19- Landon

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Il suo profumo, il suo sguardo arrabbiato e poi la sua caparbietà, il suo respiro mentre dorme, i suoi capelli in disordine appena sveglia... io così impazzisco!

Queste immagini mi fanno compagnia mentre mi reco a casa per andare a prendere il borsone. Rallento non appena arrivo sotto l'appartamento di Eddie e noto una pattuglia di polizia che annota qualcosa sul proprio blocchetto, proprio davanti al portone. La curiosità di sapere cosa sia successo è molta, ma non posso permettermi di fermarmi. So già che mi aspetterà mia madre col piede di guerra per essere stato tutta la notte fuori. Sono pronto psicologicamente.

Entro in casa, ma non trovo nessuno. Meglio così, prendo il borsone mentre penso ancora ad Eddie. La notte non era a casa, adesso ci sono i poliziotti. Sarà successo qualcosa di grave? Non me ne frega un cazzo!

Corro verso la palestra, mi aspetterà la ramanzina del mio maestro. Ho perso la cognizione del tempo con Katie...
<< Landon!! >> Eccolo... << Ma che razza di fine hai fatto? Stasera hai un incontro da affrontare e ti salti l'allenamento?! Ma guarda che roba, porca puttana! >> Resto in silenzio, colpevole. Faccio in fretta a cambiarmi e inizio a fare i soliti esercizi di riscaldamento.

Vi è un brusìo attorno a me da parte dei ragazzi presenti in palestra. Inizialmente fingo di non ascoltare, ma non appena sento il nome di Eddie le mie orecchie si rizzano. Continuo ad allenarmi, ma sono deconcentrato. All'improvviso mi arriva il sacco, su cui piantavo pugni, violentemente in faccia da spaccarmi il labbro. Porca troia!

<< Non sei per niente concentrato, ragazzo!! >> Esclama adirato il maestro.
<< Ma dannazione!! >> Mi blocco e mi tocco il labbro sanguinante.
<< Landon, ci risiamo? Ti sei cacciato nei guai? >> Mi sussurra, avvicinandosi verso di me. Ma di cosa sta parlando? Lo guardo perplesso. << Non ho la minima idea di quello che stai dicendo. >> Rispondo.
<< Ah no? E come si spiega il tuo ritardo contrapposto all'arresto di Eddie? >>
Cosa?? Hanno arrestato Eddie?
<< Ma io non ne so niente di questa storia, maestro. Mi sono alzato tardi, tutto qui! >> Sembra credermi, ma non dice più nulla e mi incita a continuare il mio allenamento. << Aspetta! >> Esclamo, bloccandolo da un braccio. Il maestro si gira.
<< Perché è stato arrestato? >> Chiedo, curioso.
<< Si dice che il tizio che è stato aggredito tempo fa l'abbia denunciato di urgenza. >>

Il tempo si ferma: il signor Antonio ha denunciato Eddie? Non aveva detto che non ne aveva intenzione di farlo? Non che mi dispiaccia dopo l'infame che ha dimostrato di essere il mio pseudo-amico, ma tutto è così strano... Perché proprio adesso? Poi ripercorro tutte le immagini della nottata. La tranquillità di Katie, le sue parole... "Non penso arriverà qualcuno, è tardi". Tutto mi è chiaro: lei c'entra qualcosa per evitare di sfogare la mia vendetta su Eddie!

Vaffanculo, Katie!!
Mi levo i guantoni e mi diriggo verso lo spogliatoio.
<< Landon, che cazzo fai? >> Urla il mio maestro.
<< Devo andare! Ci vediamo stasera per la gara! >> Prendo il borsone e lo butto sulla spalla.
<< Ma dove vai? Il tuo allenamento non è finito!! >> Continua ad urlare.
<< Non me ne faccio un cazzo del mio allenamento! Vincerò lo stesso! Prenderemo ugualmente i tuoi fottuti soldi, ok? >>
Vado via, sbattendo la porta e dando un pugno sul muro. Perché Katie? Perché sei andata contro di me? Non sai la rabbia che provo ogni volta che penso a mio padre con la mamma di Eddie!

