai fatto niente?" Gli chiese sorpreso
"Gli ho dato un pugno" rise lui
"Bravo fratello" disse Jack alzando il pollice
"Ma sei serio? Cosa pensi di concludere con la violenza?" Quasi gli urlai contro
"Se lo è meritato" mi disse Jack guardandomi
"Mi ha rubato la ragazza" aggiunse Josh spuntando tra i sedili
"È lei che se ne è andata" guardai il piccoletto
"Ma lui ne ha approfittato" rispose Jack
"Appunto" fece spallucce Josh
"Sta tranquillo, ritornerà strisciando, sono fatte così" gli disse Jack
"Siete disgustosi" dissi incrociando le braccia e loro risero.
La mia teoria sulla squalliditá dei pensieri maschili era perfettamente e sfortunatamente corretta. Mi augurai che mio fratello non fosse come loro.
Durante il resto del tragitto i due fratelli parlavano di calcio e basket e del fatto che anche nella scuola di Josh avrebbero fatto il ballo d'inverno.
Mancavano solo tre giorni ed io non sapevo cosa mettere e non me ne importava più di tanto.
Era già tanto se avevo deciso di andarci con Nick.
"Grazie per il passaggio" dissi quando arrivammo davanti il cancello e feci per aprire la portiera
"Alice" mi chiamò Jack
"Che c'è?" sbottai frustrata
Mi afferrò per un polso e tirandomi verso di lui mi baciò
"Tu sei strano" dissi staccandomi e ridendo.

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Dopo quasi una settimana sono riuscita ad aggiornare! Scusate però per la schifezza di capitolo :(

Il lato segreto della felicità.      Where stories live. Discover now