CAPITOLO 18 - LIAM

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"Lei lo sa, l'ha sempre saputo.
Una donna sa perfettamente cosa voglia dire: "tu sei tu".
( Massimo Bisotti  )



Sono sveglio. Non dormo.

Ho resistito tre ore e dodici minuti senza far nulla. Rob mi ha detto di darle il suo spazio, che alle donne queste cose piacciono, il tempo, le riflessioni e blablabla ma io non sono una donna e soprattutto non posso aspettare. Devo andare a scusarmi.
Avevo dimenticato com'era la sensazione di un cuore che ti brucia in petto. Avevo dimenticato quanto potesse essere forte la voglia di qualcuno. E non ho voglia di Julia nel mio letto, o meglio, ho voglia di Julia nel mio letto e di guardarla dormire, di vederla sorridere perché le attorciglio  i capelli tra le dita. Ho voglia di poterle parlare, di vederla felice di fronte ad una pizza e un giorno sentire la sua voce.
Se oggi mi chiedessero "qual è il tuo sogno?", la mia risposta sarebbe senz'ombra di dubbio "Julia e la sua voce." È questo il mio sogno. Poterla vivere ascoltando la sua voce. Ma per ora mi accontento del suo perdono.

Indosso una felpa grigia, dei pantaloni della tuta e corro in auto. Se faccio in tempo magari è ancora sveglia.
Ma che cazzo dico, non me ne frega assolutamente nulla se è sveglia o no! Io le devo parlare. Sveglierò tutto il dormitorio, tutta Seattle, tutto il continente, se è necessario. Sfondo il muro piuttosto che andar via senza averle detto cosa provo.
Dopo circa venti minuti sono fuori la sua porta, forse avrei potuto aspettare giù e darle modo di, non so, mettersi dei vestiti. Ma non me ne importa nulla. Voglio vederla e voglio sapere che ho ancora una possibilità. Devo avere ancora una possibilità!
Le mani mi tremano e questo non è un buon segno. Non mi sono mai scusato con nessuno, eccetto che con Meredith. Ma con lei era diverso... mi scusavo perché sapevo che era giusto, che così doveva andare. Con Julia sento di averne il bisogno, sento di aver bisogno del suo perdono o non so cosa combino.

Batto due volte sulla porta ma tutto tace. Certo, perché ogni persona sana di mente a quest'ora dorme ma non io che devo riconquistare Julia.
Batto ancora, stavolta più forte e con più insistenza. Uno, due, tre colpi. Sto quasi per arrendermi quando la porta si spalanca e la donna più bella che io abbia mai visto mi appare di fronte. In pantaloncini azzurri e canotta, i ricci un po' più morbidi e i due occhi blu più blu del mondo. Credetemi, non ho mai visto niente di così bello e puro e non posso perderlo. Assolutamente no.
La sua espressione è confusa ma le appare quasi ovvio che qui fuori ci sia io.

"Devo parlarti." le dico, prima che possa chiudermi la porta in faccia. Ma Julia è più furba, prende il blocchetto dal comodino e me lo pone davanti: "Vai via" c'è scritto. Nessun punto, nessun punto esclamativo, nulla. La guardo perplesso ma i suoi occhi non lasciano traccia di nulla. Ha smesso di parlarmi, in tutti i sensi.

"Julia, ti scongiuro ascoltami" prova a chiudere la porta ma la blocco immediatamente infilandomi in stanza. Se pensa che abbia finito qui, si sbaglia di grande.
Lancia gli occhi al cielo e si mette a braccia conserte. E non posso fare a meno di notare che il suo pantaloncini sono abbinati alla trapunta, al tappetino accanto al letto e alla vestaglia sulla poltrona. Ma la mia attenzione ora deve concentrarsi su altro. 

"Ho sbagliato, ok? Ho sbagliato tutto ma devi ascoltarmi" un colpo di tosse interrompe l'inizio del mio monologo.

"Ok, io vado a dormire da Melissa" Le... Leila, sì mi pare Leila, la bella rossa, si alza dal suo letto per dirigersi poi alla porta. Ero così preso da Julia che non l'avevo affatto notata.
Neanche mi preoccupo di salutarla che ritorno a dare tutta la mia attenzione a riccioli d'oro.

"Ho sbagliato Julia, ho sbagliato tutto. Credevo di star bene con te e basta. Che il mio cuore era di un'altra persona ma non è così. Credimi, Julia, non è così. Il mio cuore è tuo dal momento in cui ti ho vista qualche mese fa, qui al college. Il giorno dell'orientamento. Io ero seduto sotto ad un albero, con Rob, e tu eri smarrita come sempre." questo l'ho ricordato nei giorni in cui non ci siamo parlati. Sapevo che quegli occhi e quei ricci li avevo già incontrati prima di qualche settimana fa. Lo sapevo. Mi è bastato parlare con Rob e tutto è ritornato a galla. La mia mente l'ha sempre custodita in me.
Julia resta impassibile, anche a questo. Ma io devo provarci. Devo andar via da qui sapendo di aver fatto l'impossibile.

"Ti chiedo scusa, scusa se ti ho fatta sentire usata. Scusa se ti ho fatta sentire la seconda scelta. Scusa se non ti ho fatta sentire importante quanto in realtà lo sei. Scusami Julia, ti prego scusami." Provo ad avvicinarmi, ma lei arretra. Ho creato un muro così grande che attraversarlo ormai mi sembra impossibile ma... ma non posso arrendermi. Non ora che so cosa voglio.
Sospiro e riprendo a parlare. "Credevo che Meredith fosse l'unica persona che io potessi mai amare ma non è così. Forse l'ho amata, tempo fa... ma l'amore non cessa di esistere, giusto?" mi prendo un attimo di pausa e ricomincio quando capisco che non avrò alcuna risposta da lei. "Non so se l'ho amata, probabilmente sì... ma le cose sono cambiate. Anche lei credeva di essere innamorata di me solo perché per tanto ci siamo desiderati. E così è stato anche per me. Ci siamo desiderati e voluti bene, ma basta. Lei ha trovato la sua anima gemella ed io la mia." mi avvicino e le afferro le mani senza che lei arretri pur mantenendo lo sguardo fisso nel nulla. "Tu. Tu sei la mia anima gemella. Ne sono certo. Lo sento quando mi guardi con quegli occhi magnifici. Quando, anche senza parlare, i tuoi occhi mi raccontano mesi, anni, ed io apprendo tutto. Voglio apprendere tutto di te, Julia, se solo tu mi dai un'altra possibilità." Per la prima volta, dopo giorni, mi guarda davvero. I suoi occhi nei miei, finalmente. Sorrido quando con gli occhi mi intima di continuare.
Mi avvicino di più, in modo tale da avere quelle perle blu esattamente nei mie occhi.

"Ho sbagliato tutto e ti chiederò scusa per il resto dei miei giorni se sarà necessario, ti chiederò scusa anche mentre dormi se me lo chiederai. Anche in ginocchio ma ti prego..." sospiro "Ti prego, Julia, dammi un'altra possibilità e ti giuro che non te ne pentirai. Te lo prometto!" Sorride. E non un sorriso qualunque perché a sorridere ci sono anche i suoi occhi.
Afferra il libretto dal comodino e ci scrive velocemente, mentre io le sono accanto che leggo:

"Mi sono sentita usata."

Non le lascio neanche continuare la frase che la interrompo immediatamente. "No! Assolutamente no! Credimi Julia, tu sei stata la cosa più vera e pura che io abbia mai avuto tra le mani e non ti userei mai. Mai!" L'espressione accigliata sembra affievolirsi un po' e sul suo viso sembra comparire un accenno di sorriso.
"Perdonami, ti prego. Ho parlato senza riflettere e ho fatto un casino ma..." sospiro e mi avvicino ancora di più alla donna più bella che i miei occhi abbiano visto e il mio cuore fatica a restare lì dov'è perché finalmente non arretra. "ma non posso fare a meno di te." Poso con cura la mia fronte alla sua, posso avvertire il calore aumentare nella stanza, il suo battito pulsare più forte, le nostre anime che si abbracciano, le nostre labbra che si bramano.
"Io non lo so, Julia, non lo so cosa mi fai, ma so che non voglio perderti." I suoi occhi blu mi parlano. Finalmente riesco di nuovo a leggere in quell'immensità. Finalmente riesco a sentirla di nuovo mia.
Le sue piccole mani risalgono lungo la mia schiena. Così piccole eppure sembrano lo scudo più grande e forte che io potrò mai avere.

"Perdonami, ti prego." Sussurro.

Le piccole dita tracciano piccole lettere sulla mia carne fatta di lei. "Non deludermi più." Sì, ci mette anche il punto. Non capisce che da questo momento in poi è in trappola. E' mia. Solo ed unicamente mia e sarò maledetto se la lascerò scappare via. Mai più nessuno le farà del male. Nessuno!

"Qualsiasi cosa ti abbia riservato il passato, sono pronto a rimediare. Sono pronto a farti rinascere." I suoi occhi brillano sulle ultime parole e, a me stesso, prometto di non lasciarla andare... mai più.
Le mie labbra si muovono senza il consenso del resto del corpo ma quando incontrano la sua carne, calda e morbida, mi trovo a scoprire che le sue labbra erano lì ad aspettare me. Mi accolgono impazienti di danzare alla stessa velocità delle mie, con la stessa sintonia e con la stessa voglia di viverci.
Voglio viverla. Non sono mai stato così convinto di qualcosa come di questo... voglio viverla!
Le afferro i fianchi e lascio che le mani viaggino da sole ad esplorare il mio posto preferito: Julia. In tutta risposta lei mi attira ancora di più al suo piccolo corpo. E' alta, ma magra, così piccola che potrei coprirla con un abbraccio.
Le prendo i capelli con una mano e li accarezzo piano mentre l'altra viaggia sul suo petto esplorando e memorizzando ogni singola parte del suo corpo.
Non so come, ma ci ritroviamo sul letto. Anzi, so come. La bacio con passione e con tutta la voglia che ho di viverla e con altrettanta passione, la dirigo sul letto.
Non ho bisogno di spogliarla per rendermi conto che la voglio con tutto me stesso, mi basta guardarla negli occhi. Ma sarò paziente, per lei.

Ci stendiamo così, uno di fronte all'altro, e giuro che vorrei immortalare questo momento. Anzi, tutti i momenti in cui Julia è con me. E anche quando non lo è.

Guardo l'orologio sul polso e mi rendo conto di essere in ritardo di quattro minuti ma almeno ho la sicurezza di essere il primo.
"Auguri" le sussurro sulle labbra. Non chiede come faccio a saperlo, probabilmente Leila avrà già spifferato tutto ma a me non importa. Importa solo di quel leggero rossore sul viso, del sorriso più sincero che potrò mai vedere e della donna migliore che io abbia mai conosciuto.
"Posso restare qui a parlarti e... guardarti? Anche se non risponderai, per tua scelta?" Non dice niente ma lo leggo nei suoi occhi che vuole che resti, che resti ad ascoltarla.

E così passano minuti, forse ore, so solo che il mattino dopo i suoi ricci biondi sono sul mio petto, la sua mano sinistra sul mio cuore e quella destra nel mio orecchio e anche se può sembrare scomodo, non ho mai dormito così bene come questa notte.

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Ciao a tutti, spero che la storia vi stia piacendo. Per ogni aggiornamento o non so, curiosità, potete trovarmi su Facebook come "Miryam Martins".
Buone letture :)

IF YOU WANT ME, COME GET ME.Where stories live. Discover now