24- Landon

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Quando non ce la fai più, quando senti l'amaro in bocca che non si scioglie in nessun modo, quando non riesci più a respirare, quando la vita sembra tutta in salita, quando anche le cose belle passano inosservate, quando vorresti farla finita ma... quando tutti intorno cercano di aiutarti ma vedi solo nero, quando vorresti... ma non ce la fai proprio, quando hai perso ogni speranza ed ogni contatto con la realtà, quando t'infastidiscono perfino gli abiti addosso, quando gli altri non ti capiscono, quando il cuore sembra si sia fermato, quando gli occhi vedono ma non guardano, quando forse...non ne vale nemmeno la pena, quando hai l'impressione che pure gli Angeli se ne siano andati...

Quando la mia Katie mi dice che ha la leucemia... il mondo si ferma. Lei è andata via correndo, ma non ho avuto il coraggio di seguirla. E' come se i miei piedi si sono piantati a terra e non hanno la forza per camminare. Mi dò qualche pizzicotto per capire se sto facendo un brutto incubo, ma mi accorgo che sono sveglio e amaramente mi accascio a terra, seduto sul pavimento di questo terrazzo, in questa dannata struttura.

E' dicembre e il gelo mi taglia il viso, il freddo vento dà l'avviso di un vicino temporale, ma non mi importa: rimango quì, con gli occhi lucidi a ripensare a quelle parole pronunciate da lei... dal mio amore fragile e malato. Non è possibile che Dio faccia questo ad una ragazza così perfetta!

Che cavolo di vita è questa? Essere consapevoli che più prima che poi giungerà una fine sicura? Tutti dobbiamo morire, ma non così, non a questa età! Non si può vivere sapendo che ogni attimo potrebbe essere l'ultimo: non è vita! Eppure Katie ha vissuto così bene finora...

Nonostante la sua malattia lei riesce a donare agli altri più di quanto riceve. Lei sì che è sa cosa vuol dire AMARE col cuore. Quanto sono stato stronzo in passato: l'ho tartassata dei miei problemi senza pensare alla sua vita, a cosa stava vivendo... "Hai una vita semplice e perfetta" le avevo detto... sono proprio un coglione!

La tempesta è arrivata, sebbene inizio a sentire freddo non rientro. Piove dentro e fuori. Sono distrutto e non mi interessa di nulla. Chiudo gli occhi, mi lascio andare alla disperazione e mi asciugo le lacrime che mi accarezzano il viso.

<< Landon! >>
Riconosco la voce del signor Antonio. << Rientra, sta piovendo forte e fa freddo, vieni qui! >> Mi urla dalla porta della terrazza, ma continuo a mantenere gli occhi chiusi, senza rispondere.

Ma qui dentro ho capito che mai nessuno si arrende davvero. Tutti cadono, ma sono bravi a rialzarsi. Il nonno del piccolo Leo mi raggiunge e si siede accanto a me. Riapro gli occhi e capisco e vederlo lì vicino a me fa scattare qualcosa in me che mi spinge a parlare.
<< E' malata... Io... Io non ho fatto niente per aiutarla... >> Dico, angosciato.
<< Sai Landon... Due anni fa lei entrò per la prima volta in ospedale, aveva appena diciotto anni. Quando scoprì di essere malata io ero lì a far fare un controllo al mio piccolo Leo. Sai cosa mi disse? "Ho ancora diciott'anni, sono ancora una fanciulla che non ha trovato il suo principe azzurro e non so più se arriverò ad incontrarlo". Ecco... lei l'ha incontrato, adesso. Ti assicuro che hai fatto più di quanto tu pensi. E' innamorata di te, non ho mai visto quella luce nei suoi occhi. Lei ti ama, Landon, non te l'ha mai detto perché ha paura. >>

Le sue parole trasmettono gioia nel mio cuore, ma la tristezza non va via, non ci riesco a pensare che mi sono innamorato per la prima volta e prima o poi devo dirgli addio...
<< Quanto tempo le resta? >> Chiedo, ma temo la risposta.
<< Non si sa, le hanno sempre dato l'1% di vita... Ma lei è forte! >>

Mi volto lentamente, incredulo, a guardarlo. Non voglio che mi vedano piangere. Mi alzo di scatto, guardo il cielo... E' tutto una pioggia scura. << Io non l'abbandonerò... Glielo dica. >> Pronuncio queste parole e vado via, zuppo di acqua.

Scendo velocemente le scale di questo ospedale di merda e mi diriggo direttamente verso la mia palestra. Scavalco il solito cancello ed inizio a sfogarmi con il sacco. Tra qualche settimana ho le Nazionali e non mi sento per niente in forze. Devo pensare agli allenamenti, a mia sorella, a Katie... Esplodo e vorrei sparire. Voglio restare solo, lontano dai problemi e da tutti.

Quell'1% sta a testimoniare che la sua vita è sempre sospesa ad un filo. Ti prego, se c'è un Dio lassù... potresti spiegarmi come salvarla? Perché io credo che potrei morire assieme a lei. Perché Katie ha solo la mia età, è ancora giovane, ha tanto da vivere...

Dò sempre più pugni a questo sacco, sotto la pioggia, e non sento dolore. Sempre più veloce, più aggressivo... finché non mi arrendo, mi sdraio sul terreno sporco di fango a braccia aperte, con la pioggia che si confonde con le mie lacrime. Urlo di rabbia e disperazione, urlo per farmi sentire da qualcuno perché ho bisogno di amore, di consolazione. Questa volta non posso farcela da solo.

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Torno a casa, è notte e non voglio svegliare nessuno. Apro la porta e mi spoglio per evitare di sporcare la casa.

Mi faccio subito una doccia e mi infilo sotto le coperte, ma non prendo sonno. Ho sempre l'immagine di lei nella mia testa... Perché non mi ha detto nulla? Avrei trovato un modo per evitarle tutte quelle sofferenze, l'avrei fatta vivere tranquilla, magari realizzando tutti i suoi possibili sogni... Ma nella vita non è mai troppo tardi.

Katie ha bisogno di me ed io sono pronto a prendermi cura di lei, non importa quanto soffrirò, so solo che voglio trascorrere con lei tutto il tempo che le rimane.

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Ricordiamoci che Landon è un lottatore, per quanto possa perdere riesce sempre a rialzarsi e a lottare :) Starà accanto a Katie, è sicuro! E' giusto che sia così: l'amore è anche questo! Soprattutto questo!

Ho vissuto davveroحيث تعيش القصص. اكتشف الآن