2- Landon

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Mi risveglio sul letto di un ospedale, ma che cazzo ci faccio quì? Sono svenuto dal dolore, mica ho un cancro! Cerco di rialzarmi e... oddio che dolore alle costole! Sono tutto fasciato, come una mummia.

<< Scusa, infermiere! >> Urlo dalla stanza vedendo passare un dottore dal corridorio. Ma che sono sordi? << Ma c'è qualcuno che ci sente quì dentro? Oh, sto a parla' con voi!! >> Non posso muovermi e nessuno sente le mie parole, tutti tranne un vecchio seduto su una sedia, accanto al letto dove ci sta sdraiato un bambino che dorme.

<< Ma ti sembra il modo di urlare? Non vedi che mio nipote sta dormendo? Un po' di educazione, ragazzo! >>

Lo fisso ridendo. Che vecchio strampalato, penso. << Se gli infermieri non mi sentono che devo fare? Urlo! >> Rispondo, gentilmente. << E allora?! Com'è finita?! >> Continuo a sbraitare.

<< Signor Atwood, stia calmo! Che è successo? >> Finalmente un cazzo di infermiere.

<< Che è successo? Deve dirlo lei a me, io mi sono ritrovato quì e nessuno dice niente. Non sono mica malato, vorrei tornare a casa. >>

<< Intanto abbassa il tono della voce, c'è un bambino che... >>

<<... che dorme, abbiamo capito! Quello non sta a sentire neanche le bombe, figuriamoci la mia voce. Mi ripeto: vorrei tornare a casa! >>

<< E' maggiorenne? >> Domanda. Ed io rido... ahia che dolore, non posso neanche respirare.

<< Certo che lo sono! Quest'ospedale vi ha rincoglioniti tutti eh! >>

L'infermiere mi evita e continua: << In ogni caso deve aspettare, ha due costole rotte e non può muoversi dal letto, è stato portato quì dal suo maestro della palestra, abbiamo chiamato i genitori, ma non sono ancora arrivati. Quindi... tenendo conto che non può neanche alzarsi da questo materasso la invito ad attendere il loro arrivo e nel frattempo tacere! Grazie. >>

Va via e mi lascia di stucco. Hanno chiamato i miei genitori? Oddio... che razza di idioti! Non verranno di certo correndo, posso aspettare settimane in questo dannato letto. Il mio pensiero va a Flam... le avevo promesso una medaglia o una coppa, cazzo che fine ha fatto la mia coppa? Porca puttana! Chiamo immediatamente il mio maestro.

<< Landon! Ti sei svegliato eh! Come stai? >> Risponde al telefono.

<< Dov'è la mia coppa? >> Chiedo arrogantemente, senza rispondere al suo interrogativo.

<< Non lo so Landon... quando sei sceso dal ring sei svenuto e non ho mica pensato a prendere il tuo trofeo di battaglia... >> Risponde, quasi esitante.

<< Voglio quella cazzo di coppa! Cerca di portarmela in questo minchia di ospedale al più presto,okay?! >> Riattacco, spero di essere stato chiaro. Non posso deludere la mia sorellina: ho vinto per lei.

<< Permesso... >>

I miei pensieri vengono interrotti da una ragazza che bussa gentilmente alla porta.

<< Katie! Entra pure. Leo sta dormendo. >> Risponde il vecchio strampalato.

<< Ciao! Sei nuovo? >> Dice a me? Mi guardo intorno aspettandomi di trovare qualcun'altro nella stanza, consapevole che siamo solo in quattro o meglio... in tre: "il bimbo dorme". Credo che questa frase rimarrà come motto della giornata.

<< Scusa?! Ci conosciamo? >> Rispondo scorbutico.

<< No, scusami, non mi sono presentata. Piacere Katie. >> La ragazza si avvicina a me e mi tende la mano. Ha un viso pallido, ma un sorriso che lo illumina. Porta un cerchietto per cercare di tenere fermo il suo ciuffo moro, ribelle. E' carina, ma invadente per i miei gusti.

<< Non sono nuovo. Io tra un po', da questa merda di struttura, me ne vado! >> La faccio rimanere lì come una fessa, con il braccio teso verso di me che adagio adagio si riabbassa.

<< Sono contenta per te. Vedo che non sei conciato così bene, ma se ti dimettono puoi solo considerarti fortunato. >> Fa per indirizzarsi verso l'altro letto, tentennante, ma si gira esclamando: << E comunque ringrazia questra struttura di merda, come la chiami tu, se sei tranquillo e con pochi dolori considerando le tue costole rotte! >>

La guardo confuso, ma che ne sa lei di quello che ho io? Ma guarda a questa che spara sentenze e mi ha pure fatto agitare! Prendo il telefonino e cerco di evitarla. La sento parlare con il vecchio di quel bambino, credo si chiami Leo, lei deve essere molto affezionata. Sarà la sorella maggiore, la zia?

<< Landon!! >> Ahia! Porca miseria Flam, mi hai appena fatto vedere le stelle!

Eccolo il mio angioletto che si butta dritta addosso a me non appena mi vede. Le dò un bacio in fronte e lei continua ad abbracciarmi e a ridere.

<< Ma che ti sei fatto? Sembri una mummia! >> Esclama, ridendo dolcemente.

<< Sono caduto e guarda come mi sono conciato! >> Le dico, sorridendo altrettanto.

<< Ma hai vinto, vero? Dov'è la coppa? >>

Ecco... la coppa, dove cazzo è la coppa? Il maestro non mi ha ancora portato nulla.

<< Sì, ho vinto Flam, ma... non me l'hanno fatta entrare in ospedale. Quando uscirò da quì vado a prenderla dove l'ho lasciata. >>

Costi quel che costi, sorellina. Quel trofeo sarà tuo, te l'ho promesso.

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Per oggi posto il capitolo riguardante Landon, domani toccherà a Katie :)

Che fine avrà fatto la coppa di Landon?

Sono troppo brevi per voi i capitoli? Dovrei allungarli un po'?

Ho vissuto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora