Capitolo 1

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Arrivammo dopo 8 ore di treno, il nostro taxi si fermò proprio davanti ad una villetta rosa e azzurra. Entrammo in casa e Irene mi indicò la camera dove andare a sistemare la mia roba.
Entrai ed era a dir poco stupenda. Un enorme letto bianco a due piazze era sistemato al centro della stanza con due comodini e due bajour dello stesso colore del letto,un enorme armadio a muro con tanto di specchio, una scrivania e una poltrona sul rosa antico.

Misi le valigie dentro la cabina armadio, ci avrei pensato dopo a sistemarle, nel frattempo l'unica cosa che mi andava di fare era visitare Montepagano, vedere le sue bellezze e magari fare anche nuove amicizie. Andai in cucina, dove trovai Irene intenta a mettere una teglia nel forno.

"Ehm...Ire, ti spiace se esco un po'?Vorrei visitare la città."-le domandai stando sullo stipite della porta. Lei si girò sorridente.
"Si certo Sere, va pure, fai solo attenzione a non perderti..nel caso dovesse accadere non esistere a chiamarmi, questo è il mio numero."-Mi porse un foglietto di carta che afferrai e misi in tasca.
Feci lo stesso con il mio e glielo lasciai sul tavolo dopodiché la ringraziai e uscii.

L'aria fresca già si faceva sentire, era tutto diverso rispetto alla mia Calabria. Lí è stupendo, non conosciamo stagioni intermedie. Si passa direttamente o all'inverno o all'estate, soprattutto in quest'ultima stagione il sole picchia tantissimo, tanto che a volte si raggiungono i 45^C.

Comincio a camminare finché non mi ritrovo davanti ad un bar, poco affollato, ma un cartello appiccicato al vetro mi incuriosisce.
"Cercasi commessa"

Perfetto direi, potrebbe essere un occasione da non perdere!Entro e dopo aver parlato con i titolari del bar ed essere rimasti d'accordo che ci saremmo visti il giorno seguente, esco e continuo il mio giro.

Trovai un lavoro niente male, ero riuscita in qualche modo ad andare "avanti",certo non era per niente facile, avendo lasciato la mia terra e i miei genitori, però qui per il momento sto bene, abito in una casa stupenda e Irene è molto simpatica nonostante la conoscessi da qualche ora.

Mentre ero persa nei miei pensieri non mi accorsi di ritrovarmi a camminare per le spiagge abruzzesi. Il mare era calmo, ma era totalmente diverso da quello calabrese..Qui l'acqua era molto diversa, mentre giú da noi ci si può anche specchiare.

Ad un tratto un pallone mi colpì fortissimo in testa tanto che caddi a terra.
Mi si avvicinò un ragazzo, alto, moro e ricciolino con degli occhi stupendi, erano castani con delle sfumature sul verde.
"Stai bene?Scusa tanto, stavamo giocando, non pensavo potesse arrivare in testa a qualcuno."-Disse sorridendomi indicando la palla.

Gli sorrisi e lui mi aiutò ad alzarmi.
"Comunque piacere Gianluca"-si presentò porgendomi la mano che prontamente strinsi.
"Serena, piacere mio."-il tempo di presentarmi che un suo amico iniziò a gridare il suo nome, così si scusò e corse da loro.

Continuai a camminare sul bagnasciuga pensando a quegli occhi, chissà se avrei rivisto più quel ragazzo.
Poi ripensai al lavoro al bar, sicuramente incontrerò qualche suo amico ma non avrò mai il coraggio ne tantomeno la faccia per chiedere di lui, magari sarà fidanzato, insomma è proprio bello e non penso proprio che sia single.

Sospirai e mi convinsi che sarei rimasta sola per il resto della mia vita, anche perché una ragazza con 10.000 problemi chi mai l'avrebbe voluta?
Guardai l'ora e già si era fatto tardi, così mi incamminai verso casa.

****

"Allora ricapitoliamo, si chiama Gianluca e non sai altro di lui?"-Ebbene si, avevo deciso di fidarmi di Irene e raccontarle l'avventura che mi era capitata oggi.
"Si, ma è inutile illudermi inutilmente, non lo rivedrò mai."- Affermai ormai sconfitta.
"Eh chi lo dice?Sere, Montepagano è una cittadina piccola,non vi sono molti abitanti qui.
Sicuramente lo incontrerai, fidati."-Mi disse facendomi l'occhiolino.

Annui poco convinta e andai in cucina a preparare la cena.
Dopo mangiato, lasciai il lavoro più noioso, ovvero quello di lavare i piatti, ad Irene che si era offerta gentilmente di pulire tutto dato che io avevo cucinato.

Salii in camera e dopo essermi sdraiata presi il cellulare e chiamai mamma. Rispose dopo due squilli. Le raccontai dell'incontro avvenuto con Irene in stazione, del fatto che lei era in Calabria perché era venuta a trovare i nonni e che abitava da qualche anno a Montepagano, della gentile proposta da parte sua si ospitarmi da lei finché non trovavo un appartamento e infine del lavoro che avevo trovato.

Decisi di mia spontanea volontà di omettere l'incontro con Gianluca, anche perché cosa mai avrei potuto dirle?Non sapevo nulla di lui.
Chiusa la chiamata andai in bagno e dopo essermi lavata e messa il pigiama andai a letto.

Ore 01:28

Non riuscivo a chiudere occhio, continuavo a pensare ad un metodo per rivedere Gianluca.
Quel ragazzo aveva un non so che di diverso, ne ero attratta e una parte di me aveva paura di questa cosa.

Paura di poter soffrire ancora, paura che quel sentimento ancora minuscolo potesse crescere, trasformarsi in qualcosa di enorme e far male, molto male.
Decisi di alzarmi dal letto e andare giù in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.

Aprii la porta e sentii dei schiocchi di baci provenire dal piano inferiore. Scesi le scale molto silenziosamente e una volta arrivata nel soggiorno vidi Irene che stava baciando appassionatamente un ragazzo.

Riuscii a notare solo i suoi occhiali rossi poggiati sul tavolino di fronte a loro. Per non disturbare, andai in cucina, presi l'acqua e tornai in camera mia.

Hai visto la mia coinquilina!?Sono felice per lei, chissà da quanto sta con quel ragazzo!?
Con mille pensieri in testa e con quei dannati occhi che mi tormentavano caddi fra le braccia di Morfeo.

||SPAZIO AUTRICE ||
Ecco il primo capitolo della storia!🙈
Spero vi piaccia❤️
Baci!😘🌹

Ti amerò fino a quando fa beneTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang