Capitolo 19

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"Sere forza Ignazio ti porterà da Gian."-disse Irene dal piano di sotto urlando.
Dopo aver indossato l'abito mi chiusi in bagno e cominciai a truccarmi.

Decisi di non esagerare e di applicare solo del mascara e un po' di lucida labbra.
Scesi al piano di sotto e Ignazio prese le chiavi della macchina e si diresse fuori.
Irene nel frattempo notò il mio disagio e si avvicinò a me.
"Stai solo tranquilla e goditi questa giornata. Te la meriti."-mi abbracciò e io annuii promettendole di godermi il pranzo.

Uscii di casa e salii in macchina con Ignazio.
"Allora picciridda pronta a conoscere i tuoi suoceri?"
"Questo non dovevi proprio chiedermelo Igna."-risposi iniziando a innervosirmi e a giocherellare con le unghie.
"Ah ma tranquilla sono persone molto alla mano. Ti troverai a tuo agio."-continuò lui e io annuii sperando fosse vero.

Insomma era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere.
"Tu che mi dici di Stella?"-chiesi cambiando discorso.
"Sto molto bene con lei. Figurati che non sapeva nemmeno chi fossi."-ridacchiò continuando a guidare.
"Nemmeno io sapevo chi eravate...Mi sento stupida sai?Insomma siete conosciuti in tutto il mondo, possibile che non vi abbia mai notati?"-pensai ad alta voce.

"Probabilmente non ci hai mai fatto caso. Ma fidati che ci hai visti sicuramente."-si infondo aveva ragione.
Non risposi più e dopo qualche minuto spense il motore e mi accorsi che eravamo arrivati.

Scesi dall'auto e trovai Gianluca in piedi sull'uscio di casa.
Si avvicinò e dopo avermi salutato entrammo in casa sua.

******

"Tesoro mi ha fatto tanto piacere di averti conosciuta. Torna a trovarci quando vuoi."-Disse la mamma di Gian prima che io e il figlio uscissimo di casa. La salutai e le promisi che sarei tornata.

Cominciammo a camminare per le vie di quel piccolo paese e lui iniziò a farmi qualche domanda.
"Come ti sono sembrati?"-disse facendo riferimento alla sua famiglia.
"Mi piacciono.Sono molto simpatici davvero."-risposi in tutta onestà.

"Ne sono felice. Anche tu sei piaciuta a loro...mamma non ha mai chiesto ad una delle mie ex ragazze di tornare quando volevano. Sei la prima."-
"E spero di essere anche l'ultima."-dissi mettendomi di fronte a lui e avvolgendo le braccia attorno al suo collo.
"Ovviamente."-rispose solo per poi sporgersi e baciarmi.

Cominciò a squillare il telefono e fummo costretti a separarci sbuffando.
"Scusa un attimo."-mi disse dopo aver letto il nome sullo schermo e allontanandosi rispose.
Io nel frattempo mi persi ad osservare qualche via caratteristica che non avevo mai notato prima d'ora. Cominciai a camminare senza rendermi conto che mi ero allontanata un po' troppo e che Gianluca non era più dietro di me.

Decisi di chiamarlo ma risultava occupato così mi sedetti nella panchina di fronte e aspettai.
"Cavolo Sere, mi hai fatto spaventare!Ma dov'eri finita??"-Mi voltai e vidi Gianluca dietro di me con il fiatone e una mano sul petto. Mi alzai e mi avvicinai a lui.
"Scusa ma stavo facendo una passeggiata e poi sono finita qui, ti ho chiamato ma eri occupato e ho lasciato perdere. Va tutto bene?"-domandai facendo riferimento alla chiamata di prima.

"Certo va tutto bene stai tranquilla piccola."-Disse abbracciandomi cercando di tranquillizzarmi ma io sentivo che c'era dell'altro che mi stava nascondendo. Annuii e insieme ci incamminammo verso casa mia.

Nel tragitto verso casa, si bloccò di colpo e mi fece una domanda che mi lasciò a bocca aperta.
"Che dici se ce ne andiamo per 2/3 giorni a Parigi?"
"Che cosa?E tu Gian?Devi lavorare non...."-non mi fece finire la frase che disse:-"Due giorni massimo tre Sere, Ignazio e Piero se la caveranno anche senza di me. Allora accetti?"-ci pensai per qualche secondo.
"Ma ho il turno al bar?Mi licenzieranno Gian e io ho bisogno di quel lavoro!"-dissi cominciando a farmi prendere dal panico.
"Va bene dimentica quello che ho detto è una follia."-terminò cominciando a camminare a testa bassa.

Che stupida che sono!
Lo rincorsi e solo quando ero vicina a lui lo presi dal braccio e lo feci voltare.
"Quando partiamo?"-domandai e sul suo volto comparve un super sorriso. Mi abbracciò e sollevandomi da terra mi fece fare una giravolta.
"Andiamo da te a fare i biglietti."

Arrivammo a casa che ormai era sera e nel soggiorno c'erano tutti e quattro i nostri amici che erano intenti a guardare un film con delle posizioni alquanto strane. Si trattava di un horror date le scene orrende che erano presenti e l'assenza di luce nella stanza. Non ci sentirono nemmeno entrare e con Gian decidemmo di fare loro uno scherzo.
"Buuuuuu"-urlò Gianluca entrando nel soggiorno e Ignazio che era seduto sul bracciolo del divano cadde a terra mentre Piero saltò letteralmente dall'altro lato della stanza.

Le ragazze invece misero i cuscini sulle loro facce per coprirsi.
"No ma dico siete pazzi?"-domandò urlando Ignazio e alzandosi da terra massaggiandosi la parte dolorante.
Io e Gian iniziammo a ridere mentre Piero a braccia conserte e sguardo assassino osservò la scena.

Le ragazze invece si guardarono e all'unisono urlarono un "Vendetta" così io e Gianluca cominciammo a correre verso la mia camera con tutti e quattro dietro.
Arrivati entrammo e chiudemmo la porta a chiave.
"Non finisce qui sappiatelo!"-Urlò Piero da dietro la porta.

Gian mi prese in braccio a mo di sposa e mi portò sul letto dove c'era poggiato il portatile. Si posizionò dietro di me e insieme iniziammo a prenotare il viaggio.
"Questa camera mi piace."-si soffermò su una stanza molto bella con un balcone che affacciava sulla torre eiffel.
"La blocchiamo?Che dici?"-continuò e io annuii.

Dopo aver finito di prenotare volo e bloccare la stanza ci sdraiammo sul letto e io appoggiai la mia testa sul suo petto.
"Ci divertiremo te lo prometto."-disse iniziando ad accarezzare i miei capelli. Io giocherellai con la collana che portava al collo e annuii.
"Sai, mamma mi ha detto che stavano sistemando casa."
"Quella dei tuoi nonni?"-domandò .

"Si proprio quella. Ho fatto un sogno l'altra notte. Ho sognato che cucinavamo insieme facendo disastri mentre un mini Ginoble girovagava per casa."-ammisi.
"Sarebbe stupendo."-terminò per poi baciarmi con passione. Si posizionò sopra di me e continuo a baciarmi finché qualcuno bussò alla porta.

Mi alzai e andai ad aprire.
"Ragazzi, abbiamo ordinato le pizze, siete dei nostri?"-domandò Irene e io mi voltai verso Gian che annuì .
"Perfetto che gusti volete?"-chiese.
"Per me una quattro stagioni."
"Per me una margherita."-continuò Gianluca.

Irene annuii e scese di sotto.
"Forse è meglio andare giù che dici?"-chiesi sperando non riprendesse l'argomento di prima.
"Si andiamo."-Disse alzandosi-"ma sappi che terminerò molto presto quello che stavo per iniziare prima."-terminò sorpassandomi e scendendo al piano di sotto lasciandomi in camera mia interdetta.

Scossi la testa e scesi anch'io.
Andai in cucina dove c'erano le mie amiche intente a parlare di non so cosa.
"Si ti giuro è stato dolcissimo."-disse Irene e appena mi vide entrare si precipitò a chiudere la porta.
"Posso sapere che succede?"-domandai notando il suo comportamento strano.
"Mi stava raccontando una cosa....un po'...intima."-disse Stella e io sbarrai gli occhi.

"Davvero Ire?"-domandai guardandola e lei annuì abbassando la testa.
"Lo so Sere ho sbagliato a non dirlo a te. Scusami."
"No ma cosa tesoro, non sono arrabbiata!Sono così felice per teeee!"-corsi ad abbracciarla e lei iniziò a raccontarci tutti i particolari.
"Quindi aspetta è successo quando io ero in Calabria?"-chiesi e lei annuii timidamente.

"Che bello Ire, siete così teneri insieme."-continuò Stella e io annuii confermando le sue parole.
"Mi ricordo già la prima volta che l'ho visto. Anzi che vi ho visti. Eravate così cariniii."-dissi ripensando a quella sera che li vidi insieme sul divano.

Irene mi abbracciò.
"Ragazze sono arrivate le pizze, venite?"-ci informò Piero e tutte e tre annuimmo e andammo in soggiorno.
Cominciammo a mangiare e dopo cena iniziammo a guardare un film.

Dopo un po' notai Stella dormire addosso ad Ignazio e Irene sulla spalla di Piero.
"Andiamo su?"-mi domandò Gianluca e io annuii.
Salimmo in camera mia e dopo essermi lavata e cambiata indossai il pigiama e notai che Gian già dormiva totalmente vestito sul mio letto.

Sorrisi e mi coricai al suo fianco addormentandomi subito dopo abbracciata a lui.


||SPAZIO AUTRICE||
Heylaaa!🙈🌹
Come promesso ecco un capitolo più lungo del solito🥰.
Non sono riuscita a far passare 4 giorni però ahahaha.🤣🤣❤️❤️
Comunqueeeee,fatemi sapere cosa pensate della storia nei commenti e se vi va lasciate una stellina!⭐️💭
Al prossimo aggiornamento e buona giornata!☀️❤️

Ti amerò fino a quando fa beneWhere stories live. Discover now