Curiosità- Ho vissuto davvero-

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Scrivo questo capitolo perché alcuni di voi mi hanno fatto alcune domande riguardo la storia e quì darò delle risposte. Se avete dubbi, curiosità da chiedere lasciateli nei commenti ed io di volta in volta aggiornerò il capitolo per rispondervi, taggandovi :)

-Da cosa hai preso spunto per scrivere questa storia?

Credo che abbiate capito come i sentimenti per me, nella vita, stanno al centro di tutto. L'amore... io sono innamorata dell'amore! Grazie a questo grande sentimento si può fare l'impossibile. (Landon è un esempio). Ho preso spunto proprio da ciò in cui credo.

-Cosa mi dici dei personaggi?

Per quanto riguarda Katie è la tizia che ho sempre desiderato di essere: credo che nella vita con un po' di pazienza e dolcezza si riesce a conquistare davvero il cuore di qualcuno.
Landon... beh, è il ragazzo che attrae! Fa arti marziali, è coraggioso, un duro, ma dentro di lui è dolce, romantico, generoso. A chi non piacerebbe un ragazzo così protettivo? Landon è il coraggio in persona: per amore ha stravolto la sua schifosa vita.

I genitori di Landon e la piccola Flam sono tratti da una storia vera. Ho una famiglia a me cara che vive la loro stessa situazione. Separati, lui frequenta un'altra clandestinamente, lei depressa e pazza cronica, non ancora rassegnata alla separazione. E... Flam è una bambina vera, di carattere fortissimo, indescrivibile. Ovvero mia cugina di nove anni. Legatissima al fratello (che non va per niente d'accordo con il padre e molte volte finiscono i loro discorsi menandosi, proprio come la scena della perforazione del timpano.) C'è pure stato un periodo in cui era scontrosa e andava male a scuola a causa della mancanza in casa del padre, con cui è molto legata. Solo che... la famiglia reale è ancora distrutta.

Leo... beh, Leo è un normalissimo bambino con i suoi poteri speciali: la maturità, essendo cresciuto in ospedale, e la dolcezza.

-Perché Leo è guarito e Katie no?

Inizialmente volevo far morire Leo e far vivere felice e contenti Katie&Landon. Ma... Leo è solo un bambino di cinque anni che ha avuto meno esperienze di Katie. Leo è stato il miracolo, Katie ha lasciato il segno.
Mi è piaciuto farvi cascare col fatto che Leo fosse morto :P Dai vostri commenti ho capito che non poteva morire... lui è la mascotte del racconto. La morte di Katie, invece, viene vista diversamente: lei ha lasciato dentro ognuno di loro/noi positività e amore. E' questo che conta quando una persona muore... Farsi ricordare per la propria bontà.

-E' stato più semplice scrivere di Landon o di Katie?

Sincera? Mi sono divertita un sacco quando scrivevo le scene del mitico Landon. Me lo sentivo mio, come se c'ero dentro quelle scene. Per quanto riguarda Katie... è stato davvero difficile identificarsi nel dolore della sua malattia. Ho impiegato più tempo a scrivere i capitoli riguardanti il nostro angelo.

-Cosa volevi far capire con questo tuo racconto?

Semplice: basta leggere il titolo. Bisogna vivere VERAMENTE. Credo sia chiaro il messaggio: tutti nella vita ci concentriamo sul lavoro, sulla solita routine che scaturisce stress e da lì nervosismo, indifferenza, superficialità... Dimenticandoci persino delle cose più banali: un abbraccio, un sorriso, una parola di conforto. Non si vive così. Bisogna dedicare un po' di tempo a se stessi, a chi ci circonda, ringraziandoli solo per il fatto che nonostante tutto stanno ancora accanto a noi, percorrono il nostro stesso cammino, mantenendo il nostro stesso passo. E come ci si ricorda ciò? Abbracciatevi! Se non ne avete il coraggio basta uno sguardo intenso accompagnato da un sorriso... Gli occhi parleranno al postro vostro!


Ho vissuto davveroWhere stories live. Discover now