31- Katie

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<< Leo cosa? Signor Antonio, che succede? >> Grido allarmata, iniziando a piangere. Non posso crederci che Leo non ci sia più. Guardando la faccia disperata del nonno non posso intendere altro.
<< No, no, la prego mi dica che non è possibile!! >>

Il signor Antonio non riesce a parlare. Landon mi raggiunge correndo e così tutti quanti successivamente. Mi accascio a terra esausta.
<< Ma che succede? >> Esclama la mamma di Landon. I miei rimangono immobile sull'uscio della cucina. Landon si abbassa accanto a me ordinando a Flam di portare un bicchiere d'acqua. La bambina corre spaventata, obbedendo.

<< Katie, calmati, ti prego, alzati da terra! >> Mi supplica, ma continuo a piangere così forte da farmi male la testa.
<< Mi spiegate che succede? >> Urla ancora sua madre.
<< Mamma per favore, cazzo!! >> Grida Landon contro di lei.
Mi tira dal braccio, cercando di farmi alzare, ma non sento nulla, è come se fosse addormentato.
<< Piccola, alzati da terra!! >> Alza il volume della voce, tirandomi ancora di più. Continuo a non sentire nulla...
Landon si accorge che non reagisco alla sua forza. Noto come la sua mano si stringa sempre più forte attorno al mio polso, ma non mi sento toccata.

Il signor Antonio corre via, uscendo dalla porta. E' tutto un caos, non riesco più a respirare e ho il naso otturato dal troppo pianto.

Landon mi prende in braccio e mi trascina su, nella sua stanza.
<< Il bambino... quello dell'ospedale di cui parlava Katie è morto. >> Sento udire da mia madre. << Quello era il nonno, lo ricordo. >>

<< Nooo, Leo!! Voglio andare in ospedale!! >> Urlo, singhiozzando.
<< Non puoi! Katie, pensa alla tua salute, per favore, calmati! >> Dice Landon e mi sembra di vedere sulla sua guancia una lacrima.

Non riesco a stare calma, non posso rimanere qui. << Non ti sembra il caso di andare dal signor Antonio? E' da solo, ha bisogno di noi!! >> Continuo ad urlrare, spingendolo forte per cercare di oltrepassare.
<< Scusami , piccola, ma in queste condizioni tu non vai da nessuna parte... perdonami. Cerca di stare serena prima, capisco il tuo dolore, ma anche tu non stai bene, pensa a tutti noi, ti supplico! >> La sua voce inizia a tremare, anche Landon ha bisogno di sfogarsi e deve stare appresso a me?

Ma come si fa a stare calmi quando ti dicono che un bambino di soli pochi anni non è riuscito a sopravvivere a questo mondo infame? Come si fa a stare calmi quando ti scippano dal petto un pezzo del tuo cuore?
Mi volto verso Landon. << Leo non c'è più... Devo essere io a morire, non lui! Ha soli cinque anni, Landon, solo cinque... anni. >> La testa mi gira e inizio a sudare freddo.
<< Ecco, lo sapevo io... Katie, stenditi e respira profondamente. >> Mi consiglia Landon, spaventato. Ho paura di svenire ancora una volta, non quì, non davanti a Landon che soffrirebbe doppiamente. Seguo il suo consiglio e il respiro sembra tornare.
<< Brava, piccola, così. >> Mi mette il doppio cuscino sotto la testa per rialzarla. La porta della sua camera si apre e i miei genitori assistono alla scena.

Landon si avvicina pian piano da loro. << Per favore, è tutto sotto controllo. >>
<< Portiamola in ospedale! >> Dice mio padre.
<< No! Starà meglio tra poco. Non è la prima volta e... non ama stare sui letti degli ospedali. >> Risponde Landon.
<< Ma tu cosa ne sai cosa è giusto o meno per nostra figlia! Io la porto in ospedale! >> Urla mia madre, perdendo la pazienza.

Landon si fa da parte, lasciandoli passare. E' proprio vero, sto meglio, ma il mio cuore continua a battere velocemente e le lacrime a scorrere sul mio viso. Quando mio padre sta per prendermi in braccio lo fermo.
<< No! >> Sussurro. << Voglio restare qui. >>
<< Katie, stai male, dobbiamo... >> Insistono, ma non li lascio concludere.
<< Landon sa prendersi cura di me. >> Dico, affannata, chiudendo gli occhi.

Li lascio lì, increduli e Landon richiude la porta, sedendosi accanto a me.

**************

Dopo un po' di tempo mi ritrovo ancora sul letto di Landon. Apro gli occhi e noto che è ancora notte. Lui dorme sul tappeto, accanto a me, con una coperta addosso. Cerco di accendere la luce per alzarmi, ma appena mi muovo una boccetta appena sopra di me fa rumore e sbatte contro il muro: ho una flebo attaccata.

Landon si sveglia immediatamente e accende la luce al posto mio. << Piccola, tutto bene? >>
<< Volevo solo... andare in bagno. >> Mi affanno persino a parlare.

Si alza dal pavimento e mi aiuta ad alzarmi. << Vieni, ti accompagno. >>
<< Ma... chi mi ha messo questa flebo? >> Chiedo.
<< La dottoressa, è venuta quì. >>
Non ricordo nulla, per quanto tempo ho dormito? Ma come mi sono conciata... tutti devono prendersi cura di me e non riesco neanche ad alzarmi da sola per andare in bagno.
<< Landon... voglio morire. >> Non so come ho avuto la forza di affermare ciò. Ma... ci sono momenti nella vita in cui non trovi più una ragione per vivere, momenti in cui ti senti solo un peso e non utile per gli altri.
<< Katie, non dire mai più queste cose!! >> Mi sussurra con aria severa, prendendomi dal braccio.
<< Inutile... io non sento più niente, puoi stritolarlo pure, ma l'hai notato anche tu ieri che... ho un braccio fuori uso. Io sto morendo Landon... Posso raggiungere il mio Leo. >>

I suoi occhi si inumidiscono, vorrebbe piangere, ma Landon è più forte di quanto crede. Fa un lungo sospiro e mi accarezza la testa. << Tu non stai morendo. Chiaro? Non stai morendo! >> Dice, appoggiando la sua fronte sulla mia, riempiendomi il viso di piccoli baci.

Quando mi rimetto a letto Landon si avvicina ad un cassetto. Esce un piccolo pacco e me lo porge.
<< Ecco, questo è il mio regalo di Natale per te. Non sono riuscito a dartelo in tempo... Lo apro io? >> Chiede, dolcemente. Annuiscmo emozionata, incapace di fiatare.
<< Allora chiudi gli occhi. >> Mi dice, sorridendo.
Mi prende la mano sinistra, quella... funzionante e accarezzandola mi infila un anello nell'anulare. Riapro gli occhi e lo contemplo: E' molto semplice, sottile, con piccole pietruzze di colore azzurro come i suoi occhi. << Ma... questo cos'è? >> Chiedo, come una sciocca.
<< Un modo per ricordarti che sono sempre con te, nella buona e cattiva sorte. >>
<< E'... bellissimo, Landon, grazie! >> Sorrido e lui si avvicina per darmi un bacio dolcissimo.
<< Il mio regalo è... Dietro l'albero. >>
Mi guarda stranito, ma sorridente. << Katie, di solito i regali stanno sotto l'albero! >> Mi contrabbatte, scherzoso.

<< Dipende se il tuo ragazzo è un tipo curioso... >> Rispondo, cercando di non sforzarmi per ridere: mi sento molto debole.
<< Allora corro a prenderlo, tu aspettami quì eh... >>
Annuisco e per un attimo è come se la mia salute fosse migliorata.

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Ok, credo che dopo questo capitolo mi ammazzate un po' tutti... Nulla da dire. Solo capitolo molto triste, ma romantico nello stesso momento. Quando un ragazzo si prende cura COSI' di una ragazza... beh, mettiamoci tutti da parte: questo è vero amore e non può essere distrutto!

Ho vissuto davveroWhere stories live. Discover now