CAPITOLO 30 - JULIA (ULTIMO).

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  "Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano."
( Paulo Coelho )



La vita è magnifica.
L'ho capito il giorno in cui mi sono risvegliata dal coma ed ero ancora tutta intera.
L'ho capito, e ne ho avuto la prova, quando Liam ha preso parte della mia vita.
Liam ha riempito ogni spazio vuoto del mio cuore, li ha resi pieni di amore, gioia e serenità.
Ha tappezzato le pareti del mio cuore di gentilezza, ha curato le sue ferite. Mi ha reso... viva.
Prima di incontrarlo mi limitavo a sopravvivere... ma con lui sono rinata. Ed anche la mia voce.
Liam mi ha fatto capire l'importanza dell'agire, mi ha fatto capire l'importanza dell'amore e... di quanto fossi egoista. Ero così impegnata a crogiolarmi nel mio dolore che non mi ero resa conto che con il mio silenzio stavo ferendo tutte le persone che ho attorno. Ero così impegnata a non reagire, per l'ennesima volta, da non capire che chi mi ha sempre amata stava soffrendo a causa mia, a causa del mio essere costantemente inerme.
Liam mi ha risvegliato dalla paura.
Liam mi ha risvegliato dal dolore.
Liam mi ha riportato in vita e questo lo ricorderò per sempre.

I giorni con lui sono tutta un'altra cosa.
Adoro svegliarmi e ritrovarmi il solito buongiorno sul cellulare, adoro trovarmelo giù in caffetteria con una ciambella e latte macchiato per entrambi.
Adoro studiare con lui e la domenica mattina guardare le sue partite di Football.
Adoro quando mi bacia.
Adoro quando mi accarezza la schiena e quando prova ad essere romantico. Adoro il fatto che non è mai troppo invadente, che rispetta i miei tempi e i suoi si adeguano perfettamente a tutto quello che mi riguarda.
Adoro il fatto che mia sorella lo adori e che i miei genitori lo aspetteranno nelle feste di Natale per conoscerlo meglio, perché credono possa rendermi davvero felice.

Per il ringraziamento, però, è toccato a me conoscere meglio la sua famiglia.
Il viaggio per tornare in California sarebbe stato troppo lungo per star lì solo qualche giorno, mentre Liam abita poco distante dal college.

Avevo un terrore assurdo di non piacere alla sua famiglia, di non essere abbastanza "sofisticata" come i membri che la compongono.
Invece è tutto completamente diverso da come me l'aspettavo.
La madre di Liam è dolcissima, una donna sincera e piena d'amore.
Dopo qualche settimana separati, lei ed il compagno, George, hanno deciso di ricominciare ma per davvero.
Sembra che la morte del padre di Liam abbia smosso tutti e abbia motivato chiunque ad essere migliore.
Veronica, la sua sorellastra, è magnifica. E' divertente, allegra e per niente antipatica. Ha deciso di dedicarsi allo studio e di abbandonare i concorsi di bellezza che rendevano felici tutti eccetto lei. Ha grandi obiettivi nella vita, obiettivi che si avvicinano a quelli di Isabel e forse è proprio per questo motivo che Liam adora così tanto Izzy.
Suo fratello, Lucas... beh, è senz'ombra di dubbio suo fratello. Ha l'aria da spaccone eppure è percepibile la sua dolcezza.

Sono qui da dodici ore eppure mi sembra di conoscere benissimo questa famiglia, anche se Liam ha fatto di tutto per tenersela per se.
Abbiamo camminato molto, mi ha portato nei posti frequentati da bambino, fuori il suo vecchio liceo, il suo bar preferito... tutto questo con Lucas che si lamentava del fatto che avremmo potuto prendere la sua range rover.
Ovviamente il giro della casa è una delle cose che mi ha impressionato di più. Sia per l'immensa grandezza che per il gusto classico che la caratterizza. E questo l'ho fatto presente ad ogni stanza ed angolo visitato.