Corro verso l'ospedale, sapendo di trovarla lì. Entro nella stanza di Leo... ma non c'è nessuno. Saranno in terrazza, la domenica lei dedica tutta la giornata ai giochi. Ricordo bene ciò che mi racconta.

Spalanco la porta che sbatte nel muro a causa del vento. Tutti i bambini sobbalzano e si voltano verso di me. Leo si alza da terra e corre a salutarmi, ma lo evito.
<< Ciao! >> Esclama Katie.
<< Ciao un corno, Katie!! >>
Mi guarda spaventata. Non è questo il mio intento. << Che ti prende, Landon? >> Si avvicina e mi fa segnale di andare dentro, lontano da tutti.
<< Dimmi che non c'entri un cazzo con la denuncia di Eddie! >> Le rispondo, urlando. Lei abbassa lo sguardo e tace. << Porca troia, Katie!! Perché l'hai fatto? Perché?? Mi fidavo di te! Ho sbagliato a raccontarti tutto! Tu non sai cosa vuol dire sentirsi traditi dal tuo più caro amico... da tuo padre!! Cosa ci abbiamo concluso adesso, eh?? Lui marcisce in carcere e la mia rabbia marcisce dentro senza trovare via d'uscita!! Dovevano pagare, tutti e due, Katie!! Non posso essere sempre io a rimetterci le penne, hai capito? Non posso, cazzo!! >>
Urlo con tutta la voce che posso, spaventando lei ed i bambini.
Non mi aspetto nessuna risposta, ma Katie trova la forza per parlare. Mi sorprende. << Non volevo che ti rovinassi la vita! Lo vuoi capire?! >>
<< Ti ripeto: è la mia vita!! >>
<< No, Landon!! Attorno a te ci sono persone che hanno bisogno della tua presenza! Non pensi a Flam? Come sarebbe stata la sua vita se al posto di Eddie ci fossi tu in carcere, eh?? >>

E' vero, preso dalla rabbia mi conosco... Avrei ammazzato di botte Eddie così tanto che sarebbe scattata dritta una denucia e sarei finito dietro le sbarre. E Flam sarebbe rimasta sola. << Dovevi dirmelo, Katie... >> Le rispondo, abbassando la voce, ma ancora incazzato.
<< Anche tu avresti dovuto dirmi molte cose di te prima di chiedermi di uscire con te! >>

Cosa vuol dire? Una lacrima va giù dal suo viso. Mi avvicino per asciugarla, ma lei si scansa.
<< Vai via da qui, Landon... Ho fatto abbastanza per te. Hai ragione tu: non hai bisogno di guardiani, sei adulto ed è la tua vita. Mi sono intromessa abbastanza, ma... ho capito che siamo troppo diversi per... >>
<< ...Per? >> Domando.
<< ...Per trascorrere ancora del tempo insieme. Mi dispiace. >>
Sta per dirmi che non vuole più vedermi?
<< Katie... scusami, per favore. >> La mia voce si raddolcisce, pensare di perderla non fa parte dei miei piani. << Ci aspetta il nostro primo appuntamento, non sono riuscito a darti ciò che... >> Mi blocco. I sentimenti parlano da sé, ma non è il momento. << ...dammi un'altra possibilità! >>

Mi guarda con le lacrime agli occhi, ma non molla. Si volta verso la terrazza per raggiungere i bambini che rimangono in silenzio.

<< Katie, ti prego! Io... ho bisogno di te. >> Dico con un filo di voce.

La porta del terrazzo si chiude e il mio cuore si spezza.
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Reazione di Landon prevedibile, no? Ma... Katie è davvero stanca di lui e della sua vita?
Perché ha reagito così?


Ho vissuto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora