Capitolo 28

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LEGGETE LE NOTE AUTRICE!
GRAZIEE

POV'S Gianluca.
"Non ho idea di dove possa essere giuro."-continuai a dannarmi tenendomi la testa fra le mani.
"Forza Gian, la ritroveremo. Abbiamo denunciato la sua scomparsa!Messo volantini con la sua foto dappertutto. Montepagano è piccola sicuramente qualcuno l'avrà vista!"-continuò a dire Piero.
La stessa mattina feci tappezzare la città con foto di Serena, magari qualcuno l'avrebbe notata!
Magari aveva bisogno d'aiuto, magari si sarà persa, anche se l'ultima opzione l'avrei esclusa totalmente dato che abitava qui da un po'.
"Gian, il tuo computer segna l'arrivo un'email."-mi avvertii Irene scendendo dalle scale.
"Ma ti pare cosa?Sicuramente sarà qualche fan!Adesso devo pensare a trovare Serena."-sbottai nervoso.
Le email. Che stupidaggine, me ne arrivavano milioni al giorno e lei pensava a questo.
"Falla aprire da Ignazio."-le disse Piero e lei annuii risalendo le scale.
"Amico, sta tranquillo. Non c'è bisogno che rispondi male anche a noi...In fondo non ha detto nulla di male Irene."-continuò e io annuii.
Aveva ragione, solo che da quando vidi quella borsa nel bagno pensai al peggio e non capii più nulla.
Dovevo ritrovarla.
"Cavolo Giannn!Corri!"-urlò Ignazio dal piano di sopra e io guardai immediatamente Piero e di scatto mi alzai dal divano e mi precipitai di sopra.
"Guarda qui!!È Serena!"-Ignazio indicó il desktop e comparve un video di Serena che mi chiedeva ben cinquecento mila euro.
Cavolo era un ostaggio e i suoi rapinatori mi stavano chiedendo una cifra enorme.
"Glieli darò."-dissi secco continuando a guardare la figura di Serena con gli occhi stracolmi di lacrime.
"Forse è meglio se avvertiamo la polizia..."-disse Stella e io la bloccai subito.
"No!È una questione che devo risolvere io. Vogliono quella cifra?Che ben venga!Gliela darò. Basta che Serena torni a casa."-uscii dalla stanza e mi chiusi nella mia.
Dopo un po' bussarono e Piero senza aspettare un mio consenso entrò.
"Gian, abbiamo risposto alla mail.
Ci hanno girato l'indirizzo. Domani pomeriggio dobbiamo fargli avere la cifra. Nemmeno un euro in meno."-mi avvertí e io annuii mandando un messaggio ad un mio amico che lavorava in banca chiedendogli di preparami la cifra stabilita.
"A chi scrivi?Non dirmi a Marco!"-domandò Piero confuso.
"Ovvio sennò a chi?Solo lui può prepararmi quella cifra."-continuai posando il cellulare sul letto.
Piero annuii ed uscii lasciandomi solo in camera mia. Mi appoggiai sul letto e cominciai a pensare a Serena e ai nostri momenti insieme.
*****
"Gian, alzati. Vieni a fare colazione oggi andiamo a riprenderci Serena."-mi scosse qualcuno e io aprii gli occhi lentamente.
Ma cos?Colazione?
"Come colazione?"-domandai strofinando gli occhi assonnati e mettendomi seduto.
"Si bell'addormentato. Colazione.È dai ieri pomeriggio che dormi."-mi informó Ignazio.
"Comunque giù c'è tuo fratello. Dice di volerti parlare."-continuò.
"Fallo salire."-dissi semplicemente e lui annuii facendo salire dopo poco mio fratello.
"Ma cosa diavolo è successo?"-corse all'interno della stanza fermandosi di fronte al letto.
"Ciao Ernesto, tutto bene!È solo stata rapita Serena nulla di grave alla fine."-ironizzai cercando di non pensare al rapimento.
"Oh questo me l'ha già detto Piero. Ma diavolo Gian, è possibile che non ti sei accorto di nulla?La tua ragazza scompare sotto i tuoi occhi e tu pensi alle bibite?"-cominciò ad alzare la voce ed fu proprio in quel preciso momento che non capii più nulla e iniziai a urlare anch'io.
"SONO SEMPRE STATO ATTENTO A LEI!LA DOVEVO SEGUIRE ANCHE AL BAGNO?"
"Ok ok,calmati. Cosa ti hanno chiesto?"-cercò di riprendermi e farmi calmare.
Sospirai e abbassai la voce.
"Cinquecento mila euro."-dissi semplicemente e lui annuii dato che sapeva benissimo che potevo arrivare a quella cifra.
"Quando dovrai consegnarli?"-continuò.
"Questo pomeriggio."-controllai l'ora e poi continuai.-"A proposito è tardi quindi se vuoi scusarmi io andrei."-lo liquidai alzandomi dal letto e andando
a prepararmi.
Finché non avrei trovato Serena non mi sarei dato pace.
Una volta pronto, scesi al piano di sotto ritrovando tutti i miei amici seduti sul divano.
"Ragazzi, io vado."-avvertii e tutti si girarono per guardarmi.
"Cosa?Da solo non esiste Gianluca. Noi veniamo con te!"-insistette Ignazio indicando la sua figura e quella di Piero.
"No!Andrò da solo. Voi restate con le ragazze davvero."
"Con Irene e Stella ci starò io. Non voglio che vai solo, ragazzi andate con lui."-disse Ernesto rivolgendosi prima a me e poi ai miei amici.
Loro annuirono e a quel punto uscì di casa senza fare obiezioni.
Arrivammo in banca in pochissimo tempo a causa del mio piede che premeva sull'acceleratore e dopo aver ritirato la somma, piazziamo il navigatore e partiamo alla volta di questo "nascondiglio".
Una volta arrivati entrammo e subito apparve un uomo, o meglio un ragazzo privo di passamontagna e armato.
"Benvenuto Gianluca Ginoble."

POV'S Serena.

"Benvenuto Gianluca Ginoble."-disse Luigi all'ingresso.
Gianluca qui?? Era venuto!E io che non ci speravo più.
"Dov'è lei."-disse e dal suo tono di voce riuscii a capire che era arrabbiato.
"Gian, sono qui."-urlai cercando di farmi sentire dal mio ragazzo.
"Sta' zitta stupida."-comparve dietro di me Alisia con un fazzoletto che mi mise in bocca per non farmi parlare.
"Serena!"-urlò Gian e io iniziai a dimenarmi.
Sentii i suoi passi farsi sempre più vicini fino a quando non lo vidi.
Rividi i suoi bellissimi occhi nocciola che mi scrutavano e il suo viso angelico che mi sorrise dolcemente bagnato da lacrime.
"Ma che bella scena romantica."-disse Luigi dietro di lui ridacchiando in modo malvagio.
"Liberala."-Gli disse senza voltarsi e continuando a guardare me fisso negli occhi.
"Prima i soldi."-continuò Alisia alle mie  spalle.
"Ho detto di liberarla."-insistette Gianluca.
"ALISIA HA DETTO PRIMA I SOLDI."-Luigi tirò fuori una pistola e la puntò alle spalle di Gian facendomi tremare dalla paura.
Ricominciai a dimenarmi cercando di far capire a Gianluca di non insistere e di consegnare loro i soldi ma invano.
"No. Vorrà dire che la libererò io."-lo sfidò Gianluca e cominciai ad avvicinarsi a me per liberarmi.
"L'hai voluto tu."-sussurrò Luigi e in un nano di secondo, vidi premere il grilletto e sotto le urla di Ignazio e Piero e i miei pianti, fece voltare Gianluca colpendolo in pieno.


||SPAZIO AUTRICE||
Heylaaa!❤️🙈
Lo so questo capitolo è tristissimo.😢❤️
Cosa succederà nel prossimo?😕🌹
Il nostro Gianluca é ancora vivo?😣❤️
Al prossimo aggiornamento!

Ti amerò fino a quando fa beneWhere stories live. Discover now