Non mi spaventa più il dover parlare, anche se i primi giorni sono stati tremendi.
E' esattamente come quando ho smesso di parlare... non so quando, ma un giorno ne ho sentito l'esigenza. Il giorno in cui stavo per perdere per sempre Liam. Quello mi ha portato a combattere.
Non parlare mi piaceva, mi piace. E' per questo motivo che in alcuni giorni resto in silenzio per ore e non perché sia ritornata la Julia di un mese fa, ma perché il silenzio mi fa stare bene. Il silenzio mi rende serena e felice.
Ho anche chiamato lo psicologo che mi ha seguito dopo l'incidente, era così felice che a momenti sembrava piangesse.
Mi ha detto che la difficoltà che ho avuto inizialmente nel parlare era ovvia e dovuta allo shock, difficoltà che avrei avuto anche se avessi parlato il giorno dopo risvegliata dal coma. Solo che io ho ritardato i tempi e, di fatto, peggiorato un po' la situazione.
Ma adesso va meglio. Adesso riconosco la mia voce. Voce che Liam ama.
Voce che non restituirò indietro alla paura.
Il silenzio mi dona pace, ma parlare mi aiuta altrettanto. E' per questo motivo che ho deciso di bilanciare le due cose e il fatto che Liam, Leila, Isabel, la mia famiglia e chiunque mi circondi lo accetta, mi rende davvero felice.
Non provano a cambiarmi, a loro vado bene così... anche se delle volte preferisco osservare e memorizzare piuttosto che parlare a vanvera.

Nella mega casa della famiglia Martin (o forse non più Martin?) arieggia un ottimo profumino di tacchino al forno cucinato dalla madre di Liam, fatto unicamente da lei. Io ho provato ad essere d'aiuto facendo dei dolcetti con Veronica solo che per metà son venuti bruciati... e quindi direi che nel nostro caso basta sicuramente il pensiero.

"Julia, tesoro, accomodati" George mi fa posto alla sua destra e ammetto che l'idea di sedermi proprio accanto a lui non mi alletta. So che Liam non stravede per George e che sta provando a rivalutarlo... io invece lo sto ancora inquadrando e averlo così vicino mi matte in ansia.

"Ecco il tacchino, servitevi pure e non fate complimenti" esordisce la madre dietro un tacchino più grande della sua faccia.
E infatti di complimenti non ce ne sono da fare. Il profumo era ottimo... il sapore di meno. Se non altro era commestibile, eccetto che per le carote che erano pura plastica.

"Ottimo non lavoro, mamma" Liam se la ride da ore con suo fratello, e questo fa sorridere pure me anche se mi dispiace davvero non essere riuscita a fare mezzo complimento se non un "Buono" forzato dalla mia coscienza e che, ovviamente, è stato deriso da tutti, molto più coraggiosi ad ammettere che era immangiabile.

"Tesoro è la prima volta che provo a fare un tacchino..." ci riflette su e poi ammette "E' la prima volta che provo a cucinare in generale, quindi siate clementi. Possiamo sempre ordinare una pizza tra un po'." Sul viso di George e degli altri commensali sembra stendersi un velo di sollievo. E, probabilmente, anche sul mio.

"Prima, però, devo annunciarvi qualcosa" oddio. Liam si alza piano e osserva tutti. Non vorrà mica chiedermi di sposarlo adesso? Ho appena ricominciato a parlare ed ho appena accettato di ritornare ad essere toccata da un ragazzo, non sono pronta ad urlare frustat da un matrimonio prematuro. E poi non sono pronta. E non ho l'età. Non abbiamo neanche una casa, un appartamento, un lavoro, o... niente
Tutti osservano entrambi e se credono che io possa aspettare già un bambino siamo proprio su un pianeta opposto. Io non c'entro niente, gente.
Liam è visibilmente eccitato per la notizia, e questo mette tutti noi in agitazione. Me in primis, che non sono pronta alla vita matrimoniale e a decidere un abito da nozze.

"Domenica scorsa, alla partita di Football., c'erano alcuni procuratori e..." Dio grazie, sospiro per il sollievo di un eventuale stress pre-matrimoniale e resto ipnotizzata perché ho bisogno di sapere come continua questa cosa.
Liam sorride a trentadue denti e quasi mi sembra di vedergli luccicare gli occhi. "E... finito il college avrò un contratto con i Seattle Seahawks." In meno di due secondi sua madre scoppia in lacrime e chiunque urla un "Sì", "che bello", "non posso crederci", eccetto Lucas che ci introduce anche qualche parolaccia. Io resto pietrificata e non perché non mi faccia piacere ma perché sono così felice per lui che è inspiegabile.
E' inspiegabile la felicità che sto provando in questo momento. L'orgoglio che provo per lui. La gioia nel vederlo così fiero di se stesso, così felice.
Mi fiondo tra le sue braccia, quando sua madre finalmente gli consente di respirare e poi scoppio a piangere.
Lo so che non ha senso, ma sono così felice che riesco solo a far questo.

"Sono così felice per te" sussurro sul suo petto. Stringo più che posso la presa e cerco di dimostrargli quanto sono grata di tutto questo.
Di ogni cosa che ci circonda, di ogni cosa che ci rende felici.

"Non ce l'avrei mai fatta se non fossi stato così tranquillo sapendoti al mio fianco" le sue parole provocano un "ooh" di coro tra i familiari che noi avevamo completamente scordato ci stessero ascoltando.
Ma non mi importa, non ho più paura di dire ciò che penso e non ho più paura di ciò che provo.
Non ho più paura di vivere.

"Vieni con me." Dopo il resto degli abbracci e dei complimenti, Liam riesce a liberarsi e mi tira con se fuori casa. L'aria fredda mette a dura prova la mia resistenza, soprattutto col mare a pochi metri di distanza da noi, ma io resisterei ad una pioggia di meteoriti se lui me lo chiedesse.

La casa della madre di Liam, casa in cui Liam stesso è cresciuto è praticamente di fronte un parco magnifico che, teoricamente, dovrebbe essere chiuso a quest'ora. Ma questo di certo non è un problema per Liam che entra ed esce ovunque senza farsi nessuno scrupolo.

"Questo è Charles Richey Sr Viewpoint, adoro questo parco. In quell'acqua" indica il mare "da bambino, ci gettavo migliaia di monetine..." lo ascolto con incanto mentre ci districhiamo tra alcune pietre e ci avviciniamo sempre di più al mare. "Non capivo che il lancio della monetina col desiderio andasse fatto solo in alcuni posti." Ridacchia "Per me dove c'era acqua, c'era vita. E se c'era vita, c'era la possibilità di realizzare i miei desideri." l suoi occhi sono lucidi, probabilmente ricordare la sua infanzia e la costante assenza del padre non sarà semplice. E non è semplice confortarlo perché non so cosa si prova, sono sempre cresciuta in una famiglia in cui amore, affetto, sincerità erano alla base di tutto e, nonostante la vita privilegiata che Liam ha vissuto, è stata sicuramente costernata da mancanze.
Adesso sto imparando ad ascoltare e lui sta imparando ad aprirsi. Sto imparando che non sono la sola, al mondo, ad aver sofferto e che tutti combattiamo la nostra guerra e non importa quanto sia grande, ognuno ha i proprio mostri da sconfiggere.

"Cosa desideravi il più delle volte?" il vento di novembre continua a congelare il mio viso ma sono disposta a diventare un ghiacciolo se questo significa restare accanto a Liam.

"Che mio padre non stesse sempre in tournée" si volta a guardarmi "Ma... non voglio parlarti di questo." Sussurra "Ho mantenuto la tradizione di lanciare una monetina ogni 1 gennaio e se non sono qui quel giorno, di farlo non appena ci ritorno." Si volta a guardarmi "Quest'anno l'ho gettata a maggio." Fa spallucce "Sai, avevo quasi perso la voglia di sperare, avevo rovinato tutto con Meredith, mio padre... ma poi ho pensato che provarci non era una pessima idea, che le tradizioni son tradizioni e... e ho desiderato di incontrare la donna della mia vita, perché quello era il momento giusto." Ridacchia al pensiero del suo desiderio "Quella sera sono tornato al College per gli esami finali e la prima persona che ho visto è stata Meredith con Mark." Scuote il capo "Ma il giorno dopo ho visto qualcuno di nuovo... ti ho vista. Eri in visita al college e, per tua sfortuna, avevi sbattuto contro Meredith." Certo, la solita fortunata. Almeno non era Candice "La prima cosa che ho pensato quando ti ho vista, è che adoravo quei ricci. Ma non potevi essere tu se io ero cotto di un'altra..." sospira "Ma poi ti ho rivista a settembre e il tuo viso mi sembrava di averlo già visto altrove. E, nonostante i tuoi continui due di picche, non riuscivo a non pensare a quell'oceano che hai al posto degli occhi." Sembra emozionarsi e ammetto che tutto questo emoziona anche me, a tal punto da essere diventata indifferente al vento e al gelo di Seattle. Ci siamo solo noi due. "Quando ho ricordato dove ti avevo vista non riuscivo a credere che potesse davvero essere così, non credevo che tu... potessi essere lei. Ma lo sei, Julia. Ti ho rifiutata perché credere di provare altro per un'altra persona era l'unica cosa che riuscivo a fare in quel momento. Ma vederti con un altro, vederti da sola e senza di me mi uccideva. Credimi, mi uccideva. E il primo mese con te è stato fantastico, anche senza la tua voce. A me bastavi tu così come sei." Si rabbuia per un secondo ma poi ritorna in se."Poi hai tradito la mia fiducia e mio padre si è tolto la vita per non pagare le sue colpe e la mia testa ha smesso di funzionare. Ma non il mio cuore..." mi rendo conto che sto piangendo solo quando Liam mi asciuga una lacrima che solca la gote. Non posso crederci. "Il mio cuore non ha mai smesso di amarti e non ha mai smesso di sapere che tu eri l'unica. E quando finalmente Izzy ci è riuscita, quando finalmente Izzy mi ha sbloccato... ho capito che i desideri si avverano ma che a volte ce li lasciamo scappare. Ed io stavo facendo esattamente questo, ti stavo perdendo..." ora qualche lacrima solca anche il suo viso e non è mai stato più bello di così. Spogliato delle sue paure, dei suoi sentimenti e dei suoi segreti. Mi accarezza con una mano e con l'altra mi attira a se e così vicino mi rendo conto ancora una volta di quanto mi era mancato il suo profumo. La mia pelle che cambia a contatto con la sua... del mio cuore che accelera quando i suoi occhi incontrano i miei. "La tua voce mi aveva spezzato. Tu hai tentato per me ed io non riuscivo ad ammettere i miei sentimenti... non riuscivo ad ammettere che tu sei lei. Tu, Julia... solo tu." Le mie labbra corrono in soccorso delle sue, che un po' tremano per il freddo, un po' per l'emozione. Ed anche se l'ho già detto, scoppio di felicità.
Liam aveva desiderato me ed io avevo desiderato di ritornare a vivere. E non si pentirà del suo desiderio. Non si pentirà di aver scelto me, ad altro.
Perché lui mi ha salvato da me stessa.
Mi ha riportato in luce salvandomi dal buio in cui io stessa mi ero conficcata.
"Ti amo con tutto me stesso, Julia" sussurra tra le lacrime e non ho mai creduto così fermamente a qualcosa. Non ho mai creduto così tanto a qualcuno. Non mi sono mai fidata così ciecamente di un essere umano.

"Anche io Liam, non mi lasciare mai." Mi stringe al suo corpo, mi avvolge tra le sue braccia.

"Sono qui per te, sono qui per te fino a quando vorrai." Sussurra ed io, in me stessa, sto silenziosamente urlando "Oggi e sempre... sempre." E poi ricordo che posso farlo. Che adesso posso urlarlo al mondo intero... ma non appena apro la bocca le parole si riducono in un sussurro perché l'emozione è più grande.
Mi bacia ancora e mi rende sua senza capire che son sua dal primo istante in cui l'ho visto seduto lì, sotto quell'albero. Son sua da sempre, e sempre sarà così.

Quando riprendiamo fiato afferro una monetina dalla tasca e la getto a mare.

"Cosa hai desiderato?" chiede tenero.

"Non posso dirtelo o non si avvererà." Non glielo dico che ho desiderato che il nostro amore resti così... che possa solo cresce e mai cessare. Non glielo dico che ho desiderato di avere tutto quello che ho già.

"Questa è una delle sere più belle della mia vita" sussurra tra i miei capelli, e lo penso anch'io. Ma so cosa può renderla ancora migliore.
Lo trascino verso casa, e mi dirigo alla dépendance che hanno gentilmente affidato a noi due, "per la nostra intimità", ha suggerito George.

"Ti amo, Liam." Gli dico, prima di sfilarmi la maglia e lasciarla cadere sul pavimento. Non ho pensavo di poter concedermi di nuovo a qualcuno, ma niente mi sembra più giusto di questo, adesso, con Liam che non perde tempo, non si fa cogliere impreparato. Si avvicina in fretta ma con delicatezza e in un secondo anche la sua maglia scompare.

Non ho più vergogna del mio corpo, non ho più vergogna di guardare la mia cicatrice né che qualcun altro la vedi.
Sono pronta a tutto. Sono pronta a tutto per Liam.
Senza la maglia ad ostacolarlo le sue mani viaggiano più decise sulla mia schiena, sui miei seni. Imprigiona il mio corpo al suo mentre le sue labbra depositano leggeri baci dal mento, in giù.
La sua lingua esplora il mio corpo passando dalle spalle, al petto, alla pancia... e poi resta ad osservare un secondo la cicatrice. L'accarezza come se fosse qualcosa di prezioso, come se fosse qualcosa di estremamente delicato... poi la bacia. E questo mi emoziona.
Lui accetta le mie ferite, lui le ama.
E non so spiegare quanto il mio cuore straripa di amore, ma posso giurare di non aver mai amato nessuno così.
Liam mi ha donato la vita.

"Ti amo anch'io, Julia." Sussurra sulla mia cicatrice.

Ho sempre detto che mi piace osservare.
Mi piace sapere cosa mi circonda, mi piace sapere che chi ho accanto non mi farà del male e mi piace sapere che se qualcosa mi sembra storto, allora posso sistemarlo. Basta osservare.
E adesso che osservo Liam commuoversi davanti ad un pezzo di me ricucito, davanti ad un pezzo di me che mi ricorda di essere sopravvissuta, davanti al ricordo di un qualcosa che poteva uccidermi... capisco che non mi farà mai del male e che semmai qualcosa andasse storto, allora potremo sistemarlo.

Io davvero non lo so cosa ci riserva il futuro, davvero non so cosa potrà accadere, so solo che quando l'indomani mattina mi risveglio con solo un lenzuolo a coprirmi e con Liam conciambelle e latte macchiato per entrambi, capisco che non mi importa più di niente se non di adesso.

"Io li adoro quei ricci biondi..." sussurra prima di fiondarsi di nuovo su di me.
E forse non sempre le cose vanno per il verso giusto fin da subito, forse bisogna soffrire, bisogna lottare e non tutti hanno fin da subito vita semplice... ma ho capito che tutto il dolore che ho vissuto non è stato vano se mi ha portato qui, se mi ha portato a Liam.

Non so quando ho deciso che non avrei più avuto paura di amare, semplicemente un giorno mi sono svegliata e ne ho sentito il bisogno.
Il bisogno di amare incondizionatamente Liam.
E non mi interessa di quante cose dovrò ancora affrontare, con lui accanto... son pronta a tutto.
"Mi hai ridonato la vita" sussurro nuda sul suo petto.

"Tu sei la mia" sussurra tra i miei ricci.



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Sì, con un po' di tristezza vi annuncio che siamo giunti all'ultimo capitolo ma non temete, a giorni uscirà l'epilogo e tra un mesetto circa il Book Trailer della mia prossima storia. Storia del tutto diversa da quelle che hanno caratterizzato fin ora Meredith e Julia.
Non so che altro dirvi se non ringraziarvi per avermi seguito fin quei e, visto che non me la sento ancora di salutare voi e due personaggi che ho amato, mi limito a dirvi... alla prossima! (E forse forse, a fine epilogo vi svelerò i nomi dei prossimi protagonisti. E per le più pignole, no, non sarà Candice... tranquille! :D )

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DOPPIO SPAZIO AUTRICE.

Hey, tu che hai letto questa storia e l'hai amata, corri a leggere anche "Under the Sky" e non te ne pentirai. Dai, provaci, che ci fai ancora qui?
Bacini 💖

IF YOU WANT ME, COME GET ME.Where stories live. Discover now